KEEP CALM AND CARRY ON SPIEGATO DAI RAGAZZI DEL LICEO FANTI

KEEP CALM AND CARRY ON SPIEGATO DAI RAGAZZI DEL LICEO FANTI

PCTO ovvero Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento.

Scrivere un articolo sul significato dell’espressione “Keep Calm and Carry On” è il progetto PCTO assegnato ai ragazzi della classe 5R del Liceo Scientifico “Manfredo Fanti” di Carpi in provincia di Modena. 

Questo progetto rientra nell’iniziativa di Focus Storia: Focus Academy, volta a coinvolgere i ragazzi nelle varie fasi di preparazione della rivista attraverso dei webinar che hanno lo scopo di promuovere non solo la divulgazione scientifica, o storica, come in questo caso, ma anche le varie fasi che precedono la pubblicazione.

Tengo a precisare che la classe è stata suddivisa in due gruppi e che anche il secondo gruppo ha lavorato su un argomento molto interessante: la storia di Cavallo pazzo.

A tutti i ragazzi vanno i miei complimenti.

Va da sé che io sia rimasta colpita dall’oggetto di questi lavori, quindi ho contattato la Dirigente Scolastica Professoressa Alda Barbi per conoscerne l’origine, ma l’assegnazione è arrivata direttamente dalla redazione di Focus Storia.

Anche l’ufficio stampa di Focus è stato altrettanto cortese però possiamo forse pensare che non ci sia una ragione specifica.

E direi che proprio questo è il bello: c’è sempre un buon motivo per dire “keep calm” non trovi?

Tutto ciò mi ha fatto ripensare ai gloriosi tempi della scuola, a quando ancora noi chiamavamo queste attività semplicemente “ricerche.”

C’è una ricerca che ti è rimasta particolarmente impressa? Che ricordi hai della scuola?

A me torna spesso in mente la prima ricerca svolta alle elementari per due motivi.

Il primo riguarda il preciso ricordo che ho di mia madre mentre cerca giornali perché io possa trovare le immagini da ritagliare.

Già: era un cartellone di cartoncino con ritagli incollati.

Se pensiamo a cosa si può fare con le immagini ora sembra davvero preistoria.

Il secondo motivo è l’argomento scelto dalla maestra Virginia, che ammiro e stimo tuttora: parole straniere entrate nell’uso comune.

Oggi non si contano più: ormai il nostro linguaggio è fatto di contaminazioni costanti e continue.

Ma alla ricerca di parole straniere sono rimasta in qualche modo legata, e non ho mai smesso di cercare di impararle.

Chissà se anche per qualcuno dei ragazzi del liceo Fanti questo lavoro segnerà una svolta, o rappresenterà il primo di una lunga serie di passi nel cammino della vita.

CARRY ON!

Keep calm, and carry on …

 

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