EGG COFFEE

EGG COFFEE

 

Girovagando, purtroppo solo in maniera virtuale, ma ci si accontenta, mi sono imbattuta nell’egg coffee.

Tu lo conoscevi già?

Io l’ho trovato in Minnesota, dove viene portata avanti la tradizione di questa ricetta che in realtà viene definita come Scandinava.

E a questo punto chiederei l’aiuto di Luisella

Nel Midwest il caffè con l’uovo viene anche chiamato Lutheran coffee o Church basement coffee ed è diventato una specialità locale, apparentemente non più conosciuta invece in Scandinavia come si desume dal tono di questo tweet di Minnesota Brown.

Tra l’altro Salem! Curiosa coincidenza, non trovi?

Il collegamento tra Scandinavia e Minnesota risale a metà del 1800 quando gli immigrati scandinavi portarono il loro metodo di preparare il caffè con l’uovo nel Midwest degli Stati Uniti per migliorare il caffè non ottimale disponibile.

L’uovo assorbe i tannini e le impurità che in genere conferiscono amarezza e sgradevolezza alle tazze di caffè bollito di bassa qualità.

Svedesi e norvegesi hanno inventato questo metodo di preparazione, che richiede di rompere un uovo intero nei fondi di caffè con un po’ d’acqua, mescolando il tutto.

Dopo aver portato a ebollizione l’acqua in una caffettiera, viene aggiunta la miscela di caffè che deve rimanere in infusione.

In questo video che ho trovato davvero interessante si vede bene il procedimento

Non sembra male, tu che dici?

Joy K. Lintelman  ha scritto un articolo molto approfondito: A hot heritage – Swedish Americans and coffee, ho trovato molto belle le immagini storiche.

Invece Joy Estelle Summers racconta per Eater
Ricordo di aver guardato mia nonna che ci preparava il caffè all’uovo quando visitavamo la sua baita estiva sulle rive arancioni del lago Esquagama, nel Minnesota. Rompeva un uovo in una ciotolina e lo sbatteva fino a quando non si era ben amalgamato, quindi mescolava l’uovo con i fondi di caffè secchi …

Bellissimo questo ricordo della nonna, vero?

E “la” tua nonna, cosa preparava?

CREMA PASTICCERA AL CAFFÈ

CREMA PASTICCERA AL CAFFÈ

Paola tu perdonami perché non so quello che faccio …

In pratica mi sono messa in testa di provare a mettere del caffè persino nella crema pasticcera

Non volendo esagerare, ho cercato di non abbondare con il caffè e il risultato è stato ottenere un colore non esattamente gradevole.

Il commento di mio marito: “dato che esiste già la crema pasticcera BUONA così com’è, perché cambiare?”

Anche secondo te il caffè è stato un sacrilegio?

In compenso lui ha preparato una crema al mascarpone per colpa della quale io arriverò al 2022 rotolando!
Buonissima!!

E tu come arriverai al 2022?

LA TORTA SALATA KEEP CALM DI PAOLA AUTRICE DI PRIMO NON SPRECARE

LA TORTA SALATA KEEP CALM DI PAOLA AUTRICE DI PRIMO NON SPRECARE

Dopo il discorso sul riso, Paola è stata così FANTASTICA da ideare una ricetta KEEP CALM che puoi trovare qui

Si tratta di una torta di riso salata, farcita e antispreco in perfetto stile PRIMO NON SPRECARE

Io ovviamente non vedevo l’ora di provare a cimentarmi, ma prima di proseguire sarà meglio indicare come premessa una doverosa AVVERTENZA: tu segui la ricetta e le istruzioni originali di Paola laughing

INGREDIENTI:

300 grammi di riso

½ litro di latte

½ litro di acqua

1 cucchiaino di curcuma

1 uovo

1 yogurt (oppure 100 grammi di ricotta)

1 pugnetto di erbette già cotte

qualche fetta di prosciutto crudo

3 cucchiai di Parmigiano grattugiato

1 manciata di nocciole

sale e pepe

HO SEGUITO IL PROCEDIMENTO SPIEGATO DA PAOLA:

1. Mettere a scaldare latte, acqua curcuma e un cucchiaino di sale

2. Quando bolle, buttare il riso e farlo cuocere per dieci/quindici minuti: occorre ottenere una crema morbida

3. Nel frattempo, mettere le nocciole in un sacchetto per frantumarle con il batticarne senza romperle troppo (io qui credo di aver esagerato …)

4. Aggiungere al composto di riso: yogurt (io ho usato la ricotta) uovo, sale e pepe quanto basta

5. Ungere leggermente la pirofila, oppure utilizzare un foglio di carta forno bagnato e ben strizzato

6. Accendete il forno a 200° in modalità statica (siccome non ho fatto la foto del forno, intrufolo quella delle erbette)

7. Versare metà del composto di riso, livellarlo, e coprirlo con erbette e fette di prosciutto crudo

8. Completare con il riso rimanente, spolverare con Parmigiano grattugiato e nocciole

9. Cuocere in forno fino a quando la superficie risulta ben dorata e croccante

10. Lasciare raffreddare la torta qualche minuto prima di servire (qui lascio lo spazio per la tua eventuale foto nel caso tu abbia voglia di provare!)

