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Ringrazio sentitamente Beatrice Tognarelli e Manuale di Mari per avermi donato l’opportunità di leggere Il Brolo di Marta.
Ammetto che, la prima volta che ho letto il titolo di questo libro, mi sono chiesta cosa fosse un brolo.
Tu lo sai?
Dalle nostre parti non si chiama così, noi diciamo semplicemente orto, oppure in gergo “vigna” anche se non poi in realtà non c’è nessuna pianta di vite.
Quindi: al primo step de Il Brolo di Marta ho imparato qualcosa di nuovo.
Ma la sorpresa più bella è stata questa dedica meravigliosa
E io ho ascoltato il cuore dell’autrice e ho percepito un profondo amore per le radici, con riferimento sia alla terra che alla famiglia, e questo come sai è un elemento al quale io tengo particolarmente.
Tu hai la fortuna di avere un orto?
Mio padre ha sempre curato orti: a casa nostra avevamo solo una striscia di terra, ma lui aiutava anche da altre parti, permettendoci di mangiare verdure fresche e genuine.
Questo invece è il mini orto che mio suocero ci ha regalato per la cucina, anche se in casa purtroppo le piante soffrono.
A proposito di cucina, mi sono piaciute le ricette che Il Brolo di Marta racchiude.
Così come le particolari “introduzioni” di ogni capitolo.
Ho anche trovato con piacere vari riferimenti al caffè, tra i quali questo
L’odore del caffè inebriò la stanza, lo versò nella tazza, e si mise alla finestra a degustarlo, chiuse gli occhi, mentre le giungeva il fruscio della vegetazione, soave suono della campagna.
Che suono arriva dalla tua finestra mentre bevi il caffè?
Fa venire voglia di leggere, anche per me che sono negata per le piante.
PS: il mio caffè ha il suono dell’alba.
“Il caffè ha il suono dell’alba” potrebbe essere l’inizio di una delle tue poesie, anzi no, è un haiku: racchiude un universo di pensieri in poche parole.
GRAZIE Pat!!
Che bella recensione! Deve essere un libro particolare e piacevole.
Nel mio orticello ci sono solo salvia, rosmarino ed erba cipollina. E origano e menta che crescono spontaneamente! Poi con la bella stagione pianto anche basilico e rucola
Origano e menta spontanee?! WOW!
Certo che dove abiti tu c’è un clima ottimale.
Mi hai fatto tornare in mente il luogo in montagna dove trascorrevo parte delle vacanze da bambina: c’era una pianta di menta grande e diffusa e io adoravo annusare le foglie.
Un ricordo sensoriale.
GRAZIE Luisa!
Per qualche anno ho avuto un orto, poi per esigenze di salute l’ho dovuto eliminare. Io e mia figlia ci passavamo tempo, era gioia pura anche se si faticava, ma i colori e la genuinità dei prodotti era qualcosa che faceva sparire la stanchezza.
Dalle finestre della mia cucina (ne ho tre tra cui una grandissima) vedo i monti, il verde degli ulivi, il bosco….la meraviglia! E il caffè è ancora più godibile ;-).
Che bella la dedica!
“Gioia pura anche se si faticava” … hai descritto davvero il potere della felicità: quando facciamo qualcosa che ci soddisfa tutto il resto scompare.
La condivisione con tua figlia poi è semplicemente stupenda.
Mi dispiace che tu non abbia più l’orto, ma direi che queste tre grandi finestre delle tua cucina ti compensano quotidianamente … accipicchia! Sono incantata nel leggere QUANTO di bello hai a portata di sguardo.
Il tuo caffè è sicuramente ineguagliabile Paola!
Una recensione molto suggestiva, che fa venir voglia di leggere il libro. Io purtroppo abito in città, e dalla mia finestra viene solo rumore di traffico. Però ho degli alberi pubblici, proprio davanti a casa, e in primavera e d’estate si sentono gli uccellini che ci fanno il nido. Almeno quello…
Nemmeno noi abbiamo visuali poetiche, pensa che non ci sono nemmeno gli alberi pubblici, ma dalla siepe lungo il cancello volano una coppia di merli, lei arriva fin sul nostro balcone e ormai la consideriamo “adottata” … eccola
It looks like a really valuable book.
