REGALI, COME?

REGALI, COME?

 

Regali, come?


A dire il vero per me il bello dei regali è la ricerca, il momento in cui pensi alla cosa più adatta per la persona che lo riceverà, all’istante in cui osservi lo sguardo, sperando che sia una sorpresa, sperando di percepire gioia.

Ma sono stata talmente fortunata da ricevere regali di quelli che
The excellence of a gift lies in its appropiateness rather than in its value.
L’eccellenza di un dono sta nella sua adeguatezza, piuttosto che nel suo valore.
Charles Dudley Warner

Ecco quindi:

la scritta luminosa

Regali, come?

che mio marito ha già posizionato strategicamente nel mio angolo lettura.

Il segnalibro con la tazzina

Regali, come?Regali, come?Regali, come?

pronto ad accompagnarmi nella lettura del prossimo libro.

Il Caffè della Terra prodotto a Vigevano.

Regali, come?Regali, come?

Che ne dici?

Ti va di raccontare un tuo regalo?

Un regalo ricevuto o donato, un regalo indovinato o imbarazzante, un regalo utile o desiderato, un regalo bizzarro o il regalo che non dimenticherai mai.

Io in genere impiego sempre molto tempo per i regali, c’è chi invece sceglie un negozio e poi trova tutto velocemente.

Tu hai una strategia o ti affidi al caso?

Pianifichi mesi prima o ti dedichi ai regali nel mese di dicembre?

Segui mai un filo conduttore comune?

Preferisci richiedere la confezione regalo al negoziante oppure te ne occupi personalmente?

Ultimamente molti commercianti utilizzano la borsa shopper con il logo, che non è più compresa nel prezzo.

Credi che sia più importante il concetto anti-spreco o la sorpresa?

E se ricevi un regalo che per vari motivi sicuramente non utilizzerai?

Il caffè è pronto, siediti che ne parliamo!

NIRVANA UNPLUGGED

NIRVANA UNPLUGGED

Nirvana unplugged in New York, spesso conosciuto come MTV unplugged per me è innanzitutto un momento altissimo della storia della musica.

Per la nostra primissima chiacchierata qui sul blog, ormai quasi cinque anni orsono, ti avevo parlato del cardigan che Kurt Cobain indossava durante la registrazione di questo live.

Nirvana unplugged

Poi nel tempo abbiamo parlato molto spesso di musica ma senza più tornare su quello che per me riveste davvero un ricordo tra i più importanti in assoluto.

Innanzitutto è il ricordo di una emozione: la prima volta che ho ascoltato Come as you are senza nemmeno arrivare alla fine ero convinta che non avrei mai più preferito un’altra canzone.

Come as you are è forse l’unico brano tra i più popolari dei Nirvana, eseguito anche durante l’unplugged, credo proprio per questa sua caratteristica intimità intensa.

Ma non c’è nessuna tra le canzoni eseguite durante l’MTV unplugged che non sia bellissima.

La cover di The man who sold the world a mio avviso batte persino il Duca Bianco.

Where did you sleep last night è struggente al punto da riuscire quasi a materializzare la sofferenza di Kurt.
E poi Dumb, About a girl, Pennyroyal tea … qual è la tua preferita?

Purtroppo pubblicato postumo Unplugged in New York ad ogni ascolto ci ricorda il dolore e la perdita di un Artista che oggi sarebbe nonno, perché la sua Frances Bean alla fine di settembre è diventata mamma di Ronin.

Molti racconti e aneddoti riguardo al 18 novembre 1993 si rincorrono un po’ ovunque ma ciò che tutti possiamo ancora continuare a vedere è Kurt che arriva, e dopo un semplice “Good evening” introduce About a girl attaccando il suo giro di chitarra.

Il resto è magia, atmosfera, fiori bianchi, candele, drappi e luci soffuse, come metaforiche braccia che ci accolgono in una immersione di musica e sensazioni, semplicità e profondità allo stesso tempo, dove tutto il resto è sfrondato, tutto il mondo è fuori, dove conta solo la leggerezza di un soffio lieve destinato a svanire ma che in realtà non può che rimanere scolpito nella memoria per sempre.

Vulnerabilità estrema eppure potenza dirompente.

Nirvana Unplugged è uno dei regali a cui tengo moltissimo, oggi compie 30 anni eppure non mi stanco mai di riascoltarlo.

Lo conservo insieme a Kurt Cobain Diari

 

 

Nirvana unplugged

e a Montage of Heck che comunque ho visto prima al cinema.

