KEEP CALM AND PET THERAPY

KEEP CALM AND PET THERAPY

Keep calm and pet therapy è un’iniziativa molto carina proposta dall’Istituto Cavanis di Possagno in provincia di Treviso.

Non è la prima volta che chiacchieriamo di keep calm con riferimento alla scuola, ti ricordi dei ragazzi del Liceo Fanti

Ho provato a contattare l’Istituto paritario Cavanis ma purtroppo non ho avuto risposta, comunque la loro iniziativa è pubblicata sul sito.

La Treccani ci spiega che la Pet therapy è una terapia non ufficiale per la quale taluni disturbi psicologici o del comportamento vengono curati concentrando il paziente sull’affetto nei confronti di un piccolo animale domestico: cane, gatto, ecc.

Per cui il keep calm ci sta alla grande, ma la scuola?

Il progetto si è svolto al termine delle lezioni, dal 9 al 12 giugno e ha voluto unire una reintroduzione dell’esame di quinta elementare, abolito nel 2004, ad un efficace sistema distensivo ed emotivo come la pet therapy.

Keep calm and pet therapy per affrontare l’esame

Cosa ne pensi?

Io vorrei cogliere l’occasione per allargare il discorso alla presenza degli animali nella vita delle persone più in generale. 

Sempre più spesso quadrupedi pelosetti affiancano bipedi in quasi tutte le fasi della vita.

Sempre più spesso capita di vedere cani sul passeggino.

Da poche settimane l’Enac ha esteso la possibilità di far viaggiare in cabina anche i pet che superano i dieci chilogrammi di peso.

Quindi perché non a scuola? Chiedo.

Qual è il tuo parere?

MONEY ROAD tentazione caffè

MONEY ROAD tentazione caffè

Money Road tentazione caffè = 150 euro

Abbiamo chiacchierato a proposito del prezzo del caffè, soffermadoci sui rincari più o meno significativi.

Abbiamo commentato il caffè con foglia oro servito a Dubai.

Ora a quanto pare il caffè rappresenta una tentazione piuttosto costosa.

Hai avuto modo di seguire il nuovo programma Money Road?

Io in realtà sono capitata per caso mentre veniva trasmessa una replica in chiaro ad un orario diciamo non proprio prime time.

Inizialmente mi ha colpita perché tempo fa avevo risposto a un sondaggio su una rosa di nomi per un nuovo format.

Ti ho già raccontato che partecipo a sondaggi e prove ebbene senza divulgare i dettagli, il programma in questione era proprio l’ultimo prodotto Sky sulle tentazioni.

Dodici persone devono affrontare un trekking piuttosto estremo e spartano nella giungla per vincere un montepremi di gruppo ma durante il cammino incontrano tentazioni molto costose il cui prezzo viene pagato da tutti.

Una di queste tentazioni è proprio il caffè!

Certo, il caffè nella giungla è paragonabile a un miraggio, ma tu accetteresti di pagarlo 150 euro con i soldi che condividi con altre undici persone?

Money Road tentazione caffè

Tentazione o sacrificio, comunione o egoismo, condivisione o prevaricazione?

Quanto può essere importante un caffè?

Ovviamente questa domanda è una provocazione, e ovviamente anche il casting dei partecipanti è stato fatto in modo da rappresentare uno spaccato di quella massa disomogenea che rappresenta la gente attualmente.

Chiunque potrebbe quindi riconoscere il genere simile a qualche collega, o vedere il tipo che rispecchia una certa fetta di vicinato.

Secondo te possiamo trasporre la giungla, il gruppo, le tentazioni in una metafora non velata e forse anche banale?

Tu come ti rapporti alle altre persone?

Avresti ceduto alla tentazione caffè?

 

GENTRIFICAZIONE O SUPERMERCATIFICAZIONE?

GENTRIFICAZIONE O SUPERMERCATIFICAZIONE?

