TRE MILIONI DI EURO

TRE MILIONI DI EURO

 

Tre milioni di euro sono la cifra riconosciuta a titolo di risarcimento per i 17 anni trascorsi in carcere da un innocente, verrebbe da chiedersi se è questo il prezzo di un depistaggio.

Questo è quello che avevo scritto raccontando la vicenda di Ilaria Alpi

Ma ora purtroppo va aggiunta una ulteriore domanda: tre milioni di euro sono la causa della morte di Hashi Omar Hassan?

Secondo la tesi che rimbalza sulle varie testata giornalistiche il motivo della uccisione sarebbe legato proprio ai soldi del risarcimento.

Ma l’Ordine dei giornalisti insieme a Usigrai e Federazione Nazionale Stampa Italiana, in unione con tutte le associazioni che partecipano alla campagna #NoiNonArchiviamo, hanno firmato un atto di costituzione come parti offese per continuare a chiedere la verità sulla morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.

Facciamo un passo indietro: con il racconto precedente mi ero fermata al risarcimento per l’ingiusta carcerazione di Hashi Omar Hassan. Per riassumere cosa è successo dopo possiamo riferirci direttamente al suo appello pubblicato sulla pagina Facebook di Chi l’ha visto

Hashi Omar Hassan dunque chiedeva aiuto per poter trovare la sua famiglia in Svezia e in Somalia.

In Somalia però ha trovato la morte, una morte violenta, come violente sono state le morti di Ilaria e Miran.

Una bomba sotto il sedile della sua auto a Mogadiscio ha fatto esplodere lui e il silenzio che come un pulviscolo ripiomberà sulla verità, ricominciando a ricoprirla con la coltre del tempo.

EGG COFFEE

EGG COFFEE

 

Girovagando, purtroppo solo in maniera virtuale, ma ci si accontenta, mi sono imbattuta nell’egg coffee.

Tu lo conoscevi già?

Io l’ho trovato in Minnesota, dove viene portata avanti la tradizione di questa ricetta che in realtà viene definita come Scandinava.

E a questo punto chiederei l’aiuto di Luisella

Nel Midwest il caffè con l’uovo viene anche chiamato Lutheran coffee o Church basement coffee ed è diventato una specialità locale, apparentemente non più conosciuta invece in Scandinavia come si desume dal tono di questo tweet di Minnesota Brown.

Tra l’altro Salem! Curiosa coincidenza, non trovi?

Il collegamento tra Scandinavia e Minnesota risale a metà del 1800 quando gli immigrati scandinavi portarono il loro metodo di preparare il caffè con l’uovo nel Midwest degli Stati Uniti per migliorare il caffè non ottimale disponibile.

L’uovo assorbe i tannini e le impurità che in genere conferiscono amarezza e sgradevolezza alle tazze di caffè bollito di bassa qualità.

Svedesi e norvegesi hanno inventato questo metodo di preparazione, che richiede di rompere un uovo intero nei fondi di caffè con un po’ d’acqua, mescolando il tutto.

Dopo aver portato a ebollizione l’acqua in una caffettiera, viene aggiunta la miscela di caffè che deve rimanere in infusione.

In questo video che ho trovato davvero interessante si vede bene il procedimento

Non sembra male, tu che dici?

Joy K. Lintelman  ha scritto un articolo molto approfondito: A hot heritage – Swedish Americans and coffee, ho trovato molto belle le immagini storiche.

Invece Joy Estelle Summers racconta per Eater
Ricordo di aver guardato mia nonna che ci preparava il caffè all’uovo quando visitavamo la sua baita estiva sulle rive arancioni del lago Esquagama, nel Minnesota. Rompeva un uovo in una ciotolina e lo sbatteva fino a quando non si era ben amalgamato, quindi mescolava l’uovo con i fondi di caffè secchi …

Bellissimo questo ricordo della nonna, vero?

E “la” tua nonna, cosa preparava?

CIGARETTES AND COFFEE … MAI PIÙ?

CIGARETTES AND COFFEE … MAI PIÙ?

Cigarettes and coffee … mai più?

Il modello svedese continua a sembrarci un esempio da seguire e il sindaco di Milano ne ha tratto ispirazione proponendo di estendere il divieto di fumare anche negli spazi aperti: alle fermate degli autobus e per coloro che sono in coda per la fruizione di servizi pubblici, per arrivare entro il 2030 al divieto totale in qualsiasi luogo aperto.
Questo annuncio, seguito da un inevitabile strascico di polemiche, arriva proprio in occasione del quindicesimo compleanno della legge Sirchia, dal nome del Ministro della salute che la propose, cioè il divieto di fumo nei locali pubblici chiusi, entrato in vigore il 10 gennaio 2005.
L’Istituto Superiore della Sanità, facendo un bilancio delle statistiche originatesi a partire da tale data, riporta i seguenti dati:
Nel corso di questi quindici anni di applicazione della legge antifumo, le vendite di sigarette tradizionali sono passate da circa 92.822 tonnellate nel 2005 a circa 67.460 tonnellate nel 2018, con una diminuzione pari al 27,3%. Per contro, si è registrata una importante impennata nelle vendite del tabacco trinciato (incluso il tabacco da pipa) che nel medesimo arco temporale ha fatto registrare un incremento pari ad oltre il 500%.
Al di là delle statistiche, mi interessa particolarmente conoscere il tuo parere dato che, per chi fuma, la sigaretta è notoriamente consequenziale al caffè.
Per quanto mi riguarda, i comportamenti dei fumatori che osservo contemplano già il rispetto: niente sigarette in presenza di bambini, niente sigarette in auto in presenza di altre persone, niente sigarette nelle abitazioni altrui ecc.
Nel frattempo la nuova legge di bilancio ha innalzato ulteriormente l’importo delle accise minime (già aumentato con la legge di bilancio 2019) elevando la aliquota di base delle sigarette al 59,8%, un bel po’ po’ di deterrente direi.
E a proposito di po po … dunque il via vai nella mente di Seven Nation Army è destinato a non poter essere più dietro a una sigaretta?

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