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La magia dei momenti no, libro edito da Bollati Boringhieri è un altro dei libri che ho letto grazie a Monica.
L’autrice è Alison Espach, ha scritto anche per Vogue.
Il titolo originale è The wedding people, molto più calzante rispetto alla storia, ma una volta tanto mi trovo a non disdegnare la traduzione fantasiosa tipica della nostra tradizione …
La storia si svolge in un albergo affacciato sull’oceano nel quale è stato organizzato un matrimonio che dura più giorni durante i quali la protagonista si ritrova suo malgrado ad interagire con la sposa e di conseguenza con il gruppo eterogeneo di invitati: persone molto diverse tra loro aggregate forzatamente per l’evento.
Ti piacerebbe partecipare ad un matrimonio che si snoda in più giorni?
Ti piacciono i matrimoni?
In quanto tempo vorresti che si svolgesse il tuo matrimonio ideale?
La storia raccontata nel libro pone l’accento su come anche la più scrupolosa programmazione può sempre portare una percentuale di variabilità.
Come ti rapporti rispetto all’imprevedibilità?
Detesti che le cose non vadano come ti aspettavi, oppure ami le sorprese del destino?
E come può esserci magia in un momento no?
Innanzitutto è un punto di vista oltremodo positivo.
Tu tendenzialmente penseresti:
-
magia dei momenti no: bello! Voglio scoprire e capire.
-
Magia dei momenti no: assurdo, è un controsenso.

A pagina 122 viene citato il caffè con particolare riferimento alle cosiddette macchinette ma soprattutto al caffè nero.
"Il caffè lo prendi nero?"Lila prende il telefono.
"Latte e zucchero"risponde Phoebe.
"Grazie a Dio. La gente che beve il caffè nero se la tira un sacco, hai presente? Tipo Marla stamattina: Oh no, no io nel caffè non metto niente. Mi piace nero, grazie. Be’, scusa tanto, ma si dà il caso che io sia un essere umano e apprezzi lo zucchero."
Tu sei più Marla o più Lila?
Sei un essere umano e apprezzi lo zucchero?
E se ti piace il caffè nero, come a me, cosa saresti?
Zucchero a parte, tornando alla magia dei momenti no, c’è stata una volta in cui un dolore, un episodio spiacevole, un brutto inconveniente, o un guaio, hanno rappresentato una svolta verso una nuova fase inaspettatamente felice?




Caffè… con giusto una punta di zucchero, la vita è già amara di suo. 😉
Ogni momento “no” ha rappresentato, a modo suo, una svolta. Dal banale “mai più così” al più diplomatico “poteva andare peggio, ma proviamo altro.” Non sempre è stato un cambiamento felice, ma un passo in un’altra direzione non è negativo.
Buon sabato e buon fine settimana!
Come hai ragione!
La vita è molto amara, sempre più amara.
Io in genere sarei portata a dire che attingo alla mia riserva personale di zucchero “inside” … ma effettivamente con tutto ciò che accade … altro che raschiare il fondo del barile …
In fondo anche il “mai più così” non è banale, anzi per me potrebbe essere cruciale perché spesso fatico a metterlo in pratica purtroppo.
E mi rendo conto di essere un vero disastro dal momento che anche il “poteva andare peggio” mi esce difficilmente: sono tendenzialmente pessimista.
In poche righe mi hai regalato molto su cui riflettere.
Del resto è ciò che accade sempre quando ti leggo.
GRAZIE Pat!
❤️
La vita va avanti. Bisogna imparare anche dalle cose spiacevoli. Così possono
Vero: la vita va avanti.
Tornare a nostro vantaggio
Buona giornata
Giustissimo.
Bisognerebbe sempre imparare e saper trovare il bello anche dove i nostri occhi spaventati o annebbiati vedono solo buio.
buon giorno Claudia… 😃☀️
la parola “momenti no”… me ne fa venire in mente un’altra… quella tutta attaccata… “momentino”… e le parole che disse Totò a Oriana Fallaci…
“Forse vi sono momentini minuscolini di felicità, e sono quelli durante i quali si dimenticano le cose brutte. La felicità, signorina mia, è fatta di attimi di dimenticanza”.
io… mi sento come Marla… perché ho imparato a bere il caffè nero… amaro…
una Coccola caffè x te… ☕💕
Ohhhhhhhhhhhh sono incantata: GRAZIE di cuore Cinzia!
Non conoscevo questo aneddoto e ti sono davvero grata per averlo citato!
Lo trovo semplicemente meraviglioso.
