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Lo metto anche nel caffè quante volte ti è capitato di dire questa frase riferendoti a qualcosa che ti piace talmente tanto da usarlo ovunque?
Se dovessi fare un esempio strampalato di qualcosa da mettere persino nel caffè, cosa ti verrebbe in mente?
E se ti dicessi olio?
Sì: olio extra vergine di oliva.
Chi ha pensato di metterlo nel caffè è Howard Schultz ovvero colui che durante un viaggio a Milano negli anni 80 ha avuto l’ispirazione che lo ha portato a creare Starbucks.
Tra l’altro non so tu, ma io non riesco a non associare ogni volta Starbucks a questa scena di C’è posta per te.
Così abbiamo riascoltato anche la voce di Dolores in Dreams.
Ma tornando al nostro olio evo, tu ti saresti mai sognato di metterlo nel caffè?
Howard Schulz sì, e anche in questo caso l’idea gli è venuta durante una vacanza in Italia, questa volta in Sicilia.
Tanto da stringere anche un patto di collaborazione in base al quale la linea Oleato di Starbucks è preparata rigorosamente con oli di Partanna.
Purtroppo non conosco questo olio ma indubbiamente in Italia l’extra vergine di oliva è un prodotto di eccellenza.
Ad esempio l’olio che un’amica mi ha portato dalla Puglia era prezioso quasi come oro liquido, talmente buono da dovermelo togliere dalla vista, perché con del pane a portata di mano non avrei saputo resistere.
Potrei quasi dire che mi piaceva tanto da metterlo anche nel caffè …
Del resto non è così strampalato: se pensiamo al più famoso bullet coffee ovvero caffè con il burro.
Più precisamente bulletproof coffee che più che antiproiettile è anti-fame visto che contiene burro chiarificato e olio di cocco e ha la missione di mantenere il senso di sazietà senza assumere alimenti al mattino.
Oleato vorrà seguire lo stesso criterio secondo te?
In realtà Starbucks ha presentato una linea di bevande che oltre al caffè e all’olio contengono altri ingredienti.
La consistenza dell’olio può indubbiamente fornire maggiore corposità al caffè, e può essere che funzioni anche in termini di gusto, le variabili sono tante sia per quanto riguarda la miscela di caffè che il grado di acidità dell’evo, ma è la somma che fa il totale?
Non credo mi sarebbe mai venuto in mente, sai?
Devo provare. A volte ho messo un po’ di cannella nel caffè ☕️ o cacao amaro, che è sempre il massimo, meglio perfino della panna.
Ciao Claudia, grazie, un abbraccio ❤️😋
Ciao Valeria!
La cannella è la mia preferita! Mi piace tanto tantissimo, Mi piace il gusto e mi piace anche il profumo.
Anche per la cannella potrei dire “la metto anche nel” … la metto anche sugli gnocchi!
GRAZIE a te! Contraccambio l’abbraccio.
Confesso che non mi sarebbe mai venuto in mente di mettere olio nel caffè 😉
Sinceramente nemmeno a me Luisa, e penso che io sarei comunque più soddisfatta di gustarmi l’olio su una fetta di pane e il caffè “semplice” a seguire 🙂
Ammmmerigggheni… se non ci fossero, occorrerebbe inventarli 😂
Pepe nero. Mi ci farei pure il bagno 😂 Poppea lo faceva nel latte di asina ed io lo farei in una vasca zeppa di pepe nero 🤣 E lo uso per il chai e l’ho usato per un plumcake con fragole e pistacchi. Delizioso!
Iu ar rait! 🙂 😉
Speriamo che il prossimo step non siano le meatballs 😀
Il pepe nero invece è geniale! Tendenzialmente piace anche a me e abbondo pure, ma non mi avrebbe mai sfiorato il pensiero di metterlo nel plumcake! Ora però hai innescato una curiosità esagerata! Fragole pistacchi e pepe …. lo assaggerei volentieri con la certezza che andrebbe giù … liscio come l’olio 😉
Proverò. Nel caffé mi é capitato di mettere miele, cannella, limone, tahina o halva… ma all’olio o al burto no. avrei mai pensato.
Pat non ridere se ti dico che sono andata a cercare cosa sono tahina e halva … sono proprio fuori dal mondo, lo so. E ti ringrazio per avermi aperto un mondo!
Proverò. Nel caffé mi é capitato di mettere miele, cannella, limone, tahina o halva… ma all’olio o al burro no. avrei mai pensato.
Anche il limone comunque è molto particolare come abbinamento con il caffè!
Complimenti!
Pensavo di conoscere abbastanza la storia di Starbucks, ma questa dell’olio mi mancava proprio! Bisogna dire che certi loro beveroni sono talmente calorici, che da qualche parte devono prenderle, le calorie! Non ho mai usato l’espressione “anche nel caffè”, ma è così efficace che comincerò subito
Sono contenta Paola! Poi mi dirai se ti capiterà spesso di usare l’espressione “lo metto anche nel caffè.”
Sì: in effetti i caffè di Starbucks sono ricchi anche di ingredienti, oltre che di varianti.
Il caffè con l’olio mi sembra troppo pesante, sinceramente. Dopo averci messo zucchero e miele (in momenti diversi) per tantissimo tempo, mi sono convertita al caffè amaro, e ora non riesco più a metterci niente. Per il modo di dire, di solito non uso il caffè, ma il caffelatte, che ho smesso di bere da bambina. I funghi mi piacciono talmente che li metterei anche nel caffelatte…
All’inizio mettevo lo zucchero anche io.
E tanto anche. Poi come te mi sono convertita al caffè amaro e ora se per sbaglio nel caffè c’è anche solo una punta di zucchero non riuesco a gustarlo come si deve.
“Lo metto anche nel caffelatte” è una variante sorella, dunque qua la mano Raffa!
Funghi eh?! I funghi coltivati con i fondi del caffè li hai mai provati?
Che schifo
io nel caffe non metto nemmeno lo zucchero, noi lo prendiamo amarissimo
e questo modo di dire mai sentito prima xD
Anche noi rigorosamente senza zucchero.
Ah ecco vedi, quindi non è poi un modo di dire così diffuso come pensavo.
Grazie
mai e poi mai 😉 il mio caffè dev’essere puro e senza zucchero ☕
Senza zucchero rigorosamente anche per me Mi!
Un abbraccio