CITTÀ CHE LEGGONO DI PIÙ

CITTÀ CHE LEGGONO DI PIÙ

Quali sono le città che leggono di più?

Ce lo dice una classifica stilata ogni anno da Amazon.

Milano è in prima posizione, ma io sono molto orgogliosa del fatto che Pavia sia al secondo posto!

Secondo posto ma tre libri: tra un caffè e l’altro, da molto tempo non propongo più il mio bookcrossing

Nel caso in cui ti sia sfuggito riporto qui la descrizione:
nella speranza che possa sembrare una buona idea anche a te: se ti può interessare il libro che trovi nella sezione non devi far altro che farmi sapere dove recapitarlo. Non chiedo nulla in cambio per me, ma proporrei di usare la formula del film “Un sogno per domani”: mi piacerebbe che a tua volta passassi un favore a qualcun altro. Grazie.

Primo libro:

UN GIORNO SOLO di Felicia Yap Edizioni Piemme.

Un giorno solo è tutto ciò che ricorda la protagonista nata dalla penna di Felicia Yap, considerata caso editoriale dell’anno ed elogiata da molte testate importanti a livello internazionale.

Secondo libro:

STRONZE SI NASCE di Felicia Kingsley, Newton Compton Editori.

Ebbene sì: stesso nome. Felicia Kingsley però in questo caso è uno pseudonimo, il vero nome dell’autrice è Serena Artioli. Il suo primo romanzo, inizialmente autopubblicato, ha riscosso talmente tanto successo da portarla a questo romanzo dal titolo caustico.

Terzo libro:

FESTA DI FAMIGLIA di Sveva Casati Modignani Edizioni Sperling & Kupfer.

L’autrice non ha certo bisogno di presentazioni, della Festa in famiglia invece dirò che è ambientata a Milano.

Il primo capitolo inizia così: Era l’inizio di Dicembre.

Nel caso in cui ti faccia piacere leggere uno di questi libri puoi inviarmi un recapito via mail o con messaggio privato sul social che preferisci.

Quali saranno le città che leggono di più e poi passano il favore?
Lo scopriremo insieme.

Buona lettura e GRAZIE in anticipo.

ONE WAY OR ANOTHER

ONE WAY OR ANOTHER

One way or another …

Inauguro questa rubrica con Debbie Harry, semplicemente perché questa foto mi piace particolarmente e spero che possa essere uno spunto per ispirare anche te.
Salterei i dettagli della sua vita più strettamente personali e parlerei direttamente dei mitici tempi del CBGB dopo l’incontro con Chris Stein e la formazione dei Blondie che hanno caratterizzato la scena a partire dal 1974 per un lungo periodo costellato di successi.
Cito senz’altro Call me anche per la collaborazione con Giorgio Moroder, diventata iconica colonna sonora e più in generale un pezzo che ad ogni ascolto suscita un flashback emotivo: new wave, disco music, dance rock.
Debbie è rimasta con Chris per quindici anni durante i quali hanno combattuto insieme anche una grave malattia.
Uno stupendo Heart of glass, ma allo stesso tempo un cuore forte, questo su tutti è il primo pensiero che ho su di lei.
Una donna che a cinquantatre anni prosegue segnando la storia con un primo posto in classifica che entra nel Guinness.
Una donna che sa attraversare passato presente e futuro indistintamente, come il suo ritratto fatto da Andy Wharol con il computer Amiga 1000.
Una donna celebrata anche nella Rock and Roll Hall of Fame e che ha saputo diventare un simbolo con i suoi capelli arruffati e un look non calcolato ma incorniciato dalla sua grinta.
E la sua One way or another, volutamente rivestita di allegria come “meccanismo di sopravvivenza”, risuona tristemente attuale facendoci riflettere ancora una volta sul fatto che nel tempo, persistiamo a non fare tesoro delle esperienze e che non sappiamo imparare dagli errori, peggiorando.
Ma ripartiamo dal suo sorriso e dal suo intento di restituire leggerezza e prendiamo esempio, in un modo o nell’altro …

 

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