STARTUP “IN BORSA”
Start up “in borsa” …
Se dico lavoro, tu cosa mi rispondi?
Vorrei che la risposta fosse positiva e soddisfatta, per poter stilare una sorta di controtendenza in questo periodo NERO dal punto di vista lavorativo, e non solo, ovviamente.
I mass media ci ripetono le statistiche secondo le quali a perdere il lavoro sono maggiormente le donne, che già anche prima non è che fossero largamente impiegate come risorse … e allora i pensieri corrono, galoppano, non ci arrendiamo!
Sì, ma cosa ci inventiamo?
Start up significa avviare.
Secondo il Mise la Startup Innovativa è un’impresa giovane, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita.
Tu ne conosci qualcuna?
Nel mio vagare sono letteralmente rimbalzata sulle Bouncing Bags di Elisabetta Viola che trovo un colpo di genio in materia di upcycling, ti consiglio vivamente di dare uno sguardo al sito e al concept.
Ciò che mi ha maggiormente colpita è l’idea.
Indubbiamente realizzata con uno stile impeccabile.
Qualità allo stato puro. Chapeau.
Ma ho avuto anche un altro colpo di fulmine.
Lo ammetto, è stato innanzitutto per il nome: I sew so I don’t kill people … cosa potrei mai aggiungere? Con un brand così ha già vinto tutto.
E invece no, e c’è da aspettarselo: l’originalità è creatività e dunque Marianna Andolfi ci propone una lavorazione del tutto particolare attraverso due antiche tecniche.
Ceratura con cera d’api non trattata e stampa a mano con timbri intagliati. Qui trovi il procedimento.
Filosofia e un pizzico di magia.
Sono assolutamente d’accordo, del resto, per quanto mi riguarda, le borse rappresentano indubbiamente una dimensione magica …
Sul contenuto della mia borsa scherzo sempre, anzi, colgo l’occasione per rilanciare l’idea del mondo che le borse possono contenere abat jour compresa o esclusa? Cosa dici? In fondo non si sa mai …
OPINIONI