Nirvana unplugged

 

 

Nella remota ipotesi che ti sia persa/o qualcosa ti consiglio di recuperare: io trovo indispensabile comprendere il profondo tormento di un’Anima divisa tra l’amore per la musica e il dolore per la vita.

I wish I was like you
Easily amused
Find my nest of salt
Everything is my fault

I’ll take all the blame
Aqua seafoam shame

IL BARDO E LA REGINA

IL BARDO E LA REGINA

Il Bardo e la Regina è il libro che ho ricevuto in regalo dai miei zii, scritto da Paola Zannoner, nota per aver scritto molti libri per ragazzi, e edito da DeA Planeta.

 

Paola Zannoner ha un blog WordPress e la prima cosa che racconta di sé è che vive a Firenze.

 

Immagino che vivere nelle città d’arte possa conferire il privilegio di avere una smisurata fonte di ispirazione.

 

Ed è il tema dell’ispirazione che vorrei sottoporti, partendo da questo libro.

 

Direi che non occorre spiegare di cosa mai potrà raccontare una storia che si intitola Il Bardo e la Regina.

 

Non so tu, ma io ho una predilezione particolare per Shakespeare.

 

Ho iniziato a leggere i libri bilingue, te li ricordi? Ogni pagina aveva il testo in lingua a fronte.

Il Bardo e la Regina

 

Ai gloriosi tempi, che come sai cito spesso, trovare modi di imparare le lingue non era a portata di click, e questi libri offrivano la possibilità di avere a disposizione la traduzione in maniera simultanea, un po’ come gli attuali traduttori online, e sottolineo “solo un po’” embarassed

 

Posto che non è certo facile scegliere, tu hai un’opera preferita tra tutto ciò che Shakespeare ci ha lasciato?

 

Il libro Il Bardo e la Regina ne cita alcune nel corso del racconto della vita del nostro William, in effetti spiegando come sono nate, ovvero dagli accadimenti che un giorno dopo l’altro compongono quello che è il cammino di una persona.

 

Secondo te è per forza così?
Cioè: si può scrivere bene di qualcosa che non si conosce?

 

Shakespeare ha vissuto nei panni dei suoi personaggi?

Leggendo questo libro per tutto il tempo ho visualizzato i volti degli interpreti del film Shakespeare in love. 

 

 

Ma se da un lato la mia immaginazione non si è particolarmente espressa sui volti, dall’altro questo libro ha secondo me il pregio di essere sensoriale.

 

Olfatto.

 

La minuziosa ricerca della scrittrice ha focalizzato la mia attenzione sul senso olfattivo, riuscendo a descrivere l’atmosfera di una Londra che effettivamente non viene in genere considerata sotto questo aspetto.

 

Ti è mai capitato di leggere un libro capace di materializzare uno dei cinque sensi?

 

CIOCCOLATO DI MODICA

CIOCCOLATO DI MODICA

Cioccolato di Modica è lo squisito regalo di Valeria, che ringrazio ancora!

Ne avevo sentito parlare parecchio ma non lo avevo mai assaggiato, tu sì?

Al primo morso è stata una rivelazione totale: non conoscevo la sua particolarità.

Il cioccolato di Modica è granuloso, ha una consistenza molto friabile, ma allo stesso tempo la tavoletta risulta compatta.

Si avverte moltissimo lo zucchero.

Una percezione permessa dal tipo di lavorazione del tutto singolare: a freddo.

Per spiegarti meglio uso le parole di Hanns Josef Ortheil:
grande è lo stupore quando degusto il Cioccolato di Modica perché improvvisamente si gustano sulla lingua i cristalli di zucchero: come un mulinello di semi scivolano sulla lingua da una parte all’altra.

Questo stupore, viene descritto nel libro Die insel der dolci ovvero L’isola dei dolci nel quale l’autore parla di miracoli fatti di frutta, zucchero, noci, nutriti dagli aromi che solo il sole del sud produce.

Un viaggio alla scoperta della Sicilia dolce, da Catania via Palermo fino alla città del cioccolato di Modica, sempre sulle tracce di misteriose prelibatezze, insieme alla figlia: Lotta Ortheil, fotografa, per rappresentare insieme la magia dell’Isola dei Profumi e dei Dolci.

E non so se hai avuto modo di vedere in questi giorni una ulteriore magia della natura, sbalorditiva quanto spaventosa: l’Etna in attività.

