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Niente patrimonio UNESCO per l’espresso.
La candidatura è stata respinta.
Bocciata.
Non ammessa.
Qual è la dicitura più corretta?
Sicuramente è più cortese dire che la candidatura The Italian Espresso Coffee between culture, ritual, sociality and literature in the emblematic communities from Venice to Naples non è stata ammessa dalla commissione dal Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, che ha preferito l’Opera.
Ovviamente siamo tutti d’accordo sul fatto che l’arte del canto lirico merita.
Ma il caffè proprio “non ci stava?” Peccato.
Rimane comunque un patrimonio per noi.
A questo punto il pensiero corre alle bocciature clamorose.
La prima che mi viene in mente è il famoso provino di Meryl Streep per King Kong.
Qui ce lo racconta lei direttamente
Oppure possiamo citare Fazi Editore e l’intervista a Elido Fazi:
Gore Vidal mi aveva segnalato Dan Brown. Ci arrivò il suo libro sei mesi prima che uscisse in America. Lo leggemmo distrattamente e non ne facemmo niente.
In altre parole possiamo dire che “leggere distrattamente” nuoce.
Ogni volta che penso alle sottovalutazioni mi torna in mente Shirey MacLaine e la battuta ricorrente nel film The Last Word “i Kinks sono la band più sottovalutata di sempre.”
Molti infatti si sono stupiti della scelta di David Gilmour che in una intervista del 2003 alla BBC ha indicato Waterloo Sunset come la prima delle canzoni che sceglierebbe per un’isola deserta.
Vuoi raccontarmi qualche aneddoto anche tu?
O magari hai anche una esperienza personale, di bocciatura o meglio ancora di rivincita?
Anzi, più che di rivincita o di rivalsa, mi piacerebbe parlare di rinascita
Nascere non basta.
È per rinascere che siamo nati.
Ogni giorno.
Pablo Neruda
Che ne dici?
La citazione di Neruda è da condividere.
Immagino che per te sia stata una cocente delusione l’esclusione dell’espresso. 😉☕
In effetti mi è dispiaciuto!
Pazienza.
Lo prenderò come uno spunto per colmare le mie abissali lacune sull’opera.
Sono contenta che anche tu condivida Neruda e il pensiero sulla rinascita.
GRAZIE Luisella!
Anche a me piace moltissimo la citazione di Neruda
Rinascere, rialzarsi sempre perché come diceva Rossella O’Hara “domani è un altro giorno”
Giustissimo Luisa!
GRAZIE!
Neruda…perfetto!
Per l’espresso…lo voto io 😉
GRAZIE Paola!!
Voto graditissimo <3
Sono molto felice che il concetto espresso attraverso le parole di Neruda ti sia piaciuto!
Abbraccione.
I also like the poetry of Pablo Neruda. I wrote a post about him on my blog.
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Nascere è un episodio, rinascere è fatica, e forse ci tocca un po’ ogni giorno. Anch’io spero nella rinascita del caffè, anche se credo sia pesato il fatto che, sì, non lo consideriamo solo una bevanda, ma non ne coltiviamo un chicco.
Paola la tua osservazione è giustissima.
Siamo estimatori, indubbiamente grandi consumatori, ma solo perché lo importiamo.
È davvero bella la citazione di Neruda, 👍👍👍. Ok, l’Opera è bella, niente da dire, ma… perchéeeè bocciare il caffè espresso, 😮😮😮!? Uno dei simboli italiani in tutto il mondo: credo che in poche nazioni si possa bere un espresso che sia almeno accettabile mentre qui in Italia si leccano i baffi quando bevono un espresso vero. Buhhhhhhhhhhhhh! Protesto per questa bocciatura, 👎👎👎👎👎👎👎👎!
Dai racconti che sento direi che non ci sono molte possibilità di bere un vero espresso all’estero, ma non posso parlare per esperienza personale: io sono stata solo in Francia e per quanto chiedessi café serré con tutta l’enfasi possibile, non c’è mai stato verso di bere un espresso, è proprio altro.
Tu hai molte esperienze di viaggio?
