PANETTONE SOSPESO

PANETTONE SOSPESO

Panettone sospeso è una iniziativa milanese che prende spunto dal famosissimo caffè sospeso di Napoli.

Con Laura di Al tavolo di Amalia abbiamo già fatto un parallelo tra Napoli e Milano per confrontare e paragonare le abitudini e i modi più comuni di prendere il caffè.

E, curiosa coincidenza, proprio nei giorni scorsi ci siamo ritrovate ad approfondire i dolci natalizi partendo dal racconto delle leggende sul Panettone

Trovo dunque ancora più bello questo nuovo incrocio tra Napoli e Milano perché quando si tratta di generosità c’è sempre da imparare.

Panettone sospeso nasce dal presupposto che purtroppo molte persone si trovano ad affrontare condizioni di estremo disagio, con l’aggravante considerazione che la situazione è in continuo e costante peggioramento.

Certo il Panettone non può fare nessuna differenza, ma può rappresentare un piccolissimo gesto, una mano testa, un soffio di calore in un giorno che dovrebbe essere sereno per TUTTI.

Quindi utilizzando il sistema di Napoli, secondo il quale è possibile pagare un caffè al bar lasciando al gestore la facoltà di offrirlo a chi è impossibilitato, anche a Milano si può acquistare un Panettone che rimarrà in attesa di essere donato.

Ulteriormente, ad ogni Panettone sospeso, la pasticceria ne aggiungerà un altro in modo da raddoppiare il totale dei panettoni da regalare.

Ad orchestrare questa iniziativa è nata una ETS: “Associazione Panettone Sopeso” che provvederà a consegnare i panettoni presso due strutture milanesi: la Casa di accoglienza Enzo Jannacci e i Custodi Sociali del Comune di Milano.

Le pasticcerie che aderiscono a questa opportunità sono riconoscibili attraverso un logo esposto

e l’elenco, completo di indirizzi e coordinate, è presente sul sito dove è anche possibile donare online.

È Natale e sui Navigli, come in centro a Milano, non si riesce più a entrare nei negozi: i magri o i lauti stipendi consentono a tutti una ressa ingenerosa alla ricerca di una felicità che non c’è, o che almeno non si compra. Io quest’anno ho spento le candele: tutti mi hanno invitato, ma quella notte non farò nulla di diverso, nulla che io non faccia sempre, proprio come quando ero bambina; al limite si cambiava stanza, si andava dalla camera al tinello per vedere se era arrivato Gesù, e per mangiare il panettone, che allora si chiamava “el pan de Toni”…
Alda Merini, 21 dicembre 2006 

MILANO Sant’Ambrœs

MILANO Sant’Ambrœs

Oggi è giorno di festa per molte persone che vivono e lavorano a Milano, ma in generale Sant’Ambrogio è un appuntamento importante un po’ per tutti arrivando il giorno prima dell’Immacolata: entrambe date che danno il via ufficiale alla stagione natalizia.

Se non hai ancora avuto occasione di visitare la basilica di Sant’Ambrogio, ti consiglio di segnarla per la prima occasione utile, per me tra l’altro rappresenta il ricordo del preludio dell’attività lavorativa, proprio nelle immediate vicinanze: in quelle stesse strade dove fino al 2006 si svolgeva la fiera degli Oh bej oh bej.

Un nome particolare, una espressione milanese che, oltre a rappresentare il dialetto cioè le radici, alle quali io tengo sempre tanto, ricorda le grida di gioia dei bambini: cosa ci può essere di più bello?

Oh belli! Oh belli! Erano i giochi e i dolciumi che Giannetto Castiglione nel 1510 distribuiva ai bambini per ottenere benevolenza dai milanesi temendo di non essere ben accetto in vista dell’incarico ricevuto dal Papa, nei confronti dal quale i milanesi avevano dimostrato malcontento.

Tu hai mai avuto modo di visitare questo mercatino?
Direi che è davvero divertente curiosare tra le bancarelle che offrono curiosità e oggetti fuori dal comune.
Queste sono alcune delle foto di Elisa dello scorso anno:


Io ci sono stata una volta nei gloriosi anni 80 e qualche anno fa anche nella nuova location in zona Castello Sforzesco sempre grazie ad Elisa che poi ci ha guidati al Villaggio di Nataledopo una visita al Museo di Storia Naturale che ugualmente consiglio, in particolare per far trascorrere una giornata indimenticabile ai bambini.

Milano del resto è una fonte inesauribile di cose interessanti da fare, di cose belle da vedere, e anche di cose buone da mangiare, perché no?
Visto che siamo in tema natalizio ad esempio non si può non citare il panettone che tra l’altro si sposa sempre bene con una buona tazza di caffé.

Il sito ufficiale del consorzio riporta tre diverse leggende legate alla sua origine. Tu quale sceglieresti?
Io la seconda, ça va sans dire … laughing

Ma non perdiamoci oltre in romanticismi: è quasi ora!
L’appuntamento con la prima del Teatro alla Scala, ossia uno degli avvenimenti più mondani in assoluto, quest’anno sarà trasmesso su Rai 1, Rai 1HD e Rai play. 

A riveder le stelle dunque.
E non solo quelle.

ALL YOU NEED IS LOVE AND CHRISTMAS COOKIES

ALL YOU NEED IS LOVE AND CHRISTMAS COOKIES

All you need is love and Christmas cookies!

Nel periodo natalizio si usa spesso dire “all you need is love and Christmas cookies” ma non può mancare un bel caffè!
Il biscotto di Natale universalmente noto è forse il classico pan di zenzero, ci si sbizzarrisce su forme e decorazioni: con risultati molto belli da vedere, oltre che buoni.
Io ho voluto cercare dei biscotti al caffè, ovviamente, e ho trovato varie versioni di dolcetti proprio a forma di chicco, ma alla fine la mia scelta è caduta su dei sablé al caffè ripieni di crema al cioccolato, chissà come mai …
Magari tu li conosci e li hai anche già preparati.
Cosa stai cucinando per Natale?
Ogni luogo ha una propria tradizione particolare, una ricetta diversa da tutte le altre, quella che ci ricorda le radici, il Natale a Casa. Qual è la tua?
Darei sicuramente il via anche a un sondaggio, non tanto il classico pandoro vs. panettone teniamoli pure entrambi! Piuttosto: cosa preferisci tra una generosa dose di mascarpone con il panettone e una farcitura del pandoro con glassatura al cioccolato fuso e creme di vario tipo?
A questo punto però nasce anche il sotto-sondaggio “creme come?”
Lo scorso Natale ho ricevuto in dono una crema al pistacchio che era un vero spettacolo e che ha degnamente fatto le veci della crema pasticcera standard, ad esempio.
E anche riguardo alla pasticcera si può parlare di sottocategorie: limone, vaniglia o?
Intanto che scegli io preparo il caffè.

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