WIKIPEDIA Quando Internet è questione di vita o di morte

WIKIPEDIA Quando Internet è questione di vita o di morte

WIKIPEDIA Quando Internet è questione di vita o di morte.

Il Potere della Conoscenza uccide la Conoscenza del Potere.

Una frase, un gioco di parole, la chiave di un sogno.

Il sogno di Aaron Swarzt, il sogno di chi crede nella libertà.

Pietro Ratto nel suo libro Wikipedia Quando Internet è questione di vita o di morte ricostruisce minuziosamente la nascita, la storia e l’evoluzione dell’enciclopedia online che tutti conosciamo.

I contenuti di Wikipedia sono aggiunti da utenti volontari che offrono il loro contributo aggiungendo informazioni che vengono condivise come creative commons.

L’idea nasce da un sogno, e viene alimentata dal forte bisogno di libertà.

Lo scopo di Wikipedia è di diffondere il sapere e renderlo disponibile a tutti, in maniera gratuita e universale.

Il Potere della conoscenza.

Il Potere della Conoscenza può davvero uccidere la Conoscenza del Potere?

Potere è influenza, potere è dominio.

Fin dove si può ingrandire un sogno?

La preziosa inchiesta di Pietro Ratto riporta tutte le fasi e soprattutto tutte le vicende di chi è stato sognatore, di chi è stato creatore e di chi è stato potente …

La bibliografia, o per meglio dire la sitografia è ampia e molto dettagliata.

In aggiunta ogni singolo link pubblicato nel libro è disponibile per la consultazione dal sito di Pietro Ratto BoscoCeduo

Personalmente sono particolarmente grata per aver avuto la possibilità di conoscere la storia di Aaron Swartz che va condivisa per un senso di giustizia ma anche di libertà

Qui è stato pubblicato un video del 2007 in cui Aaron parla della comunicazione di rete.

Tu hai l’abitudine di consultare Wikipedia?
Hai mai contribuito nella scrittura e pubblicazione delle informazioni?

LA SABBIA NELLA MENTE

LA SABBIA NELLA MENTE

La sabbia nella mente di Antonio Migliorisi è stato una sorpresa per me.

In genere prima di leggere un libro sono curiosa, come tutti leggo sempre la quarta di copertina o la anteprima, e inevitabilmente “visualizzo” quella che è la mia ipotesi.

In questo caso devo dire che il titolo è stato profetico, perché mi ero immaginata qualcosa di diverso.

Ringrazio dunque sentitamente Antonio Migliorisi per avermi piacevolmente sorpresa, e con lui ringrazio anche Manuale di Mari per aver reso possibile questa scoperta.

Antonio Migliorisi è un prestigioso architetto originario della regione Marche, attivo in molti ambiti tra cui l’insegnamento.

Sicuramente si può parlare di architettura anche riferendosi a La sabbia nella mente, per come è costruito.

Mi aspettavo di fare un viaggio nella psiche, e invece ho vissuto un’avventura imparando anche interessante aneddoti su Mnemosine: personificazione mitologica della memoria.

In generale la lettura rivela che Antonio Migliorisi è un profondo conoscitore di varie materie, scrupoloso con i dettagli e esaustivo nelle situazioni.

E le sue competenze conducono il lettore insieme ai protagonisti in un intreccio ricco di risvolti e colpi di scena.

Il risultato è indubbiamente degno dei best seller internazionali.

Il libro si apre e si chiude in situazioni accompagnate da musica jazz come “sottofondo.”

Personalmente ho trovato una analogia tra il jazz e il libro stesso, come ritmo trascinante caratterizzato da virtuosismi solistici: i virtuosismi di Antonio Migliorisi. 

Ecco il booktrailer

che ne dici?

HO CHIUSO CON TE

HO CHIUSO CON TE

Ho chiuso con te, Guida Editori è il libro per il quale ringrazio molto Manuale di Mari e l’autrice: Emanuela Esposito Amato.

Ho chiuso con te è una frase che ci porta immediatamente a pensare a qualcosa di perentorio, a un epilogo infelice e rabbioso, eppure il libro apre molte riflessioni.

La prima “riflessione” è letteralmente speculare: le protagoniste del libro sono due gemelle legate da una promessa.

