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L’estate verticale di Chiara Sfregola edito da Fandango è il libro che ho ricevuto da Manuale di Mari che ringrazio.
Non so se tu hai già un’idea di come possa essere una estate “verticale” … io me lo sono chiesta, e nonostante abbia trovato la spiegazione nel libro, conservo la mia personale visione che si è creata dalla lettura.
Pensandoci ora, verticale potrebbe essere anche la spaccatura tra coloro che amano l’estate e coloro che la odiano.
Tu come vivi la stagione estiva?
Le protagoniste del libro vivono in estate gli avvenimenti emblematici delle loro vite: la linea temporale è infatti una staffetta di sette diversi figure femminili.
Molto spesso si dice “personaggi che ruotano attorno” in questo caso invece si muovono proprio in verticale, come in una discesa inversamente proporzionale al tempo che scorre, come una caduta.
Come l’estate che rappresenta in qualche modo l’origine di tutti gli eventi che colpiscono in successione come un domino.
Domino le cui tessere sembrano cadere ancora prima di essere colpite.
Perché sono tessere imperfette, insoddisfatte del loro ruolo.
Tutto sembra troppo facile ed è esattamente la facilità con la quale accadono le cose che le rende un contorno senza importanza, persino i successi, le situazioni prestigiose e la fortuna appaiono totalmente irrilevanti.
Quando niente ha più senso la costruzione stessa del libro cambia, come una ripartenza i cui passi inizialmente stentati e poco convinti si trasformano in un crescendo che corrisponde a una reale crescita.
Il lettore viene accompagnato all’epilogo con una scrittura letteralmente diversa, una forma che io amo particolarmente.
E all’improvviso tutto torna.
Ammetto di non amare l’estate, è diventata… estrema, troppo calda, troppo affollata, troppo rumorosa e, per certi aspetti, finta. Ma il libro che proponi mi intriga: aggiunto in lista! Buon sabato e buon fine settimana 😊 ☕️
Grazie Pat!
Il tuo è un ottimo spunto di riflessione: l’estate finta.
In effetti hai ragione, e credo che la nostalgia che provo per certe estati del passato sia attinente, e tu riesci sempre a trovare le parole perfette.
Grazie e buon fine settimana anche a te!
Mi hai fatto tornare in mente il film Il Raggio Verde. Chissà perché…
Grazie del consiglio di lettura.
Sai che non ho mai visto Il Raggio Verde Luisella?
Sono andata a cercarmi qualche informazione perchè mi hai incuriosita. e ho trovato Éric Rohmer 1986 … ancora più interessante, cercherò il modo di recuperarlo.
Grazie a te!
Penso che ogni stagione abbia il suo perché, non amo gli eccessi, sia di caldo che di freddo, per il resto và bene tutto. Il libro dev’essere davvero interessante e particolare. Buon fine settimana.
Sono d’accordo Silvia, anche se ammetto che io ho iniziato ad apprezzare l’autunno e l’inverno quando avevo qualche primavera in più … sono sempre la solita che arriva dopo 🙂 😉 😀
Grazie e buon fine settimana anche a te!
Che bella recensione!
Amo l’estate, anche perché soffro molto il freddo e l’umido 🌹
Anche io Luisa, mi capita spesso di dire che mi sento come una pianta: mi occorre la luce del sole altrimenti mi spengo.
Ti ringrazio e ti abbraccio.
Mamma mia! Chi vive in un’isola, potrebbe scrivere un libro su come vive l’estate. Io non l’ho mai amata, neanche da giovane. Troppe aspettative disattese. E ora troppo caldo. La vivo in orizzontale.
Però posso permettermi qualche bagno buon mattino
Indubbiamente sì: chi vive in un’isola può dire di conoscere a fondo come si vive l’estate. E forse posso immaginare il motivo per cui tu non ami questa stagione, suppomendo che negli altri periodi possiate avere maggiore tranquillità.
Mi dispiace molto per le aspettative disattese che si trasformono in delusioni latenti.
Me lo dedichi un bagno mattutino Laura?!
Grazieeeeeeeee
Ma certo!
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Mi accodo ai detrattori. Troppo, troppo caldo. Troppa, troppa luce. Troppa, troppa confusione. E troppa gente… un tempo, quando potevo andare in escursione montana, per me estate significava il picco delle giornate lassù in cima all’Appennino. Ora c’è solo il troppo, troppo ogni cosa e nostalgia per quelle escursioni che non torneranno più. Buona domenica!
Lu!
Rispolverando il proverbio “L’assai basta e il troppo guasta” direi che il troppo, che effettivamente prolifera in ogni ambito, ha davvero GUASTATO …
Penso di potermi immedesimare nella tua nostalgia, che in maniera diversa, è un po’ anche la mia.
Se un tempo la sopportavo e la trascorrevo al mare. ora non mi ispira più questa stagione. troppo caldo , sarà l’età o il cambiamento climatico ?, ma attendo sempre trepidante l’autunno che poi ultimamente è diventata caldamente oppressiva anche questa stagione …
Anche io un tempo la trascorrevo per lunghi periodi al mare … e invece ormai non ci vado più da tantissimo.
L’autunno è davvero una riscoperta, concordo Mi!
In effetti calda in molti casi, così come lo sono i picchi anomali anche in primavera purtroppo.
In generale possiamo proprio dire che manca l’equilibrio …
A me l’estate piace. Certo, un tempo era più sopportabile, ma, ad ogni modo, la preferisco di gran lunga all’inverno.
Ogni estate è bella a modo suo.
Un libro 📖 intrigante.
Ciao Claudia
Anche a me l’estate piace Valeria, anche se questa che stiamo vivendo finora si è dimostrata piuttosto anomala.
Mi piace la luce, sento più energia … un po’ come accade alle piante 🙂
E mi piace molto la tua frase “ogni estate è bella a modo suo” trovo che sia assolutamente vero, la terrò come citazione.
GRAZIE Valeria <3