LA TORTA SALATA KEEP CALM DI PAOLA AUTRICE DI PRIMO NON SPRECARE

LA TORTA SALATA KEEP CALM DI PAOLA AUTRICE DI PRIMO NON SPRECARE

Dopo il discorso sul riso, Paola è stata così FANTASTICA da ideare una ricetta KEEP CALM che puoi trovare qui

Si tratta di una torta di riso salata, farcita e antispreco in perfetto stile PRIMO NON SPRECARE

Io ovviamente non vedevo l’ora di provare a cimentarmi, ma prima di proseguire sarà meglio indicare come premessa una doverosa AVVERTENZA: tu segui la ricetta e le istruzioni originali di Paola laughing

INGREDIENTI:

300 grammi di riso

½ litro di latte

½ litro di acqua

1 cucchiaino di curcuma

1 uovo

1 yogurt (oppure 100 grammi di ricotta)

1 pugnetto di erbette già cotte

qualche fetta di prosciutto crudo

3 cucchiai di Parmigiano grattugiato

1 manciata di nocciole

sale e pepe

HO SEGUITO IL PROCEDIMENTO SPIEGATO DA PAOLA:

1. Mettere a scaldare latte, acqua curcuma e un cucchiaino di sale

2. Quando bolle, buttare il riso e farlo cuocere per dieci/quindici minuti: occorre ottenere una crema morbida

3. Nel frattempo, mettere le nocciole in un sacchetto per frantumarle con il batticarne senza romperle troppo (io qui credo di aver esagerato …)

4. Aggiungere al composto di riso: yogurt (io ho usato la ricotta) uovo, sale e pepe quanto basta

5. Ungere leggermente la pirofila, oppure utilizzare un foglio di carta forno bagnato e ben strizzato

6. Accendete il forno a 200° in modalità statica (siccome non ho fatto la foto del forno, intrufolo quella delle erbette)

7. Versare metà del composto di riso, livellarlo, e coprirlo con erbette e fette di prosciutto crudo

8. Completare con il riso rimanente, spolverare con Parmigiano grattugiato e nocciole

9. Cuocere in forno fino a quando la superficie risulta ben dorata e croccante

10. Lasciare raffreddare la torta qualche minuto prima di servire (qui lascio lo spazio per la tua eventuale foto nel caso tu abbia voglia di provare!)

Diciamo che ho mooooolto margine di miglioramento, vero Paola?

Confido che andrà meglio la prossima volta, che sarà prestissimo perché questa torta salata KEEP CALM con il suo mix di sapori e con le sue consistenze mi è piaciuta moltissimo!

Tu che ne dici?

SI CONOSCE UN UOMO DAL MODO IN CUI RIDE

SI CONOSCE UN UOMO DAL MODO IN CUI RIDE

Si conosce un uomo dal modo in cui ride è l’incipit di una celebre frase di Fëdor Dostoevskij, mi verrebbe da dire “meno male che sono una donna, così magari riesco a non dare una cattiva impressione …”

Scherzi a parte io rido in maniera piuttosto assurda, sonora.
Rido, proprio.

Non è facile però trovare qualcosa che faccia ridere veramente.

Ridere, sì!
Quello stato di incontrollata ilarità, che prorompendo in maniera improvvisa coglie di sorpresa tutte le paranoie, e le oscura, alleviando l’anima.

Quali sono le cose che ti fanno più ridere in assoluto?

Il primo pensiero è andato sulle scene di alcuni film che sono poi diventati parte integrante del mio modo di parlare perché li cito sovente.

Quello più ricco di ironia, quello del quale per me è difficile scegliere una scena in particolare, quello che mi ha fatta ridere a crepapelle è Il Grande Lebowski.

Sì, lo so, i Fratelli Coen sono particolari, questo umorismo è particolare, io, sono particolare … (dove per particolare nel mio caso si intende non normale).

 

Tu mi dirai che tutto ciò è al contrario molto tragico, in realtà lo è, ma io mi ritrovo ad esorcizzare e a volere in fondo soltanto un contenitore.
Magari con la speranza di non essere più controvento almeno nell’estremo frangente della vita.

Anche perché … potrebbe andare peggio: potrebbe piovere!

Non potevo non citare Frankenstein Junior, altro film del quale sono incapace di scegliere una scena soltanto, dato che mi piace in maniera ABnorme.

Di nuovo dici che il mio riso è troppo amaro

È il caso dunque di dare una doverosa sterzata, e di pensare a qualcuno che sia sinonimo di risate imprescindibili.

Un MAGO e non soltanto delle parallele …

Peter Sellers: le citazioni sarebbero interminabili, i suoi personaggi sono passati alla storia, forse il più esplosivo è l’attore in Hollywood party. O no?

A questo proposito ti consiglio di leggere Dall’India con umore

Ma tu? Cos’è che più ti diverte?

Oltre ai film, c’è magari un libro, una canzone o una pièce teatrale che hai trovato particolarmente esilarante?

Se penso al riso associandolo a un libro, mi viene in mente Il nome della rosa di Umberto Eco, libro per me importantissimo ma concettualmente agli antipodi.

Rimaniamo dunque sul riso che non uccide.

Mi fai ridere tu? Io prendo nota …

RISAIE MA NON RISATE

RISAIE MA NON RISATE

Secondo il rapporto annuale pubblicato dall’Ente Nazionale Risi la Lomellina  e il pavese si confermano l’area con la maggiore estensione di campi coltivati a riso.

“Il mare a quadretti” come diceva mio cugino quando eravamo bambini … già, qui siamo piuttosto lontani dal mare e dunque ci si accontenta di trovare il bello con visioni alternative.

Il mare a quadretti ovvero risaie.

Risaie ma non risate.

Oppure, citando il neorealismo, riso amaro dal momento che le condizioni di vivibilità, o forse dovrei dire mortalità, dovuta all’elevato tasso di tumori, non permettono certo di sorridere.

Non mi stanco di ribadire periodicamente l’alta pericolosità dei veleni con i quali conviviamo, perché i danni che provocano all’organismo sono terribili.

Ma come ci ha insegnato Charlie Chaplin un giorno senza un sorriso è un giorno perso.

Dunque se il sorriso ancora un po’ stenta, direi di partire almeno dal riso.

Le ricette più tipiche della Lomellina, per rimanere in tema di risaie … citano tra i primi il risotto con le rane … 

Ma io “salterei” direttamente a qualcos’altro tipo il semplice ris e lac oppure il risotto con i fagioli dell’occhio

O, meglio ancora: perchè non fare un salto più lungo uscendo dai confini della Lomellina?

The caustic misanthrope ha proposto una tartare con riso Nerone che dire sfiziosa è riduttivo, e poi mi ha parlato anche del riso rosso!
Io sono un impiastro per cui al primo tentativo ho sbagliato il tempo di cottura ma … sbagliando si impara!
Grazie Lu!

Proseguendo sul blog di Paola: Primo non sprecare, che ti consiglio di non perdere, si trova una lunga serie di ricette per cucinare il riso arricchite di preziosi consigli,  e sono una più interessante dell’altra!

Io non so se riesco a scegliere, tu?

Che ne dici: possiamo osare una versione Keep Calm?
Si accettano proposte!

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