PENSIERI ALLA FINESTRA

PENSIERI ALLA FINESTRA

Oggi la finestra del calendario dell’Avvento ci regala pensieri … o meglio: il racconto è del blog Pensieri alla finestra

L’autrice è Martina, che di sé racconta di aver lavorato qualche anno in ufficio stampa in condizioni “Il diavolo veste Prada” … ed il pensiero va subito a  Qualcuno sa dirmi perchè il mio caffè non è ancora qui? È morta per caso? 

Anche Martina, come Andy, abbandona la sua “Miranda” e diventa insegnante di scuola elementare, lavoro che io le invidio moltissimo, naturalmente con tutta la comprensione di quanto non sia certo una favola.

La mia maestra delle elementari si chiama Virginia e la stimo infinitamente. È stata maestra, ma anche mamma e grande esempio di Donna.

Ricordo ancora i lavoretti per Natale, gli addobbi in classe e l’atmosfera magica dell’infanzia.

E ti consiglio di andare a leggere l’atmosfera che Martina ha letteralmente dipinto con le parole nel suo contributo:

Oggi camminavo per le vie addobbate del quartiere. Strade che in questa stagione percorro poco, troppo trafficate in auto, non utili se non ci abiti, al di fuori del tragitto quotidiano. Ci sono passata con la cagnolina, ricordandomi di quando la desideravo, la cagnolina … continua qui

IL MIO PRIMO PRODOTTO DA PROVARE

IL MIO PRIMO PRODOTTO DA PROVARE

Il mio primo prodotto da provare è una granola con cioccolato, un BUON inizio, posso dire.

Generalmente associata alla colazione, un po’ come il caffè del resto.

La mattina tu sei tipo da caffè al volo o piuttosto ti prendi il tempo per una sana colazione da seduta/o? Specifico perché considerando alcuni livelli di sonno letargico mattutini, sapersi alzare per tempo non è da tutti …

Potremmo quindi suddividere in diverse tipologie:

categoria Fantozzi: dentifricio mentolato su sapore caffè

o, all’opposto, tutto puntato sull’improvvisazione

va detto che dipende anche dalla quantità di fame

o invece categoria no carboidrati Miranda‘s style

in alternativa: tenersi in forma sì ma facendo sport

però dipende dal tempo a disposizione

Dunque ritorniamo un po’ al punto di partenza: quanto tempo prima ti alzi? Quante volte postponi la sveglia o … le sveglie? Riesci a sederti per fare colazione prima di correre incontro alla tua giornata, o è la tua giornata che ti raggiunge mentre sei ancora in fase r.e.m.?

Secondo te è solo questione di organizzazione o è più una questione di attitudine?

In qualsiasi caso, suppongo che converrai che, al di là di tutto, il classico è intramontabile … da Tiffany 

Mi racconti tu che colazione sei?

QUALCUNO SA DIRMI PERCHÉ IL MIO CAFFÈ NON È ANCORA QUI? È MORTA PER CASO?

QUALCUNO SA DIRMI PERCHÉ IL MIO CAFFÈ NON È ANCORA QUI? È MORTA PER CASO?

Qualcuno sa dirmi perchè il mio caffè non è ancora qui, è morta per caso?

Come non adorare Miranda Priestly?
Meryl Streep è una grandissima attrice e i suoi lavori sono senza alcun dubbio uno più riuscito dell’altro, ma, ne Il diavolo veste Prada in particolare, ha saputo donare vita propria alla sua interpretazione.
Dunque Miranda Priestly non è soltanto il personaggio incarnato da Meryl, e non è nemmeno una versione di Anna Wintour, no: Miranda Priestly è una icona a tutti gli effetti.
Unica.
Con uno stile inarrivabile, ha catturato ognuno di noi fin dal momento esatto in cui si sono aperte le porte dell’ascensore.
Miranda è esigente, tagliente, dura, con una sottile vena ironica che in modo sommesso riesce a sortire un effetto prorompente, e le sue frasi sono entrate a far parte integrante del linguaggio comune. Perennemente impegnata a consolidare il proprio ruolo in un ambiente esclusivo quanto spietato, totalmente noncurante degli altri, pretende il massimo dai propri collaboratori, e non concede nessun tipo di indulgenza.
È cattiva?
Vorrei soffermarmi sul concetto di cattiveria, e mi riallaccio in qualche modo anche alla riflessione di Philip Zimbardo sull’Effetto Lucifero, riportandolo però ad un contesto meno estremizzato, e usando questa citazione che in un certo senso schematizza:
“La rabbia può nutrirsi di te per un’ora, ma non giacere per una notte; la continuazione della rabbia è odio, la continuazione dell’odio diventa cattiveria.”
Francis Quarles

Tutti noi quotidianamente purtroppo abbiamo a che fare con piccole quote di rabbia che esplode nelle persone con le quali interagiamo, ma anche in noi stessi.
Quanto spesso riscontri che la rabbia si sia accumulata oltre il livello, o, per usare l’esempio della frase, stia continuando dopo la notte?
Soprusi, sfoghi isterici, sterili frecciate al veleno, smania di punizioni, rimproveri del tutto gratuiti, astio vomitato verbalmente, e via discorrendo, anche nel male, sono comunque manifestazioni di lati umani, tu che quota percentuale di comprensione ti sentiresti di attribuire?
Difficile a dirsi, soprattutto quando si è parte lesa …
In giornate da fine scuola come queste, viene facile considerare quanto alcuni profili ben si adattino anche ai ricordi di qualcuno tra i professori.
Nella tua esperienza puoi dire che ci sia stato qualche caso in cui la cattiveria che hai subito si è potuta trasformare in qualsivoglia minimo aspetto di insegnamento?
Tornando a Miranda, ad esempio, per quanto sia iconica, non è lei che ci insegna, non tanto quanto Andrea Sacks almeno: “la sua più grande delusione”.

 

 

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