Due sorelle, unasolacosa.

Una sola cosa proprio come i due lati contrapposti della stessa anima: il bene e il male, lo Yin e lo Yang, la Motown e il Metal.

Anche tu hai una contrapposizione dentro o fuori?

Mi viene spontaneo pensare a Escher

Maurits Cornelis Escher, Vincolo d’unione, Aprile 1956. Litografia, 25,3×33,9 cm, Olanda, Collezione Escher Foundation All M.C. Escher works © 2021
The M.C. Escher Company The Netherlands. All rights reserved

Siamo in errore quando crediamo di essere nel vero e viceversa.
Thomas Bernhard

A proposito di ciò che è vero, l’autrice, prima di raccontare la storia, cita una frase di Oscar Wilde:

È davvero così? Tu ti senti te stesso sempre comunque e ovunque?

Esiste una persona al mondo che ti conosce veramente fino in fondo?

Emanuela Esposito Amato che proprio in questi giorni sta partecipando a Il salone internazionale del libro di Torino, ha dedicato il libro a suo fratello.

La sua dedica mi ha posto immediatamente sulla sua lunghezza d’onda perché anche io penso che “il mi” fratello sia un GRANDE fratello.

Tu hai fratelli o sorelle? Che tipo di legame hai, se posso chiederlo?

Molto spesso capitano storie di incomprensioni fraterne, litigi, rotture … di “ho chiuso con te.”

Ma sarà davvero questo il punto focale del libro?

Lascio al lettore la scoperta.

L’ESTATE VERTICALE

L’ESTATE VERTICALE

L’estate verticale di Chiara Sfregola edito da Fandango è il libro che ho ricevuto da Manuale di Mari che ringrazio.

Non so se tu hai già un’idea di come possa essere una estate “verticale” … io me lo sono chiesta, e nonostante abbia trovato la spiegazione nel libro, conservo la mia personale visione che si è creata dalla lettura.

Pensandoci ora, verticale potrebbe essere anche la spaccatura tra coloro che amano l’estate e coloro che la odiano.

Tu come vivi la stagione estiva?

Le protagoniste del libro vivono in estate gli avvenimenti emblematici delle loro vite: la linea temporale è infatti una staffetta di sette diversi figure femminili.

Molto spesso si dice “personaggi che ruotano attorno” in questo caso invece si muovono proprio in verticale, come in una discesa inversamente proporzionale al tempo che scorre, come una caduta.

Come l’estate che rappresenta in qualche modo l’origine di tutti gli eventi che colpiscono in successione come un domino.

Domino le cui tessere sembrano cadere ancora prima di essere colpite.

Perché sono tessere imperfette, insoddisfatte del loro ruolo.

Tutto sembra troppo facile ed è esattamente la facilità con la quale accadono le cose che le rende un contorno senza importanza, persino i successi, le situazioni prestigiose e la fortuna appaiono totalmente irrilevanti.

Quando niente ha più senso la costruzione stessa del libro cambia, come una ripartenza i cui passi inizialmente stentati e poco convinti si trasformano in un crescendo che corrisponde a una reale crescita.

Il lettore viene accompagnato all’epilogo con una scrittura letteralmente diversa, una forma che io amo particolarmente. 

E all’improvviso tutto torna.

VELARIO RESTAURATO

VELARIO RESTAURATO

Velario restaurato al Teatro Cagnoni di Vigevano:. un raro caso di velario mantenuto nella propria collocazione originale.

Si tratta di un’opera del pittore Giovan Battista Garberini dal titolo L’assedio di Vigevano.

Il restauro è stato finanziato grazie a una raccolta fondi organizzata dall’Associazione Amici del Teatro Cagnoni e a Fondazione Piacenza Vigevano.

A quest’opera è dedicato Sipario alla ribalta scritto a quattro mani da Edoardo Maffeo, Dino Rabai, Giovanni Borroni e Pier Luigi Muggiati edito da Ievve. 

Sipario alla ribalta è stato pubblicato con il contributo di ASM Energia, Amici di Palazzo Crespi, Soroptimist Lomellina e con il patrocinio di Comune di Vigevano

Sabato 9 marzo presso il ridotto del Teatro Cagnoni gli autori hanno partecipato alla presentazione del libro in qualità di relatori.