Ritornando alle esplosioni di gusto, che sono indubbiamente meno pericolose, vorrei concludere aggiungendo che il prodotto IGP di Modica  contiene proprietà antiossidanti e anticoagulanti, ma soprattutto, come accade per tutti i tipi di cioccolato, stimola la produzione di endorfine.

E le endorfine inducono euforia e dunque buon umore, cosa della quale abbiamo tutti necessità, o no?

aTUTTOCUORE

aTUTTOCUORE

aTUTTOCUORE ringrazio mio fratello e mia cognata perchè dopo Dodici Note anche quest’anno il mio regalo di compleanno è stata una esperienza stupenda.

Un’esperienza musicale ma anche visiva e sensoriale, perché ad ogni concerto Claudio Baglioni riesce a stupire con versioni diverse pur rimanendo fedele a sé stesso.

Dopo il debutto a Pesaro, la versione di aTUTTOCUORE indoor è partita al Mediolanum Forum di MILANO il 20, 21 e 22 gennaio e proseguirà il 5 e 6 febbraio.

Uno spettacolo che ti consiglio di non perdere.

aTUTTOCUORE si apre con E tu come stai? Ed è proprio come se Claudio volesse riprendere il filo del discorso con i suoi fan: come un lungo dialogo pubblico ma allo stesso intimo per il modo in cui lui si dona.

Segue Dagli il viae ovviamente “il via” è solo l’inizio di una lunga sequenza di soprese.

Poi Acqua dalla luna … accorrete pubblico … vedrete …

vedrete la meraviglia creata dalla perfetta combinazione tra i costumi di e le coreografie di Veronica Peparini per la regia di Giuliano Peparini.

Proseguo con la scaletta:

Con tutto l’amore che posso e Quante volte caratterizzata dalle simpatiche mosse di ballo di Claudio Baglioni e dalla potente peculiarità di questo spettacolo: le immagini sui maxi schermi che fondendosi con i giochi di luce e con le evoluzioni di tutti gli artisti su e giù per le scale della scenografia generano una coinvolgente tridimensionalità

E dunque Un po di piu’
Gli anni più belli
Domani mai
Quanto ti voglio
Fammi andar via
Niente più
E adesso la pubblicità
A tutto cuore.

E Claudio il cuore lo mette proprio tutto, nel senso di energia, nel senso di voglia di fare musica al meglio, utilizzando il cuore che, come ha dichiarato in una intervista, può anche essere considerato uno strumento a percussione, oltre che il calendario che scandisce il nostro tempo.

E ancora:
Mal d’amore
W l’Inghilterra
Sono io
Cuore D’Aliante
Uomo di varie età
Le ragazze dell’est
Uomini persi
Noi no
Amori in corso
Un nuovo giorno un giorno nuovo
Con voi

e con noi Claudio ha cantato illuminando il pubblico con fasci di luce multidirezionali e totalmente inclusivi.

Immancabile Questo piccolo grande amore
Dodici note
Io sono qui
Amore bello
Solo
Sabato pomeriggio
Porta portese in una attuale versione arricchita da un tripudio di allegra giocosità.

Avrai
Io me ne andrei
Quel capolavoro di Mille giorni di te e di me
La mia preferita per “il caffè che drizza i capelli” Via

E tu
Strada facendo
La vita è adesso
e a conclusione la musica di Poster.

A quel punto invece di andare lontano, vorresti solo rimanere per non interrompere la magia ma sullo schermo scorrono i volti degli innumerevoli musicisti, coristi danzatori, artisti e performer.

Uno su tutti il ballerino Antonio Ciarciello, scelto dopo un casting epico, visto il numero di candidati, che per tutto il tempo danza come una sorta di alter ego.

Che dici? La scaletta è piuttosto lunga, eppure manca sempre qualche brano, tra le poesie in musica che Claudio ha scritto.

Tanti quanti sono i brani, altrettante sono le giacche che Claudio Baglioni ha indossato: una diversa per ogni canzone, senza mai un attimo di interruzione, in un continuo costante susseguirsi.

Incessante anche il caleidoscopio di immagini, futuristiche e attuali, così come evocative e suggestive a cura del light designer Ivan Pierri

Punto fermo e imprescindibile rimane invece Paolo Gianolio che collabora ininterrottamente con Claudio Baglioni dall’album La vita è adesso del 1985.

Sono trascorsi molti anni da allora, eppure … La vità è adesso … o no?

Qual’è la tua preferita?

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