VIVIENNE WESTWOOD 80 ANNI?! NO: LEI È SENZA TEMPO

VIVIENNE WESTWOOD 80 ANNI?! NO: LEI È SENZA TEMPO

 

Vivienne Westwood è nata l’8 aprile 1941 nel Derbyshire, terra che io immediatamente associo ad atmosfere Austeniane, a lei invece ho sempre attribuito un’anima scozzese, e sicuramente non mi sento di attribuirle 80 anni in senso anagrafico.

L’esperienza invece è smisurata, e a questo proposito sarei piuttosto propensa a ricordare un anniversario diverso: nel 1971, 50 anni fa, a Chelsea – 430 King’s road nasceva una boutique destinata a diventare storia e ad entrare a far parte dei luoghi da visitare: Let it rock.

Era il punk nella sua radice più profonda, destinato ad evolversi continuando a precorrere i tempi e a trasformarsi in World’s End con il famoso orologio che gira al contrario, ovviamente una “perla” per me.

Ancora una ricorrenza, stavolta a compiere 40 anni è Pirates (1981): la prima sfilata, che è passata direttamente alla storia. In questo video si può vedere l’iconico pattern Squiggle ispirato alla corda marinara, successivamente riutilizzato in moltissime declinazioni su capi e accessori di ogni tipo.

In effetti ultimamente ho parlato spesso di borse, dunque stavolta forse è il caso di prendere più in considerazione le scarpe, o, meglio ancora, rimaniamo pure sui Pirate Boots, che ne dici?

Il tessuto simbolo degli anni 90 invece è l’Harris Tweed nato dalla folgorazione in seguito all’incontro di una ragazzina in metropolitana con indosso una giacca di Harris Tweed, appunto, e una borsa contenente scarpette da ballo.
Come capi iconici possiamo considerare direttamente la Time Machine Collection: National Museums Scotland

Degli anni 2000 vorrei ricordare in particolare i costumi creati per il balletto del concerto di Capodanno a Vienna. Ricordo che stavo guardando senza sapere nulla e che ho immediatamente avvertito il bisogno di andare a cercare chi aveva creato quel look che mi aveva così colpita.

Vivienne colpisce ora e sempre.
Questo è il suo messaggio in occasione del compleanno.
Questa è la sua versione di Without You da Mair Fair Lady.
Questi sono i temi sui quali ci invita a riflettere.

E li scrive con le “impronte”… chi mi conosce “già sa” che sono la mia firma da sempre … vero Luciana?

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