COFFEE CITY

COFFEE CITY

Coffee City è una comunità lacustre situata su una penisola che si protende sul Lago Palestine, nel Texas orientale.

Con tre lati della città delimitati dall’acqua, è una località rinomata per la pesca, la nautica e altri sport acquatici.

Appena ho visto la foto con l’insegna di pensavo fosse un meme, dunque immagina la sorpresa quando ho capito che invece esiste veramente!

Cercando informazioni mi sono innamorata di questa specie di metafora: la storia di questa località può stare in un guscio di noci pecan.

Coffee City infatti si materializza solo negli anni ’60 dopo la costruzione del Lago Palestine.

Sì: costruzione, perché il Lago Palestine è un lago artificiale creato dalla Diga Blackburn.

Questo bacino si estende su porzioni di quattro contee dello stato del Texas: Anderson, Smith, Henderson e Cherokee.

Sorrido perché per noi Anderson e Henderson tendenzialmente suonano allo stesso modo, e Smith … beh è un po’ come l’equivalente del nostro Rossi …

Ma torniamo al nostra città del caffè, che a quanto pare ospita una comunità residenziale senza storia ma con una recente cronaca infausta: pare infatti che a Coffee City ci fossero 250 abitanti e 50 poliziotti … che dire?

Forse meglio concentrarsi sul Coffee City Fire Department: Vigili del fuoco, che negli Stati Uniti sono una istituzione per antonomasia.

A Coffee City c’è anche il Bella Italian Café

Non ho trovato particolari collegamenti con l’Italia, ma è comunque un tributo, che ne dici?

Mentre ci riflettiamo ti lascio ammirare questo panorama …

LA DUCHESSA DEL SUSSEX BEVE CAFFÈ

LA DUCHESSA DEL SUSSEX BEVE CAFFÈ

La Duchessa del Sussex beve caffè: Meghan Markle appare come testimonial “indiretta” in un reel su Instagram che promuove il caffè Clevr

Non so se sia questa grande notizia, di fatto il caffè è un ulteriore particolare diciamo non tipicamente tradizionale per il Regno Unito.

Niente English tea dunque, anche se in realtà la bio della Clevr Blends parla di tè:

Siamo un marchio di benessere di umili origini nato nel 2016 in California guidato dalle donne.

Il nostro approccio al benessere va oltre la semplice tazza: le sue radici affondano nel nostro approvvigionamento, dove catene di fornitura etiche e trasparenti sono il nostro fondamento garantendo che parte delle nostre entrate vada a sostenere sistemi alimentari più equi.

La speranza è di aver creato qualcosa che sarà la prima e più semplice buona decisione che prenderai ogni giorno … noi siamo qui a incoraggiarti, a prepararti una tazza di tè quando ti senti stanco.

Mi domando come mai dal momento che i prodotti principali sono i “lattes” ovvero un tipo di caffè preparato con caffè espresso e latte caldo montato a vapore, per intenderci con una quantità di latte  superiore rispetto al cappuccino

Meghan Markle investe in questa società da qualche anno e ha contribuito a farla conoscere ad esempio a Oprah Winfrey.

Personalmente non seguo con particolare interesse le vicende dei Sussex e Meghan Markle non è tra le persone che ammiro, tu?

Ho scoperto che il suo blog, al momento in fase dormiente, nonostante i rumors di riapertura all’inizio dell’autunno, si chiama The Tig in onore del vino Tiganello.

Dunque caffè, tè o Tig?

REGALO DI COMPLEANNO

REGALO DI COMPLEANNO

Regalo di compleanno SPECIALE per KCDC!

Keep Calm & Drink Coffee compie quattro anni, io giusto dieci lustri in più, ma entrambi abbiamo ricevuto questo fantastico regalo da Elisa Mirko e Diego

Non lo trovi perfetto?

Come sai amo i gatti, la tazzina di caffè è davvero carina e l’atteggiamento è assolutamente da personaggio.

A proposito di gatti iconici, tu ne hai uno preferito?

Magari Gatto Silvestro, di Looney Tunes e Merrie Melodies.

