UN TUFFO NEGLI ANNI 80 CON GLI OCCHI A CUORE

UN TUFFO NEGLI ANNI 80 CON GLI OCCHI A CUORE

Sarò anche di parte, ormai lo sai, ma non ti perdere questa sfilata di Emporio Armani!

Ancora una volta la settimana della moda rimane all’insegna del phygital, ma Re Giorgio ci regala un viaggio nei favolosi anni 80 con tanto di tunnel e percorsi fluo!

Io ho guardato tutto con gli occhi a cuore: i pantaloni ampi a vita alta, le giacchine corte, le bretelle (vi ricordate l’utilizzo anche come martingala?) e poi il velluto nero, i tessuti operati, il viola, le file di bottoncini, le camicie bianche, gli spigati, le spalle imbottite

Immancabile il mio grigio in tante declinazioni una più bella dell’altra! E ho adorato anche la consistenza e il calore dei tessuti: qualcosa che possa dare una sensazione di vestibilità morbida e avvolgente, una coccola, se vogliamo.

Forse persino con un accenno athflow

Dunque eccomi qua per l’ennesima volta grata per lo spettacolo: bellezza da vedere, ma anche bellezza come mezzo per trasportare. Certo, non si può viaggiare nello spazio, ma si può viaggiare nei ricordi.

Tu cosa mi dici degli anni 80? Li hai vissuti? Li hai amati?

IL TEMPO SOSPESO

IL TEMPO SOSPESO

Come era già accaduto per il Micam e per la Milan Fashion Week di nuovo la settimana della moda uomo a Milano ci ha mostrato una veste PHYGITAL.

In particolare, sono stata colpita dal lavoro di Walter Chiapponi per Tod’s

perché questa presentazione in particolare?

Per i luoghi: l’ambientazione è Villa Crespi ai Ronchi realizzata dall’architetto Giuseppe de Finetti, allievo di Adolf Loos, come residenza per i momenti di svago e per le battute di caccia.

Al di là dell’architettura, io sottolineerei il contesto, cioè il modo in cui anche dall’interno è possibile avvertire una connessione con il paesaggio circostante.

Non a caso il tema scelto è stato #SevenT: cioè il concetto di sette giorni trascorsi in una sorta di isolamento che restituisce una dilatazione del tempo misurata con cadenze riflessive di tranquilla consapevolezza.

Ammetto di essere di parte per l’affetto che nutro nei confronti di questi luoghi, ma l’atmosfera di questi tramonti, che racchiude un netto contrasto con il gelo invernale, per me si concretizza in una trasmutazione dello spazio come antidoto alla solitudine, come completamento, ma anche come ampliamento dello spirito.

La citazione che ci viene offerta Non è il viaggio che conta, è la destinazione e io so dove andarein un certo senso ha il potere di ribaltare la percezione della staticità, ed è quasi come se l’immobilismo potesse trasfigurarsi.

In effetti è quello che un po’ tutti stiamo ricercando in questo periodo.
Purtroppo la fortuna di potersi immergere in un luogo talmente incantato da sembrare mistico non è per tutti però.

E allora l’alternativa: perdersi nelle parole, perdersi nella lettura sono forse la rappresentazione più efficace di come il tempo possa dilatarsi o contrarsi.

Che cos’è per te la sospensione del tempo?

È davvero possibile andare oltre sé stessi e saper incontrare gli altri anche in completa solitudine come ci viene suggerito in conclusione?

MILAN FASHION WEEK

MILAN FASHION WEEK

Si è conclusa l’edizione 2020 della settimana della moda a Milano, un evento importante e iconico che quest’anno ha avuto una veste particolare: la parola d’ordine è phygital.

Come per il MICAM, PHYGITAL sta ad indicare l’interconnessione tra mondo reale e mondo digitale: una nuova dimensione in cui si fondono le parole physical e digital dando origine ad una sovrapposizione tra la comunicazione e la interazione permettendo una offerta sia online che offline.

In questi giorni ho già pubblicato sui social alcuni video degli eventi che mi hanno maggiormente colpita anche se la rosa di eventi e sfilate è talmente ampia che risulta un’impresa cercare di “riassumere”.

Provo a fare come i blog seri che riescono a schematizzare in punti: ti va di ripercorrere la Milano Fashion Week in 5 passi?

  1. sono stata colpita dall’idea di Missoni di raccontare la nuova collezione attraverso una vera e propria cartolina dal Sacro Monte di Varese, il video inizia così: “Varese is like a dream …” e mi ha commosso questo tributo alle radici che per me sono importantissime “to fall in love with a place …”

  2. L’evento. Ho già ampiamente dichiarato la mia massima stima per Re Giorgio e dunque ti lascio immaginare con quanta trepidazione ho seguito il docufilm e la sfilata in tv. Al primo tailleur pantalone di una declinazione di verde ero già stesa … chettelodicoafare …
    TIMELESS THOUGHTS

  3. Salvatore Ferragamo ha presentato un fashion film strepitoso che spero non vi siate persi l’altro giorno (quando ho condiviso su Twitter e Facebook) perché purtroppo il video ora non è più disponibile.
    In una Milano deserta durante i giorni del lockdown, la presentazione della collezione ispirata ai capolavori di Hitchcock, con la regia di Luca Guadagnino ha assunto un sapore assolutamente magico, le citazioni di
    Uccelli, La donna che visse due volte e Marnie si rincorrono. I capi che hanno addirittura colori come l’Hedren green, il Vertigo mauve o il Bodega Bay sky, sono veri e propri omaggi, per non parlare dell’interpretazione di Mariacarla Boscono.

  4. Valentino trasforma l’ex fonderia Macchi alla Bovisa con piante e fiori provenienti da 8 diversi paesi e sceglie di far sfilare persone comuni: street casting invece di modelli professionisti. Il messaggio è romanticismo e la parola chiave risignificazione, cose che a me piacciono. A te?

  5. Sigla

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