Gentrificazione ormai lo sappiamo, è il termine coniato per definire la riqualificazione urbana che comporta però un cambiamento nel tessuto sociale originario.

Gentry era la piccola nobiltà di campagna, ai tempi odierni potremmo estendere il concetto a chi risponde alla descrizione di borghese? Ricco? Fortunato?

In sintesi le aree urbane “gentrificate” sono quartieri riconvertiti in zone accessibili solo a chi ha poteri di acquisto tali da sostenere un tenore di vita molto elevato.

Tu lo trovi un fenomeno positivo o negativo?

A me torna in mente la teoria delle finestre rotte.

Avevamo già chiacchierato a proposito di Philip Zimbardo sull’effetto Lucifero

Ulteriore esperimento, sempre all’Università di Stanford 1969: in origine su due autovetture assolutamente identiche, una abbandonata a Palo Alto, rimasta al suo posto integra, a differenza di quella abbandonata nel Bronx.

La rottura dello stallo coincide con la rottura di un finestrino della vettura a Palo Alto, preludio di saccheggio in linea con l’auto nel Bronx.

Come dire che qualcosa che appare già danneggiato presuppone che non se ne abbia considerazione.

Idea poi ripresa da Rudolph Giuliani per la città di New York a partire dalla metropolitana.

Possiamo definire New York come l’emblema della gentrificazione?

La tua città è gentrificata?

Vigevano no, anzi, mi occorrerebbe una parola per indicare l’esatto contrario.

Degrado?

In effetti una parte del centro storico anziché riqualificata progressivamente si “squalifica.”

Più volte ti ho raccontato della nostra provincia, Max Pezzali ai tempi delle lire la aveva descritta in quattro parole: due discoteche, centosei farmacie

Ecco le centosei farmacie ci sono ancora, le discoteche no.

E non c’è nessuna alternativa.

Niente di niente per i ragazzi, che si ritrovano abbandonati a loro stessi, ma in costante compagnia del rischio di essere aggrediti e rapinati da branchi di coetanei ben noti alle forze dell’ordine.

In compenso abbiamo un numero di supermercati che si candida ad essere tendente all’infinito, dal momento che continua a crescere.

Ormai siamo a livello di raccolta figurine, sono diventati tanti anche quelli “doppi.”

La certezza è che da ognuno si uscirà con qualche tipo di insoddisfazione, oltre all’enorme nostalgia per quel commercio ormai estinto.

Invento io la definizione: supermercatificazione.

Sarà vero che dobbiamo pur mangiare, ma ormai è diventato impellente anche il bisogno di nutrimento di altro tipo: nutrimento culturale, nutrimento sociale, e la fame di sentirsi liberi di non avere paura.

Gentrificazione o supermercatificazione?
Ma non potevamo semplicemente progredire?

ROMEO E DUCHESSA A VIGEVANO

ROMEO E DUCHESSA A VIGEVANO

Dal 14 al 16 Febbraio Vigevano accoglie gli innamorati che vorranno trascorrere momenti romantici nel nostro salotto ma non solo.

Vigevano in love.

Di questa manifestazione apprezzo in particolare due cose:

– uno degli slogan, cioè l’invito ai vigevanesi ad innamorarsi della propria città, cosa di cui c’è urgente bisogno, visto il repentino declino al quale siamo sottoposti

– i “testimonial” ovvero Romeo e Duchessa de Gli Aristogatti, che ovviamente amo.

 

 

Oltre a rappresentare il romanticismo delle loro code incrociate sopra i tetti, Romeo e Duchessa a Vigevano introducono anche la giornata internazionale del gatto, il giorno 17 perché Vigevano è anche “La città dei gatti” insieme a Roma e Milano.

Protagonisti de “La città dei gatti” sono i gatti Disney.

Ti ricordi tutti i loro nomi?

Scriverò in fondo le iniziali, ma sono sicura che prima di leggerle tu avrai già indovinato.