Anche io sono come Marla 🙂
Ancora grazie, contraccambio la coccola caffè!
Vado per ordine: partecipare a un matrimonio in più giorni mi piacerebbe, sarebbe un’occasione per conoscere gente nuova. Non il mio però. Troppo faticoso dover intrattenere gli invitati per più giorni. Il caffè lo prendo amaro, ma non me la tiro. E per il resto, adoro i dolci. Quanto ai momenti no, devo confessarti una cosa che può sembrare orribile. Quando è morta mia madre è stato uno dei momenti più dolorosi della mia vita. Chi ha perso un genitore può capirmi. Eppure in un certo senso mi sono sentita sollevata, perché avevo passato un anno terribile: dopo la morte di mio padre, io e mia sorella ci siamo prese cura di mia madre e abbiamo scelto, consapevolmente, di non prendere una badante. Lo avviamo fatto con affetto e ti giuro che se tornassi indietro lo rifarei, ma è stato pesantissimo, psicologicamente e fisicamente, perché tutte e due avevamo le nostre famiglie da seguire, con figli piccoli. Per darti un’idea, ho passato la vigilia di Natale accompagnando mia madre a fare la chemio… Ti puoi immaginare con che spirito ho festeggiato il Natale quell’anno. Perciò quando se n’è andata, pur nel dolore, ho provato sollievo, sia per lei che ha smesso di soffrire, sia per me che potevo riappropriarmi della mia vita. Mi sento ancora in colpa per quello che ho provato, ma non posso negarlo. E’ stato come rinascere.
Riguardo al matrimonio che dura una settimana ti dico innanzitutto che io sono davvero vecchia e imbruttita perché un tempo avrei risposto come te, tutto d’un fiato, senza nemmeno pensarci. Ora invece temo che declinerei.
Con il senno di poi rivedrei anche il mio matrimonio, seppur non sia stato di quelli lunghi.
Anche per me caffè nero, e sinceramente non comprendo la visione dell’equivalenza caffè nero = “tirarsela” … ci sono persone colme di superbia, ma non per quello che bevono, secondo me.
E anche a me piacciono i dolci!
La condivisione della tua esperienza non è orribile, anzi è davvero TANTO PREZIOSA.
Terribili sono certe malattie, la sofferenza di chi le vive in prima persona e anche la sofferenza di chi le vive indirettamente.
Non devi sentirti in colpa, hai fatto TUTTO ciò che umanamente potevi.
Purtroppo ci sono battaglie impari che non possiamo vincere nemmeno con tutti noi stessi e oltre.
SI rimane segnati, si rimane feriti, si portano le cicatrici e il peso, che rimane tutto lì: sul cuore.
Ma bisogna andare avanti, anche in nome di chi non ha più Natali da trascorrere in terra, perché anche questo è un modo per continuare a prendersi cura di loro, onorandoli.
Rinascere è come iniziare una nuova vita, ed è esattamente ciò che è stato.
La perdita di un affetto così importante segna un confine, oltre il quale niente sarà più come prima.
Quindi penso che tu abbia saputo descrivere perfettamente e ti ringrazio di cuore per questo Raffa <3
Magia dei momenti no: io penserei ” bello! Voglio scoprire e capire”.
Per quanto riguarda il caffè, a me piace nero e amaro
Grazie per aver condiviso questo bell’articolo e buon sabato!
GRAZIE a te Luisa!
Anche io penserei che voglio capire, scoprire, imparare.
Idem anche per il caffè!
Ti abbraccio forte.
Contraccambio l’abbraccio con affetto 🤗
Buongiorno Claudia. Per me il caffè è nero e bollente, lo zucchero ammazza il gusto. 😉
E se c’è una persona che assolutamente non se la tira, quella sei tu Nadia.
Quindi direi che possiamo definitivamente archiviare la teoria del libro 🙂
Penso che i momenti no facciano parte della vita, se non si affrontano cercando di sfruttarli al meglio diventa tutto una tragedia inutile che non fa che peggiorare le cose e l’umore. Gli imprevisti possono essere anche piacevoli basta non deprimersi inutilmente. Le cose non possono andare sempre come vogliamo, sarebbe anche una noia! Per quanto riguarda il matrimonio non mi piacciono quelli molto lunghi, alla fine diventa uno stress invece che una festa. Il caffè non riesco a berlo completamente amaro, ma da un po’ di tempo ci mettiamo proprio una goccia di latte e così riusciamo a berlo, con il tempo forse riusciremo ad eliminare anche quello 😏 Ciao Claudia buon fine settimana.
