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Tra una settimana sarà Natale, ma che Natale sarà?
Questo pensiero si porta dietro la nostalgia dei ricordi che scorrono come al rallentatore.
Se potessi scrivere una lettera alla me del 1979 le direi di essere strafelice perché gli anni in arrivo saranno una esplosione di vita, di colori, di suoni, di emozioni.
E le direi di imparare bene The logical song, perché un giorno purtroppo il significato apparirà in tutta la sua chiarezza.
Se potessi scrivere una lettera alla me del 1989 le direi che quello è stato il primo di trentadue anni di lavoro che mi piaceranno ma che devo dare ascolto al desiderio di studiare e pretendere di più per me stessa.
E le direi di battersi perché così come a Berlino, tutti i muri vengano abbattuti.
Se potessi scrivere una lettera alla me del 1999 le direi che tutta quell’idea del duemila è soltanto una grande bolla di sapone e che il futuro in arrivo ha indosso una maschera che nasconde il regresso.
E le direi che una cosa è conoscere il sentiero giusto, un altro è imboccarlo.
Se potessi scrivere una lettera alla me del 2009 le direi di non illudermi che la crisi stia per finire e di prepararmi a vivere la recessione.
E le direi che The Resistance non è soltanto il miglior album rock.
Se potessi scrivere una lettera alla me del 2019 le direi di vivere ogni singolo minuto con la consapevolezza dell’enorme valore dei semplici momenti che per quanto banali, cambieranno.
E le direi che stanno per accadere cose alle quali non avrei mai mai creduto.
Ma i roghi peggiori bruciano realtà immateriali.
Un pensiero molto dolce e intenso il tuo…
Forse so per dirti una sciocchezza, ma io in verità, scrissi una lettera a me stessa nel futuro. Hai presente la cosa delle capsole del tempo?
Ebbene, nel 2005 scrissi una lettera con dicitura: “aprire a dicembre 2020”, mi raccontavo i fatti dell’epoca e quello che stava accadendo in torno a me a livello famigliare e, ti dirò, è stato strano ma dolce al tempo stesso leggere i pensieri di una Anna che in quel periodo stata vivendo un momento felice e tutto le sembrava roseo e pieno di opportunità.
Non possiamo scrivere una lettera alle noi stesse del passato, ma possiamo essere il passato delle noi stesse del futuro. 😉
Buona serata, cara. ♥
Non è per niente una sciocchezza!! Al contrario: è una cosa bellissima e la trovo anche un’idea fantastica che dovrei sicuramente prendere in considerazione! Grazie.
Tra l’altro trovo dolcissimo ma anche di conforto poter rileggere la felicità dei tempi passati in maniera così fedele e reale.
Devo dire che a te va senz’altro il titolo di dispensatrice di magia natalizia con tutte queste tue meravigliose iniziative!
GRAZIE Anna!
Oddio, grazie :’)
Le tue parole mi commuovono. ♥
Sì, è stato strano rileggere com’ero un tempo, ma mi ha anche fatto piacere, è stato come rincontrare una vecchia, cara amica.
Un abbraccio.
Ma sai che è molto bella, oltre che interessante, questa tua sensazione di incontrare come una vecchia amica?! Non avevo preso in considerazione una visione così, forse perché non ho provato.
Chissà come troverei io una me proiettata nel tempo. Non ti nascondo che ora il futuro mi spaventa.
Mi tengo caro il tuo abbraccio e contraccambio!
Che post originale e intenso!
Tante considerazioni che inevitabilmente sono la continuità della vita.
Non sappiamo mai cosa ci aspetta, ma forse la bellezza del vivere è proprio questa!
Giustissimo Paola!
E il privilegio di aver accumulato più primavere conferisce anche la possibilità di apprezzare maggiormente la serenità delle piccole cose, la tranquillità del quotidiano, per nulla banale, e la capacità di vivere il famoso Carpe Diem.
Ti ringrazio tanto! <3
Bellissima e saggia riflessione 🙂
GRAZIE Silvia!!
Ti abbraccio forte <3
Lascia stare la tua te del passato, che conosca la storia e commetta i propri errori, altrimenti ti troveresti un’altra te del presente che, forse, non sarebbe quella che riconosci guardandoti allo specchio… o dentro! 🙂
Hai ragione Alessandro, è vero: non si può cambiare il passato e soprattutto gli errori servono!
Anche se in realtà non dimostriamo molto di saper imparare, ma nemmeno migliorare … ecco, la mia è più un’amarezza alla luce di questo.
Ti ringrazio moltissimo perché il tuo commento mi ha subito innescato un pensiero tipo Back to the future parte prima seconda e terza tutte insieme! 🙂
GRAZIE!!
Faccio uno strano effetto alle persone, lo ammetto 😝😁🤣
Grande GIOVE!! 😉
Hai scritto proprio bene, dovrei fare anch’io l’esercizio al contrario, ma in realtà l’ho già fatto per tutto quello che è ormai irrecuperabile. La foto di Notre Dame che brucia, da quella prospettiva, è agghiacciante e davvero simbolica, ho i brividi ..
Grazie Paola <3 e a te è servito? Nel senso: sei in pace con te stessa per tutto ciò che è irrecuperabile? Io non sono per niente brava nel fronteggiare il tormento interiore purtroppo.
Vero: quella foto mette i brividi e anche io l’ho trovata molto simbolica.
Il rogo di Notre Dame è tra le cose che io no avrei ritenuto possibili, non nel 2019, e invece, a quanto pare MAI DIRE MAI vale proprio per tutto e per tutti.
Ti abbraccio fortissimo, oltre a ringraziarti infinitamente.
Bellissimo! mi hai emozionato tantissimo
GRAZIE Mirna!
Ne sono onorata e ti ringrazio davvero molto.
Un abbraccio!
Se potessi scrivere una lettera alla me del… scriverei solo scappa, fuggi, buttati sotto un treno. Tanto, è tutto inutile!
Ecco.
Io ho solo da imparare: tu sai essere sintetica e soprattutto molto più efficace!!
Davvero è tutto inutile.
<3