Bye!
THANK YOU.
This book brings the reader into contact with memories of pleasant moments, including Christmas, which I adore.
Abito in un condominio ma anch’io ho il mio pezzetto di orto e la verdura d’estate proviene sempre da lì, 🙂. In balcone tengo invece gli aromi, il basilico e qualche piantina di fiori. Il caffè raramente lo bevo alla mattina perché preferisco il the o la cioccolata calda in inverno, solo il the nelle altre stagioni. Ma quando bevo il caffè, sia che sia le rare volte alla mattina che un po’ di più dopo i pasti ha il sapore di un momento di relax prima d’iniziare o riprendere la giornata, 😊.
Bello BELLO questo sapore di “momento di relax.” Anche per me è così: i caffè sono momenti, anche brevi, ma di parentesi in mezzo a quella ricerca di equilibrio sopra la follia che sono le giornate.
Posso chiedere che fiori hai sul balcone? Mi piacciono moltissimo i balconi fioriti.
Sono contenta per il tuo orto: dunque i piatti delle tue ricette hanno un valore ancor più genuino e speciale.
Esatto, 👍: un caffè diventa una piccola coccola da godersi con calma e senza fretta… magari accompagnato anche da uno o due biscottini e con il caffè del dopo pranzo magari anche con un cioccolatino, 😉😋.
Certo, 😀! Non compro gli stessi fiori tutti gli anni (anche qui mi piace variare, 😉) ma cambio a seconda di quello che mi colpisce quando li vado a comprare: quest’anno, ad esempio, ho comprato i semi delle margherite. Ci si sporca un po’ con il terriccio nel piantarli ma poi i risultati poi sono bellissimi, 😍.
Proprio così, 😉: hanno un gusto davvero buono e cosa molto importante non hanno sopra tutte quelle schifezze che fanno solo male e sono nocive alla salute.
Eleonora tu con i biscotti doni un GRAN valore aggiunto! Per non parlare del cioccolatino: coccola top!!
Quindi tu sei riuscita nientemeno che a far crescere le margherite!!! Ma WOW!!
Le margherite sono il mio fiore preferito eppure non sono mai riuscita a tenerle. Ho sempre avuto vasi già fatti e non ho mai provato a seminare ma suppongo non sia così semplice …. qual è il tuo segreto!?
E adesso che inizia a fare freddo e si può accendere il forno sicuramente l’occasione per preparare biscotti e dolci vari non mancherà di sicuro, 😉. Dei cioccolatini buonissimi che si possono abbinare al caffè sono questi: https://www.buonalavita.it/prodotti/after-eight/classic
Tra vicini di casa capita di trovarsi per un tè e l’anno scorso una mia vicina mi ha regalato alcuni di questi cioccolatini. Buonissimi? Troppo poco: strepitosi, 😋! Per far crescere delle belle margherite bisogna scegliere innanzitutto un buon terriccio e un vaso adatto a contenere i semi. All’inizio, quando si piantano i semi, bisogna mettere sul fondo del vaso anche dell’argilla espansa è un po’ di terriccio. Poi si mettono i semi e si ricoprono con dell’altro terriccio. Poi si copre il vaso con della carta trasparente per favorire la germinazione dei semi. Quando le margherite, diciamo verso la metà della primavera, saranno un pochino cresciute, vanno trapiantate in un vaso (molto adatti quelli di terracotta). Poi vanno innaffiate nella giusta quantità e soprattutto meglio se innaffiate alla mattina o alla sera, soprattutto d’estate perché il troppo calore rischierebbe di far asciugare subito il terreno. Nelle giornate troppo calde mai metterle alla luce diretta del sole perché rischierebbero di seccare: molto meglio un luogo in penombra. Invece se il sole non è forte va benissimo lasciarle anche alla luce diretta perché è un fiore che ama la luce solare. Ah, se fa molto caldo si può bagnarle fino a due volte al giorno, 🙂.
Ma lo vedi il destino!??!
Io adoro gli After Eight perché mi piace la menta e trovo fantastica la combinazione con il cioccolato!
