L’ICKABOG

L’ICKABOG

Ickabog deriva da Ichabod che significa senza gloria, anzi, più precisamente, significa “la gloria se n’è andata.”

Questa storia risale ai gloriosi anni di Harry Potter, J.K. Rowling la raccontava ai figli, senza però arrivare mai ad una conclusione.

Ickabog è poi finito in soffitta in seguito alla decisione di non scrivere un ulteriore libro per ragazzi dopo la prolifica saga universalmente nota, e lì è rimasto per molto tempo.

Sono stati infatti i giorni del lockdown, e il desiderio di fare qualcosa, a ispirare l’idea di pubblicarlo gratuitamente online per metterlo a disposizione di tutti i bambini, chiedendo loro di disegnare le illustrazioni.

È nato infatti un vero e proprio concorso per giovani artisti tra i sette e i dodici anni, in seguito al quale una giuria ha selezionato 34 disegni

Nella pubblicazione italiana edita da Salani, le illustrazioni sono diverse ma altrettanto belle.

Ciascun vincitore ha ricevuto una copia del libro autografata dall’autrice, ed ha avuto la facoltà di indicare una scuola o una biblioteca per una donazione di libri del valore indicativo di 500 euro da parte dell’editore.

La storia si legge tutta d’un fiato, e personalmente ho ritrovato molti agganci adattabili all’attualità, forse perché la gloria purtroppo non smette di andarsene, o forse perché i personaggi senza gloria continuano ad avvelenare le nazioni proprio come accade nel regno di Cornucopia.

Ovviamente, il mio personaggio preferito è Margherita.

NOS GALAN GAEAF

NOS GALAN GAEAF

Significa notte delle calende d’inverno e rappresenta la fusione tra il capodanno celtico Samhain e la festa pagana in onore di Pomona, dea romana dei frutti, che veniva celebrata alla fine del periodo di raccolta agricolo come ringraziamento per i doni ricevuti.

Simbolicamente una sorta di momento di commistione tra il mondo dei vivi e quello dei morti in quanto l’idea della morte risulta in sintonia con la fase in cui la natura si spegne, per riposare durante l’inverno.

L’associazione al culto religioso, è una successiva sovrapposizione di Papa Bonifacio IV nel tentativo di convertire la festa pagana dando risalto alla fede cristiana e alla celebrazione dei santi: Ognissanti.

Dunque, a mio modestissimo parere, a proposito dei giudizi sulla versione americana, sarebbe bene che conoscessimo le nostre origini, e fossimo più propensi a tramandarle.

Personalmente io trovo che festeggiare Halloween con il classico “trick or treat” cioè dolcetto o scherzetto sia assolutamente divertente e che valga la pena far divertire bambini e non solo, perché i sorrisi non fanno mai male.

A maggior ragione in questo 2020, far sorridere bimbi e ragazzi, ma anche chi è diversamente giovane, dovrebbe essere una esigenza avvertita da chiunque, e se non è possibile uscire mascherati, non vuol dire che non si debba festeggiare nemmeno in casa.

Ci sono piccole cose che si possono preparare con minima spesa e ridotto dispendio in termini di tempo.
Cose semplici, da fare insieme, come ad esempio ritagliare pipistrelli di carta da appendere alle finestre, o preparare la torta teschio e i wurstel mummia.

Tu cosa pensi di Halloween? Hai qualche tradizionale abitudine o ricetta speciale?

Io direi che stavolta il nostro caffè può essere il Pumpkin Spice versione Keep Calm: doppia razione di cannella laughing che ne dici?

 

IL NEW YORK TIMES SPOSTA LA REDAZIONE DI HONG KONG

IL NEW YORK TIMES SPOSTA LA REDAZIONE DI HONG KONG

La notizia data sul sito ufficiale del New York Times, è stata riportata da tutta la stampa, e in particolare anche da Tom Grundy: blogger e fondatore di Hong Wrong chiuso nel 2015 per il nuovo incarico di caporedattore di HONG KONG FREE PRESS (HKFP) 

Il motivo del trasferimento di parte della redazione del NYT da Hong Kong a Seoul risiede nella nuova legge sulla sicurezza nazionale cinese ad Hong Kong varata proprio il primo luglio: ventitreesimo anniversario del cambio di bandiera ad Hong Kong.

Carrie Lam, capo esecutivo di Hong Kong ha dichiarato che la nuova legge non è doom and gloom cioè non è così nera, ma piuttosto mild, blanda, rispetto alle leggi in Cina.

Sarà, intanto questa legge si basa sul medesimo principio di vaghezza della legge cinese ed è stata annunciata come una vera e propria Spada di Damocle sulla testa di coloro che minacciano la sicurezza nazionale.

Per questo motivo, il gruppo di giovani attivisti pro democrazia originariamente parte di Scholarism nell’ambito della Rivoluzione Umbrella, confluito in Demosisto, nome scelto fondendo

la parola greca Demos = popolo

e la parola latina Sisto intesa come standing un po’ per dire coloro che resistono

ha deciso di sciogliersi “date le circostanze.”

L’annuncio è stato pubblicato con un tweet a nome dei volti più noti e rappresentativi: Joshua Wong, Nathan Law, Jeffrey Ngo e Agnes Chow.

Circa un anno fa per loro era già scattato un arresto con scare tactits: tattiche per spaventare.

Amnesty International ha definito il loro arresto un “oltraggioso assalto alla libertà di espressione”.

Ho già citato Evelyn Beatrice Hall, per contro Benjamin Franklin ci insegna che “Chiunque voglia togliere la libertà di una nazione deve iniziare a proibire la libertà di parola.”

Non sottovalutiamo MAI l’importanza della libera espressione, e non dimentichiamoci di questi ragazzi.

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