Hai festeggiato San Valentino e/o la giornata dei gatti

Una mia collega ha portato in ufficio dei Baci Perugina per addolcire un venerdì in salita e ho scoperto che i bigliettini all’interno non riportano più le famosissime frasi

Al loro posto c’è un QR code e la frase è visualizzabile tramite cellulare.

Lo so, sto per ammettere qualcosa di apparentemente tragico: sono invecchiata, io passo.

 

I GATTI
Alice nel paese delle meraviglie = S.
Cenerentola = L.
Topolino = G.
Paperino = M.
Pinocchio = F.
La carica dei 101 = T.

Chi manca?

Manca il tuo. Come si chiama?

REGALI, COME?

REGALI, COME?

 

Regali, come?


A dire il vero per me il bello dei regali è la ricerca, il momento in cui pensi alla cosa più adatta per la persona che lo riceverà, all’istante in cui osservi lo sguardo, sperando che sia una sorpresa, sperando di percepire gioia.

Ma sono stata talmente fortunata da ricevere regali di quelli che
The excellence of a gift lies in its appropiateness rather than in its value.
L’eccellenza di un dono sta nella sua adeguatezza, piuttosto che nel suo valore.
Charles Dudley Warner

Ecco quindi:

la scritta luminosa

Regali, come?

che mio marito ha già posizionato strategicamente nel mio angolo lettura.

Il segnalibro con la tazzina

Regali, come?Regali, come?Regali, come?

pronto ad accompagnarmi nella lettura del prossimo libro.

Il Caffè della Terra prodotto a Vigevano.

Regali, come?Regali, come?

Che ne dici?

Ti va di raccontare un tuo regalo?

Un regalo ricevuto o donato, un regalo indovinato o imbarazzante, un regalo utile o desiderato, un regalo bizzarro o il regalo che non dimenticherai mai.

Io in genere impiego sempre molto tempo per i regali, c’è chi invece sceglie un negozio e poi trova tutto velocemente.

Tu hai una strategia o ti affidi al caso?

Pianifichi mesi prima o ti dedichi ai regali nel mese di dicembre?

Segui mai un filo conduttore comune?

Preferisci richiedere la confezione regalo al negoziante oppure te ne occupi personalmente?

Ultimamente molti commercianti utilizzano la borsa shopper con il logo, che non è più compresa nel prezzo.

Credi che sia più importante il concetto anti-spreco o la sorpresa?

E se ricevi un regalo che per vari motivi sicuramente non utilizzerai?

Il caffè è pronto, siediti che ne parliamo!

IL MATTINO HA L’ORO IN BOCCA

IL MATTINO HA L’ORO IN BOCCA

Il mattino ha l’oro in bocca usi mai questo proverbio?

E se invece di una metafora diventasse realtà?

Tomislav mi ha segnalato questo caffé molto particolare:

Che ne dici?

Questo cappuccino con oro edibibile a 24 carati viene offerto come tour degustazione al prezzo di AED 399 che corrispondono a circa 100 euro.

Tomislav mi spiega che il caffè con oro costa circa 30 euro, ovvero circa 3517 dinari! E, per fare un confronto, mi dice che in alcuni ristoranti a Subotica una tazza di caffè turco si paga 70 dinari, ovvero meno di 1 euro.

La location è Dubai, negli Emirati Arabi: Burj Al Arab ovvero l’hotel che tutti conosciamo per la caratteristica forma di vela.

Il caffè all’oro compare tra le immediate immagini che scorrono nella home page

Hai mai visitato Dubai?

Dove hai pagato il caffè più caro che tu abbia bevuto?

Cosa pensi dell’oro commestibile?

Pare che sia un “ingrediente” insapore e inodore, privo anche di consistenza al palato.

Ti è mai capitato di assaggiarlo?

Citerei una frase di Erasmo da Rotterdam:
quando l’oro parla, l’eloquenza è senza forza.

Meglio lasciar parlare il caffè, o no?

Se il mattino ha l’oro in bocca, a cosa corrisponde l’oro per te?

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