Edoardo Maffeo ha curato la parte del libro relativa ad un’attenta biografia del pittore vigevanese Giovan Battista Garberini.

Dino Rabai ha raccontato com’era la Vigevano di fine 800 attraverso una minuziosa ricerca basata su archivi storici, intessendo il suo intervento di sfumature e aneddoti curiosi e interessanti.

Giovanni Borroni si è occupato della storiografia dell’800 a livello nazionale e internazionale come secolo di cambiamenti importanti e ha offerto una serie di riflessioni che consiglio davvero di non perdere: lui stesso la ha definita breve cronologia di un secolo lungo in realtà lunga cronologia di un secolo corto.

Lascio anche a te la domanda che Giovanni Borroni ha fatto ai presenti: qual è il senso storiografico della suddivisione della storia in secoli?

Pier Luigi Muggiati ha ricomposto i fatti storici, fornendo una precisa ricostruzione al di là della leggenda che è stata tramandata nel tempo e svelando un dettaglio particolarmente rilevante.

Ma facciamo un passo indietro e torniamo all’Assedio di Vigevano ritratto sul velario: se ti soffermi a guardare la scena ritratta puoi notare che al centro vengono ritratte delle donne.

Sono loro a difendere strenuamente la breccia degli invasori capitanati da Francesco Sforza, guidate da colei che risulta dipinta come un’eroina in armatura scintillante con la spada sguainata.

Abbiamo sempre conosciuto questo personaggio come Camilla Rodolfi.

Camilla Rodolfi però non è una donna realmente esistita: il nome Camilla è ispirato dal personaggio dell’Eneide mentre il cognome Rodolfi apparteneva a una importante famiglia vigevanese.

Donna che indubbiamente merita menzione è Pinin Brambilla Barcilon famosa per il restauro del Cenacolo: fu restauratrice anche dei velari del Garberini, il libro include la sua relazione custodita presso La Venaria Reale

Giovan Battista Garberini dipinse anche un secondo sipario dal titolo La Festa sul Ticino

Tu sapevi che il sipario o velario si chiama anche “comodino”?

 

TUTTO VERO

TUTTO VERO

Tutto vero è il titolo del libro di Alessandro Depegi che ringrazio sentitamente.

Ho conosciuto l’autore in veste di blogger e ti consiglio di seguire il suo Quarchedundepegi’s Blog, troverai immediatamente interessante il suo modo di raccontare.

Mail dopo mail sto imparando tantissimo da Alessandro e trovo tutto ciò che scrive assolutamente prezioso.

Si tratta della vera e propria “tradizione orale” che attraverso di lui mi apre una finestra su un periodo storico che io personalmente non avevo mai avuto modo di conoscere così approfonditamente e dettagliatamente.

Ma tra le peculiarità che rendono il linguaggio espressivo di Alessandro Depegi del tutto unico sono le sue passioni tra le quali ad esempio la filatelia.

Un mondo in via di estinzione purtroppo, un mondo a me caro perché appassionava anche mio padre.

Tu usi ancora francobolli? Quando è stata l’ultima volta in cui ne hai ricevuto o visto uno?

Spesso ti parlo della mia personale nostalgia per le lettere. 

Avresti mai pensato di poter viaggiare seguendo il tragitto di un francobollo, o scoprendo la storia delle varie emissioni?

Poche persone hanno una conoscenza filatelica dettagliata come la sua.

Ma ancor di più poche persone hanno l’esperienza di vita di Alessandro: un uomo che ha saputo abbinare la sua competenza scientifica a una profonda ricerca umana.

Tutto vero dunque ciò che racconta nel suo libro, così come assolutamente importante tutto ciò sul quale il lettore si troverà a riflettere “con meraviglia” per citare le sue parole, e “per caso … quel caso che non esiste.”

Concludo con questa citazione, augurandomi insieme ad Alessandro che molti possano essere gli “Svegliati.”

Tutto è vero o non vero, vero e non vero insieme e, del pari, né non vero né vero. Tale l’insegnamento degli Svegliati.
Nagarjuna

 

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