Oppure Tom di Hanna-Barbera.

Forse Felix the cat

O Garfield

Nei miei ricordi delle fiabe c’è Il Gatto con gli stivali, quello del marchese di Carbas.

Simpatica anche la versione di Il Gatto con gli stivali di Shrek.

Il micio Keep Calm & Drink Coffee invece come lo chiamiamo?

Sapevi che i gatti dormono mediamente dalle 12 alle 16 ore con punte di 18 ore?
Praticamente il doppio di quanto dormiano noi.
Che dire? Abbiamo solo da imparare!

Il micio KCDC ha addirittura la mascherina per gli occhi!

Lancerei un sondaggio per vedere quale risulta il nome preferito ad esempio tra:

SLIPPER

SLIPPERS & COFFEE

SLEEPY SLIPPER

KEEP CALM UN CAT

KEEP CALM & WEAR SLIPPERS

PURRED COFFEE

KEEP CALM & PURRED COFFEE

CUPCAT

IL GATTO CON LE CIABATTE

Anzi, sono certa che tu avrai da proporre un’idea migliore!

Dunque dimmi! Che nome diamo al regalo di compleanno?

KCDC su BOLD JOURNEY

KCDC su BOLD JOURNEY

Quando Nina di Bold Journey mi ha contattata inizialmente non credevo potesse essere realmente interessata a me, e le sono grata anche per la pazienza che mi ha riservato.

Bold Journey è un sito che fondamentalmente si occupa di storytelling.

Loro si raccontano così:
ogni problema o dilemma che affrontiamo è stato affrontato da innumerevoli altre persone in passato e quindi volevamo creare un luogo in cui discutere di queste sfide: trovare un modo per prosperare dopo un divorzio, riprendersi dopo un licenziamento, superare la sindrome dell’impostore o sviluppare la capacità di ignorare gli odiatori.

Vivere la vita con coraggio significa esporsi a ogni tipo di rischio: rischio di perdita, rischio di critiche e giudizi, rischio di disagio mentale, emotivo o fisico.

Non c’è da stupirsi che molti di noi siano stati educati a non vivere con coraggio, a non correre rischi, a non spingersi a raggiungere il proprio potenziale più alto.

A nostro avviso, uno dei modi migliori per affrontare queste sfide è imparare dalle storie e dalle esperienze degli altri.

Pensiamo che sia assurdo che, dopo migliaia di anni di civiltà umana, sia ancora così difficile trovare storie legate ai problemi che si possono affrontare in un dato momento.

La nostra missione è creare uno spazio in cui tutti noi possiamo imparare gli uni dagli altri.

Crediamo che le storie, le esperienze e le intuizioni dei nostri vicini, amici e coetanei valgano più di tutta la ricchezza del mondo, perché queste storie sono le fonti di saggezza più rilevanti e autentiche.

Il nostro amore per il formato dello storytelling deriva dalla fondazione di VoyageLA quasi dieci anni fa, dove chiediamo alle persone di condividere la storia della loro vita e di come sono arrivate dove sono oggi.

Man mano che ci siamo espansi nelle città di tutto il Paese, siamo stati colpiti dalla consapevolezza che ci sono così tante lezioni che una persona può imparare da un’altra.

Ora che hai letto, anche tu ti starai chiedendo come sia possibile che abbiano contattato proprio me.

Eppure, qui trovi KCDC.


La prima domanda: “where do you get your resilence from?”

Resilienza.

Resiliènza s. f. [der. di resiliente].

1. Nella tecnologia dei materiali, la resistenza a rottura per sollecitazione dinamica, determinata con apposita prova d’urto: prova di r.; valore di r., il cui inverso è l’indice di fragilità.

2. Nella tecnologia dei filati e dei tessuti, l’attitudine di questi a riprendere, dopo una deformazione, l’aspetto originale.

3. In psicologia, la capacità di reagire di fronte a traumi, difficoltà, ecc.

Per questo mi è piaciuta l’immagine con il Dente di leone: schiacciato in mezzo alle mattonelle ha trovato nella “fuga” il suo spazio vitale.