Anch’io, come te, posso valutare pochissimo il caffè all’estero perché sono stata solo in Svizzera. Sia da bambina che quando sono cresciuta mi capitava d’andare a fare dei picnic al lago di Saint Moritz, 🙂. Adesso ti racconto un aneddoto che è successo durante uno di questi picnic: avevo 12 anni e i miei zii avevano appena preso la casa delle vacanze in montagna in Valtellina e un giorno abbiamo deciso d’andare tutti a Saint Moritz per passare una giornata al lago. Arriviamo a Saint Moritz con il Trenino del Bernina e dopo aver girato un po’ ci fermiamo a fare il picnic sulle rive del lago. Una volta finito di pranzare i miei zii, i miei genitori e mia nonna si fermano a bere in un bar e prendono un caffè ciascuno. Io ero l’unica a non aver preso niente perché non avevo sete ma ho comunque assaggiato un goccio di caffè. Caffè? Acqua sporcata, altro che caffè! Era talmente annacquato che sembrava di bere acqua e zucchero, 🤢. Ma questo è il meno: vanno alla cassa per pagare e quando abbiamo sentito il prezzo di cinque caffè siamo rimasti tutti così: 😮. Siccome il bar accettava pagamenti in lire hanno pagato la “bellezza” di 25mila lire per cinque caffè. Una volta usciti la frase è stata: “Mai più un caffè a Saint Moritz”… e non credo che si riferissero solo al caffè, 😁😉.
Accipicchia!!
“Caruccio” il caffè a Saint Moritz!
Se ripenso ai gloriosi tempi delle lire, venticinquemila eranodavvero tantissime per cinque caffè, oltretutto cattivi!
Che tristezza però … io da posti del genere mi sarei aspettata almeno la qualità!!
GRAZIE Eleonora per la condivisione di questo tuo ricordo! <3
Eccome! Da quel giorno il caffè veniva bevuto appena si scendeva, al ritorno, a Tirano… almeno lì il caffè era buono e molto molto meno costoso, 😉. Per fortuna che non si è mai andati a mangiare ad un ristorante altrimenti non oso immaginare la cifra che ne sarebbe uscita, 😱😱😱😱😱😱.
Eh! Probabilmente sarebbe stata “da far cadere all’indietro” …
Non sono mai stata in quelle zone, immagino siano bellissime.
Io non ho nemmeno mai sciato.
Eh, sì: roba da chiedere i sali al cameriere per rinvenire, 😁. Sono zone molto molte belle, sia d’estate che d’inverno, 🤩. Ti confesso un segreto: nemmeno io ho mai sciato e non ho mai imparato a farlo. Come minimo mi ritroverei a perdere gli sci ancora prima d’aver imparato le basi, 😂😂.
Ah ma allora siamo del tutto simili!!
Quella è proprio una delle classiche cose che potrei combinare io!
Però i paesaggi innevati sono meravigliosi.
Sì, 😁😁😁. Pensa che non mai imparato nemmeno a pattinare. Un anno mi ero autoregalata i pattini con le ruote perché volevo a tutti i costi imparare a pattinare… un disastro completo, 😱! Ero super convinta che per avanzare con i pattini bisognasse spingere in avanti i piedi, come quando si calcia il pallone, invece che indietro. Bam! Mi sono ritrovata stesa per terra, 🤦♀️. Ah, e i primi tentativi, tra cui questo, era il “pattinare” in casa, quindi non oso immaginare cosa abbiano pensato i vicini sotto di me quando hanno sentito il botto. Ma non mi sono data per vinta: mi sono rialzata, ho riprovato altre volte, anche nel giardino di casa, ma nada: tutti tentativi falliti, 🤦♀️.
Ma abbraccione!!
A me i pattini piacevano un sacco. Esattamente come te, mi ci sono approcciata da autodidatta … invece di stare in casa però sono scesa in cortile nonostante il vialetto non fosse liscio … poi ho avuto un’idea delle mie … il balcone, che era molto lungo e talmente liscio da farmi prendere confidenza … e velocità.
Peccato che è finita con una “grattuggiata” di tutto l’avambraccio contro il muro esterno, zigrinato.
Ho fatto l’esame di seconda elementare con un crostone talmente alto che facevo persino fatica a scrivere … una campionessa proprio … di guai!!
Vediamo se così riesco a commentare.
Bello il pezzo di Crozza sulla bocciatura del caffè.
Oh caspita ma ancora ti sto facendo tribolare?!
Sono mortificata, pensavo che tutti gli inconvenienti fossero risolti, mi dispiace!
Vero: Crozza si è persino vestito da Unesco! 😀 chissà come sarà venuta l’idea del costume!