VOCE DEL VERBO GOOGLARE

VOCE DEL VERBO GOOGLARE

Ormai fa parte del linguaggio comune: come ci indica la stessa Accademia della Crusca Googlare significa fare una ricerca telematica usando il motore di ricerca Google (presente in Zing. 2016 e in Devoto-Oli 2014).

Tu quanto spesso utilizzi Google? Per te è soltanto uno strumento come un altro oppure trovi che sia indispensabile?

Secondo il procuratore generale William Barr “Oggi milioni di americani si affidano a Internet e alle piattaforme online per la loro vita quotidiana. La concorrenza in questo settore è di vitale importanza, motivo per cui la sfida odierna contro Google – il guardiano di Internet – per aver violato le leggi antitrust è un caso monumentale sia per il Dipartimento di giustizia che per il popolo americano.”

Per questo motivo il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato una causa nei confronti del monopolista Google per violazione delle leggi antitrust.

In particolare, oggetto del contendere sono i vari accordi di esclusiva o a lungo termine come nel caso di Apple, che vietano la preinstallazione di qualsiasi servizio di ricerca concorrente e nel contempo impongono le applicazioni in posizioni privilegiate sui dispositivi mobili, rendendole anche non cancellabili.

Queste pratiche anticoncorrenziali vengono equiparate alle condizioni per le quali il Dipartimento ha intentato causa contro Microsoft negli anni 90.

Nel marzo 1998 Bill Gates ha testimoniato di fronte alla Commissione Giudiziaria del Senato a Capital Hill, successivamente, nel mese di maggio, il Dipartimento di Giustizia e 20 stati degli Stati Uniti hanno intentato una causa contro Microsoft, sostenendo che la società aveva violato lo Sherman Antitrust Act del 1890. La corte ha stabilito nell’aprile 2000 che Microsoft fosse suddivisa in due società separate: una per il sistema operativo, cioè Windows, e una per gli altri programmi software.

Proprio lo stesso giorno, vale a dire martedì 20 ottobre, di fronte alle accuse antitrust e in risposta al reclamo del dipartimento sui file contro Google per ripristinare la concorrenza nei mercati di ricerca e pubblicità, Google ha rilasciato la seguente seguente dichiarazione:

Le informazioni di tutto il mondo sono state messe a disposizione di oltre un miliardo di persone. I nostri ingegneri lavorano per offrire il miglior motore di ricerca possibile, migliorandolo e perfezionandolo costantemente. Riteniamo che sia per questo che un’ampia sezione trasversale di americani apprezza e spesso ama i nostri prodotti gratuiti.
La causa odierna del Dipartimento di giustizia è profondamente viziata. Le persone usano Google perché scelgono di farlo, non perché sono costrette a farlo o perché non riescono a trovare alternative.
Questa causa non farebbe nulla per aiutare i consumatori. Al contrario, sosterrebbe artificialmente alternative di ricerca di qualità inferiore, aumenterebbe i prezzi dei telefoni e renderebbe più difficile per le persone ottenere i servizi di ricerca che desiderano utilizzare.

Tu cosa ne pensi? Ti senti costretto ad usare Google?

Io ho già espresso il mio parere sui colossi del web, e in questo caso personalmente non riesco a capire una cosa: perché eventualmente dovrebbero aumentare i prezzi dei telefoni?

TV YIN O TV YANG?

TV YIN O TV YANG?

Mentre in Italia sembra di essere tornati ai tempi di Guelfi e Ghibellini, criterio secondo il quale dovremmo forzatamente separarci in due fazioni opposte: se non stai da una parte, deve significare che stai dall’altra, (e io mi domando PERCHÈ), anche i televisori a quanto pare iniziano a suddividersi i ruoli … sì, lo so, sto parlando di apparecchi “datati” per la durata media corrente, anche se in realtà non è che siano così vecchi.
Dunque qui ad esempio in una TV sono ancora visibili i canali Mediaset ma non più La7 ed altri, e viceversa.
Dal primo gennaio 2020 i canali DTT (digitale terrestre) iniziano ad abbandonare l’attuale standard di codifica MPEG-2 per passare al MPEG-4 che finora era utilizzato soltanto dai canali HD cioè in alta definizione.
Ma questa è soltanto la prima fase: la transizione definitiva si concluderà entro giugno 2022 e prevede il passaggio a nuove tecnologie di trasmissione come HEVC “High Efficiency Video Coding” che offre una migliore compressione dati, o DVB-T2 “Digital Video Broadcasting Terrestrial Second Generation” ovvero l’estensione adatta a portare il segnale HDTV sul digitale terrestre.
E perché tutto ciò?
Perché le frequenze utilizzate al momento devono essere lasciate libere per la rete 5G, e quindi per la comunicazione mobile, assicurando una alta velocità di connessione per i telefoni cellulari.
E i televisori diversamente abili? Avranno bisogno di un decoder. Di nuovo.
Però a questo punto la domanda è: la televisione offre ancora un servizio utile e adeguato?
I programmi che non si schierano né con i Guelfi né con i Ghibellini per intenderci, i programmi seri, i programmi che fanno cultura o anche intrattenimento che non sia la famosa copia di mille riassunti di Samuele Bersani, si possono forse contare sulle dita di una mano.
Dopo che siamo già costretti a pagare una tassa di possesso continuando a chiamarla canone, incastrata peraltro nelle fatture per l’energia elettrica, vale davvero la pena spendere altri soldi?
Per come veniamo usati per propagandare, e non parlo solo della pubblicità, onestamente, non dovrebbero essere loro a pagare noi?

STANGATA PER CHI?

STANGATA PER CHI?

Ho letto vari titoli che parlano di sentenza storica e di stangata, ma di fatto la sentenza storica è semplicemente quanto auspicabile, solo che non siamo più abituati alla correttezza al punto che quando viene messa in pratica fa notizia; e la stangata, a conti fatti, rimane sulle spalle dei consumatori.
Mi riferisco alla delibera della Agcom nei confronti di tre grandi compagnie telefoniche che hanno applicato costi aggiuntivi agli utenti con tariffe ad opzione ricaricabile, modificando unilateralmente i contratti in essere.
Senza perdermi nei miei discorsi un po’ labirintici è sicuramente meglio se cito l’esemplificazione di mio marito: con questo addebito extra, con l’aggravante dell’ironica adduzione della “distrazione del cliente”, le compagnie telefoniche avranno guadagnato per ipotesi 10.
Questa multa, millantata come esosa, per loro rappresenterà più o meno 2.
Rimane comunque un guadagno di 8.
La sanzione va allo stato.
Qualcuno ha mai lontanamente pensato ad un rimborso dei clienti?
Per pareggiare veramente i conti, le compagnie dovrebbero restituire 10, cioè il maltolto, agli utenti.
E la multa di 2 dovrebbe essere un extra una volta tanto a carico loro.
Già, ma questa è un’altra storia …

Pin It on Pinterest