Già non riesco più a contare le cose che abbiamo in comune!
E riguardo alle margherite … WOW! Eleonora tu sei florovivaista!?
Dopo aver letto tutti i tuoi consigli capisco come mai le mie margherite non sono sopravvissute ….
E sinceramente non conoscevo nulla di tutta la procedura di semina, dell’argilla ecc.
Sembra un procedimento molto delicato, ma immagino quanta soddisfazione nel veder nascere e crescere i fiori!!
Il passaggio che più mi spaventa credo sia la fase in cui vanno trapiantate.
Un buon terriccio che caratteristiche deve avere? La mia ignoranza è smisurata …
E vogliamo parlare dell’abbinamento cioccolato-menta per quanto riguarda il gelato? Oddio, ogni volta che mangio questi due gusti insieme sto in paradiso, 😋! Eheh, no, sono semplicemente una ragazza a cui piace coltivare i fiori e i consigli che ti ho scritto mi sono stati dati, a mia volta, da un negozio di fiori vicino a dove abito e che sanno sempre consigliare al meglio sul mondo dei fiori, 🙂. A me, per far crescere bene le margherite hanno consigliato un tipo di terriccio fertile e ricco di sostanze organiche perché è proprio da queste sostanze che le margherite prendono il loro nutrimento per crescere. Inoltre, quando sono cresciute un po’ e vanno spostate in un altro vaso mi hanno consigliato d’arricchire il terriccio, che dev’essere a pH acido, con del fertilizzante ricco di potassio e ripetere quest’ultimo passaggio in primavera, 🙂.
Giusto!! Il gelato aggiunge freschezza e rende perfetto l’abbinamento!
Sensazione davvero paradisiaca!
Caspita tanto di cappello al negozio di fiori vicino a casa tua!
Non è certo da tutti insegnare così bene e in maniera così dettagliata!
Non mi era mai capitato di sentire caratteristiche così specifiche riguardo al terriccio e credo che d’ora in avanti guarderò le margherite con occhi diversi perché mi tornerà in mente il potassio.
Il tuo amore per i fiori si vede anche in questo e in tutta la cura speciale che ci metti Eleonora <3
Sì, devo dire che in quel negozio i consigli giusti non mancano affatto, 👍😀. Nel caso ti capitasse di coltivare a tua volta delle margherite ti auguro d’avere sempre delle belle fioriture che ti rendano orgogliosa del lavoro fatto, 😊. Le soddisfazioni maggiori si hanno quando ci sono quelle esplosioni di fiori che rendono vivace e coloratissimo il balcone… e questo vale per qualsiasi fiori che si coltiva, 😉. Buona serata Claudia! 🤗
Lo spero davvero anche io Eleonora!
Se fossi in grado di far nascere delle margherite come quelle che mi aveva comprato mio marito sarei FELICE!!
Che meraviglia queste margherite, 🤩! Ma sì, sono sicura che anche tu puoi avere lo stesso risultato, 🙂.
GRAZIE!!
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Mi attira, ora, questo libro. Ho sempre sognato di avere un orto e non, anch’io, quattro vasetti di aromatiche in un angolo. Un bel regalo con una dedica delicata. Il suono con il caffé? Dipende, alle volte la voce del mio nipotino che lo chiama cecè ….
Paola un suono dolcissimo!!
Cecè rimarrà una vostra parola, per sempre.
Lui cresce con il concetto di caffè, arriverà il giorno in cui lo berrà e il suono onomatopeico di cecè lo arricchirà del calore dell’affetto.
MERAVIGLIOSO!!
Loving the rich vibe of this book and the fabulous quote at the ending!
THANKS Jaya !!
I guess the sounds you hear through your window have the magic of your mountains!
Si, ho la fortuna di avere un orto. Conosco la parola “brolo” perche’ in dialetto veneto si dice: “brol”.
Grazie per il consiglio di lettura: deve essere avvincente…
Caspita sai che questo non lo sapevo?!
I miei nonni sono nati in “Palugana” e hanno sempre avuto l’orto, ma non li ho mai sentiti dire “brol.” GRAZIE per avermelo detto Luisella! <3