E tu, da dove hai preso la tua resilienza?

LO METTO ANCHE NEL CAFFÈ

LO METTO ANCHE NEL CAFFÈ

Lo metto anche nel caffè quante volte ti è capitato di dire questa frase riferendoti a qualcosa che ti piace talmente tanto da usarlo ovunque?

Se dovessi fare un esempio strampalato di qualcosa da mettere persino nel caffè, cosa ti verrebbe in mente?

E se ti dicessi olio?

Sì: olio extra vergine di oliva.

Chi ha pensato di metterlo nel caffè è Howard Schultz ovvero colui che durante un viaggio a Milano negli anni 80 ha avuto l’ispirazione che lo ha portato a creare Starbucks.

Tra l’altro non so tu, ma io non riesco a non associare ogni volta Starbucks a questa scena di C’è posta per te.

Così abbiamo riascoltato anche la voce di Dolores in Dreams.

Ma tornando al nostro olio evo, tu ti saresti mai sognato di metterlo nel caffè?

Howard Schulz sì, e anche in questo caso l’idea gli è venuta durante una vacanza in Italia, questa volta in Sicilia.

Tanto da stringere anche un patto di collaborazione in base al quale la linea Oleato di Starbucks è preparata rigorosamente con oli di Partanna

Purtroppo non conosco questo olio ma indubbiamente in Italia l’extra vergine di oliva è un prodotto di eccellenza.

Ad esempio l’olio che un’amica mi ha portato dalla Puglia era prezioso quasi come oro liquido, talmente buono da dovermelo togliere dalla vista, perché con del pane a portata di mano non avrei saputo resistere.

Potrei quasi dire che mi piaceva tanto da metterlo anche nel caffè …

Del resto non è così strampalato: se pensiamo al più famoso bullet coffee ovvero caffè con il burro.

Più precisamente bulletproof coffee che più che antiproiettile è anti-fame visto che contiene burro chiarificato e olio di cocco e ha la missione di mantenere il senso di sazietà senza assumere alimenti al mattino.

Oleato vorrà seguire lo stesso criterio secondo te?

In realtà Starbucks ha presentato una linea di bevande che oltre al caffè e all’olio contengono altri ingredienti.

La consistenza dell’olio può indubbiamente fornire maggiore corposità al caffè, e può essere che funzioni anche in termini di gusto, le variabili sono tante sia per quanto riguarda la miscela di caffè che il grado di acidità dell’evo, ma è la somma che fa il totale?

BUBBLE HOTEL

BUBBLE HOTEL

 

Bubble Hotel, sì, letteralmente bolla, perché è proprio di questo che si tratta.

Estate, tempo di vacanze.

Ricordi che ti avevo raccontato di Nido nel parco?

Non siamo più in Lomellina, ma rimaniamo in luoghi a me cari senza in fondo allontanarci molto restando anche nell’ambito del turismo esperienziale.

Bubble Hotel ovvero un tipo relativamente nuovo di sistemazione che è cresciuta in popolarità negli ultimi anni.

Si tratta essenzialmente di strutture realizzate in materiale trasparente che permettono agli ospiti di dormire sotto le stelle e godersi l’ambiente naturale che li circonda.

Una soluzione che unisce la sensazione di libertà e di immersione del campeggio, ai comfort lussuosi di una camera d’albergo.

Gianluca Torre, con l’entusiasmo che lo contraddistingue, in questo video illustra le caratteristiche di una Bubble Dome a Borgo Ticino.

In generale questi igloo immersivi sono sparsi un po’ in tutto il mondo: montagna, deserto, latitudini da aurora boreale …

Lo spettacolo visivo offerto non si limita alle stelle ma spazia su tutto ciò che la Natura regala, anche la neve ad esempio.

Che ne pensi?
A te piacerebbe vivere un’esperienza “in bolla?”

Potrebbe sembrarti disturbante o poetico?

E ogni pausa è cielo in cui mi perdo,
serenità d’alberi a chiaro della notte.
Salvatore Quasimodo

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