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Non mi dimentico mai di chiamarti amore è la silloge edita da Parallelo45 per la quale sicuramente “non dimentico” di ringraziare Carmelo Cossa e Manuale di Mari

È arrivato Febbraio, il mese di San Valentino, la ricorrenza romantica per antonomasia, così come romantico è l’animo dell’autore.

Carmelo Cossa colpisce sin da subito per come dichiara il suo amore: amore per la poesia.

La poesia diventa dunque il tramite per esprimere l’ idealizzazione dell’amore come espressione di sentimento totalmente armonizzante.

L’autore è come un cavaliere del dolce stil novo, nonostante la vita lo abbia portato lontano dalle sue radici.

Leggendo le poesie di Non mi dimentico mai di chiamarti amore ho avuto ho avuto una forte percezione di come il viaggio dalla terra di origine verso il luogo che gli avrebbe offerto una realizzazione lavorativa sia stato per Carmelo un elemento chiave.

Tra le poesie che ho preferito:

Con il cuore appeso perché mi sono ritrovata nel concetto di morsa notturna e anche nel paragone di panno liso steso però al sole.

Natura e vita perché ho trovato la personificazione della natura in prima persona una metafora capace di donare un potente senso di scorrimento, di vitalità e di armonia.

Magia di vita per il concetto del “ricominciare” del ciclo delle stagioni che si ripetono, ma ancor di più rivivono.

Parlando della sua Poesia, Carmelo Cossa cita anche Rita Levi Montalcini:

è meglio aggiungere vita ai giorni che giorni alla vita

cogliendo così nel segno di quella che oserei definire una missione di vita per lui: vive per la poesia e rende la poesia viva.

Dunque ti invito a soffermarti su Non mi dimentico mai di chiamarti amore e di pensare anche tu a quale “amore” la tua vita è dedicata.

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