Hai ragione Silvia, piangersi addosso non serve a nulla. La vita riserva momenti negativi a tutti, in un modo o nell’altro.
Ed è anche vero che non possiamo pretendere che vada tutto come vorremmo …
“basta non deprimersi” … tre parole tue che racchiudono saggezza ed esperienza.
Ecco riguardo ai matrimoni credo che la chiave sia proprio il “no stress” più che la lunghezza: come si usa dire “il tempo vola quando ci si diverte” … dunque una settimana potrebbe durare un soffio, divertendosi, diversamente invece ….
Ma sai che anche io sono arrivata al caffè amaro attraverso lo step latte?
I miei primi caffè erano quasi più zucchero che caffè 🙂 poi ho diminuito lo zucchero, poi lo ho eliminato ma non riuscivo senza latte.
In ogni caso credo che il caffè debba essere un piacere, e spero che le persone bevano il caffè per gustarselo e non per tirarsela o meno come descritto nel libro.
GRAZIE cara Silvia, buona domenica anche a te!
Un pizzico di zucchero, ma nel té, ce lo metto sempre… e anche una fettina di limone, 😉.
Anche i momenti no possono essere uno sprone per andare avanti e combattere.
Matrimonio? Oddio, credo che mi stia per venire uno shock anafilattico, 😂😂😂!
Scherzi a parte, non sono proprio una persona da matrimonio: nel senso che mi è capitato d’andare come invitata a dei matrimoni, ma sposarmi io… Mai!
Tu sei UNICA Eleonora!!!
Ah ah ah shock anafilattico!?!?! Mi hai fatto partire un polmone dal ridere!
Sposarti tu mai, dunque no settimane e nemmeno minuti di celebrazione, problema risolto!
Sono punti di vista, scelte, opinioni, visioni, emozioni, tutte da vivere nella massima libertà.
L’importante è cercare di dare il massimo per essere FELICI.
E pensa che ogni tanto i miei parenti mi chiedono: “Ma tu non ti sposi?”, visto che i vari cugini sono per la maggior parte sposati. Ed io: “Non ci penso minimamente! Non ho nessuna voglia d’avere le manette ai polsi / il cappio al collo per il resto della vita”, 😁.
Esatto, quello che conta è essere felici… se poi dovesse in futuro esserci anche un fidanzato al massimo potrei optare per la convivenza, 😉.
uhhhhhhh non parliamo delle classiche domande di alcuni parenti o conoscenti …. robe da medioevo, come se nella vita ci fosse un elenco di cose da spuntare ….
Curiosa invece la tua visione di cappio al collo e manette ai polsi, sicuramente molto forte.
Spero che non derivi da una brutta esperienza, visto che invece opteresti per la convivenza, dunque mi sembra di capire che il problema non riguarda un eventuale rapporto con qualcuno che ami, ma la convenzione matrimoniale, se così la possiamo definire.
In generale quando si sta bene con un’altra persona, ognuno è libero di scegliere la modalità e la formula che preferisce. L’importante è essere FELICI.
No no, nessuna brutta esperienza. È proprio la convenzione matrimoniale che mi fa dire “meglio la convivenza che il matrimonio”. Esatto, quello che conta, sposati o no, conviventi o no, single, ecc ed essere felici, 👍.
Sono d’accordo Eleonora: ricercare la felicità indipendentemente da tutto e tutti.
Le contrarietà mi fanno magari arrabbiare sul momento, ma le supero col buonumore. Gente allegra il ciel l’aiuta!
Ottimo direi!!
Ho sempre amato qual modo di dire!
I sorrisi arricchiscono sempre in effetti.
How many questions 🙂 Comunque il caffè lo prendo nero, grazie …
Prego carissima Paola!
Conta pure su un caffè nero sempre pronto per te qui!
io e mia mamma caffe nerissimo^^
e no, non amo i matrimoni (in più giorni)
Anche secondo me un giorno basta e avanza, meglio mezza giornata in tutto 🙂
Non è la prima volta che ti faccio i complimenti per la tua mamma, immagino i vostri caffè insieme, quando potete.
Con affetto vi dedico due caffè nerissimi anche qui.
💙
Ottimo. Purtroppo sono sempre stato un perfezionista in tutto e questo mi porta a dover fare i conti con molte esigenze autoimposte. Saluti dalla Spagna 🌷
Ringraziandoti di nuovo, colgo l’occasione per aggiungere che io credo di poter dire di essere perfezionista solo per alcuni aspetti, mentre paradossalmente per altri sono la personificazione del caos 🙂