THE COFFEE POT

THE COFFEE POT

Paola Pioletti mi ha segnalato questa curiosa costruzione! Grazie Paola

The Coffee Pot si trova in America, e più precisamente in Pennsylvania, a Bedford.

Viene definita “esempio di architettura programmatica” nata a seguito dell’incremento di automobilisti in transito sulla Lincoln Highway ovvero la prima strada transcontinentale per automobili negli Stati Uniti, inaugurata nel 1913 che si snoda per oltre 3.000 miglia tra New York City e San Francisco.

The Coffee Pot è stata costruita nel 1927 grazie a Bert Koonz per attrarre visitatori alla stazione di servizio.

Nel 1937 è stato costruito un hotel adiacente alla “caffettiera” che ha visto servire hamburger Coca Cola e gelati ai viaggiatori dei Greyhound buses .

Successivamente è stato costruito un hotel adiacente alla struttura.

Nel 2004 il restauro dopo che Bedford County Fair in PA l’ha acquistata per un dollaro.

Facendo un giro virtuale intorno alla caffettiera ho trovato una comunità molto attiva con un gruppo di quilters: The Coffee Pot quilters

Il quilting è l’arte di cucire insieme diversi strati di tessuti di colori e fantasie diverse, tagliandoli in modo da creare motivi decorativi.

A me piace molto quel tipo di coperte e in casa ne abbiamo diverse anche se non sono fatte in comunione come si usa negli States.

Sapevi che anche in Italia abbiamo una associazione nazionale? Quilt Italia

La caffettiera gigante in autunno è contornata da uno splendido spettacolo naturale e la Bedford County Fair organizza anche un festival dedicato al foliage.

Persino Babbo Natale è passato dalla Coffee Pot!

Peccato però che non ci sia più caffè nella caffettiera, o no?

E tu? Conosci un posto altrettanto particolare?

E POTRESTI RIPARTIRE … VIAGGIARE. SÌ, VIAGGIARE

E POTRESTI RIPARTIRE … VIAGGIARE. SÌ, VIAGGIARE

 

E potresti ripartire … viaggiare, sì viaggiare …

Senza per questo cadere nelle tue paure … prosegue il testo di Mogol / Battisti, sempre ammesso che tu ne abbia di paure.

Suppongo di poter dire che questo 2020 sta mettendo in difficoltà anche i più irriducibili viaggiatori, o sbaglio?

A prescindere, io rientro da sempre nella categoria “viaggi mentali” rimanendo nella migliore delle ipotesi … di te invece cosa mi dici?
Sei in partenza? Hai dovuto modificare i tuoi progetti?

Nel caso tu abbia ancora margine per organizzare una partenza, potresti iniziare con una tappa qui Cafeloud: ovviamente partendo dal caffè laughing consigli pratici e dettagliati per le più svariate destinazioni, per soggiorni più o meno brevi, per alloggi e spostamenti, insomma tu clicca e ti sarà spiegato.

Se invece devi rimanere nell’ambito dei viaggi virtuali, l’offerta ormai è talmente ampia da poter fare il giro del mondo in 80 click, ma i miei preferiti in assoluto sono quelli di Luciana Manco.

Al contrario sono molto meno decisa se devo scegliere una meta tra quelle dei miei ricordi.
Io non ho visitato molti posti, ma sono legata ad ognuno di essi perché rappresentano in modi diversi momenti felici e dunque preziosissimi, tanto da farmi trascurare anche qualche caffè del tutto pessimo.

Tu hai un viaggio del cuore che ricordi in particolare?
Qual è il tipo di destinazione che prediligi?

Noi ci siamo riscoperti “camminatori” seriali non nell’accezione tecnica del termine, ma più nel senso inteso da Italo Calvino:
“il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi.”

Poi va da sé: ci sono i viaggi nel tempo, quelli che si fanno attraverso le pagine dei libri, ma questa è un’altra storia.

Archivi

Pin It on Pinterest