Diciamo che ho mooooolto margine di miglioramento, vero Paola?

Confido che andrà meglio la prossima volta, che sarà prestissimo perché questa torta salata KEEP CALM con il suo mix di sapori e con le sue consistenze mi è piaciuta moltissimo!

Tu che ne dici?

BISCOTTI CON PASTA SABLÉ AL CAFFÉ

BISCOTTI CON PASTA SABLÉ AL CAFFÉ

Luciana mi ha chiesto la ricetta e vorrei cogliere l’occasione per ringraziare anche Jaya e Salvo per le loro ricette sulla pasta, e per rispondere a Maria: il Kefir per me ha un buon sapore, ma calcola che io non amo zuccherare … è in effetti acido con una lievissima punta leggermente “alcolica” dunque il consiglio di Jaya di aggiungere frullati di frutta (o semplicemente frutta fresca) o di fare altri tipi di mix usando la fantasia è più che appropriato per chi non è molto per le cose “raw” come me laughing

Ma veniamo alla pasta sablé: la prima volta che ho provato a farla è stato mentre cercavo una ricetta per qualcosa di dolce che fosse senza uova dato che mio padre non poteva mangiarle.

In realtà molte ricette, a partire per esempio da Il cucchiaio d’argento, prevedono le uova nella preparazione, ma a me sembrano perfetti anche così: sablé significa cosparso di sabbia, concetto associabile all’idea di una certa dose di friabilità, altrimenti secondo me viene meno la differenza con la pasta frolla, ma tu correggimi se sbaglio.

Ingredienti:

150 g di farina

100 g di burro

50 g di zucchero

20 g di caffè

un pizzico di sale

Il caffé non dev’essere caldo e puoi anche dosarlo a occhio in base alla consistenza dell’impasto: affinché la pasta ottenuta sia sufficientemente liscia ed elastica.

Il panetto prima di essere lavorato deve riposare in frigorifero per un paio di ore, dopodiché puoi sbizzarrirti con le forme.

Chi ha stampini simpatici?
Ad esempio io ovviamente ho un debole per le ali

Trasferisci sulla carta da forno e cuoci a 180° per circa 18 minuti, da tenere d’occhio e valutare in base anche allo spessore dei biscotti.

Non so tu, io poi intingerei i bordi nel cioccolato fuso oppure accoppierei i biscotti con un generoso strato di Nutella nel mezzo 🙂 troppo? Dai, con il primo caffè ci sta …

KEFIR

KEFIR

Ho ricevuto un dono particolare: una famigliola di fermenti lattici che adotto molto volentieri: i Kefir.

La Treccani definisce il Kefir come una bevanda spumosa, cremosa e leggermente alcolica ottenuta per fermentazione lattico-butirrica del latte.

Questo nome così esotico deriva dal Caucaso ed è molto diffuso soprattutto in Russia. È costituito da granuli: i Kefiran, composti da polisaccaridi batterici che contengono microrganismi vivi.

Il Kefir può essere considerato un probiotico cioè un microrganismo che una volta ingerito esercita funzioni benefiche per l’organismo.
Qui trovi le proprietà nutrizionali e i principali benefici.

Tu hai mai provato a tenere dei fermenti lattici?
Il procedimento è semplice:

  • i granuli vanno messi in una brocca di vetro con l’apertura larga e ricoperti con il latte

  • sull’apertura della brocca va messo un foglio di carta cucina fermato con un elastico

  • vanno riposti in un luogo a temperatura ambiente e non esposto a luce diretta, per 24 ore

  • dopodiché occorre colare i granuli in un colino

  • nel caso in cui il prodotto non venga bevuto subito, può anche essere conservato in frigorifero per il giorno seguente

  • i granuli non vanno sciacquati, basta semplicemente ricoprirli nuovamente con il latte in una brocca pulita

Dopo qualche giorno la famigliola aumenterà di volume, infatti durante la mia precedente adozione avevo preso a regalarne periodicamente una parte alle amiche #kefirsharing laughing

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