CIGARETTES AND COFFEE … MAI PIÙ?

CIGARETTES AND COFFEE … MAI PIÙ?

Cigarettes and coffee … mai più?

Il modello svedese continua a sembrarci un esempio da seguire e il sindaco di Milano ne ha tratto ispirazione proponendo di estendere il divieto di fumare anche negli spazi aperti: alle fermate degli autobus e per coloro che sono in coda per la fruizione di servizi pubblici, per arrivare entro il 2030 al divieto totale in qualsiasi luogo aperto.
Questo annuncio, seguito da un inevitabile strascico di polemiche, arriva proprio in occasione del quindicesimo compleanno della legge Sirchia, dal nome del Ministro della salute che la propose, cioè il divieto di fumo nei locali pubblici chiusi, entrato in vigore il 10 gennaio 2005.
L’Istituto Superiore della Sanità, facendo un bilancio delle statistiche originatesi a partire da tale data, riporta i seguenti dati:
Nel corso di questi quindici anni di applicazione della legge antifumo, le vendite di sigarette tradizionali sono passate da circa 92.822 tonnellate nel 2005 a circa 67.460 tonnellate nel 2018, con una diminuzione pari al 27,3%. Per contro, si è registrata una importante impennata nelle vendite del tabacco trinciato (incluso il tabacco da pipa) che nel medesimo arco temporale ha fatto registrare un incremento pari ad oltre il 500%.
Al di là delle statistiche, mi interessa particolarmente conoscere il tuo parere dato che, per chi fuma, la sigaretta è notoriamente consequenziale al caffè.
Per quanto mi riguarda, i comportamenti dei fumatori che osservo contemplano già il rispetto: niente sigarette in presenza di bambini, niente sigarette in auto in presenza di altre persone, niente sigarette nelle abitazioni altrui ecc.
Nel frattempo la nuova legge di bilancio ha innalzato ulteriormente l’importo delle accise minime (già aumentato con la legge di bilancio 2019) elevando la aliquota di base delle sigarette al 59,8%, un bel po’ po’ di deterrente direi.
E a proposito di po po … dunque il via vai nella mente di Seven Nation Army è destinato a non poter essere più dietro a una sigaretta?

STANGATA PER CHI?

STANGATA PER CHI?

Stangata per chi?

Ho letto vari titoli che parlano di sentenza storica e di stangata, ma di fatto la sentenza storica è semplicemente quanto auspicabile, solo che non siamo più abituati alla correttezza al punto che quando viene messa in pratica fa notizia; e la stangata, a conti fatti, rimane sulle spalle dei consumatori.
Mi riferisco alla delibera della Agcom nei confronti di tre grandi compagnie telefoniche che hanno applicato costi aggiuntivi agli utenti con tariffe ad opzione ricaricabile, modificando unilateralmente i contratti in essere.
Senza perdermi nei miei discorsi un po’ labirintici è sicuramente meglio se cito l’esemplificazione di mio marito: con questo addebito extra, con l’aggravante dell’ironica adduzione della “distrazione del cliente”, le compagnie telefoniche avranno guadagnato per ipotesi 10.
Questa multa, millantata come esosa, per loro rappresenterà più o meno 2.
Rimane comunque un guadagno di 8.
La sanzione va allo stato.
Qualcuno ha mai lontanamente pensato ad un rimborso dei clienti?
Per pareggiare veramente i conti, le compagnie dovrebbero restituire 10, cioè il maltolto, agli utenti.
E la multa di 2 dovrebbe essere un extra una volta tanto a carico loro.
Già, ma questa è un’altra storia

COME POTREBBE ESSERE IL CAFFÈ INTERSTELLARE?

COME POTREBBE ESSERE IL CAFFÈ INTERSTELLARE?

Come potrebbe essere il caffè interstellare?

Ormai siamo piuttosto abituati alle dichiarazioni di Elon Musk riguardo alle sue visioni sul futuro, l’ultima in ordine di tempo prevede un milione di persone su Marte entro il 2050.
Tale stima si è originata da un rapido calcolo formato tweet in risposta ad un detrattore.
Testualmente: “Starship design goal is 3 flights/day avg rate, so ~1000 flights/year at >100 tons/flight, so every 10 ships yield 1 megaton per year to orbit. Building 100 Starships/year gets to 1000 in 10 years or 100 megatons/year or maybe around 100k people per Earth-Mars orbital sync.”
Dunque il progetto sarebbe quello di costruire 100 Starship all’anno.
Intanto SpaceX per testare la sicurezza della capsula Crew Dragon ed avere l’autorizzazione a volare con astronauti a bordo, ha effettuato una prova distruggendo intenzionalmente il razzo Falcon 9 che si è schiantato nell’oceano al largo della Florida.
Tuttavia nell’attesa di risolvere il problemino di rendere colonizzabile il pianeta rosso, l’obiettivo più prossimo è la luna entro il 2022 per assicurare le risorse per le persone che in base al progetto Artemis dovrebbero rimanerci per 5/6 giorni nel 2024.
Per cui direi: save the date.
Stiamo a vedere se questi nostri anni 20 saranno fuori orbita e proviamo ad immaginare quale formato ma soprattutto che gusto avrà il caffè interstellare.

 

 

PERCHÉ IL VECCHIO NON VALE PIÙ?

PERCHÉ IL VECCHIO NON VALE PIÙ?

Perchè il vecchio non vale più?

Tazzina vecchia o tazzina nuova?
Se ricevi nuove tazzine, come ti comporti con quelle vecchie? Smetti immediatamente di usarle, le riponi nella credenza, te ne liberi?
Io non faccio testo, ho già descritto questa mia caratteristica un po’ fuori dal tempo.
Anacronistica. Vero.
E in generale, ritrovo sempre più incomprensibili le linee guida originatesi dall’evolversi di molte procedure.
Ad esempio non capisco la politica delle compagnie telefoniche secondo la quale vengono offerte condizioni favorevoli e costi ridotti soltanto ai nuovi sottoscrittori.
Se tu sei abbonato da anni, le tue tariffe sono lievitate nel tempo ma non puoi avere le agevolazioni riservate soltanto ai non clienti.
Non ne comprendo la ragione.
O meglio, certo, il motivo è sempre il guadagno, questo è un dato di fatto, ma ugualmente mi sfugge il senso.
Dunque ci si ritrova ad essere dati per scontati, come le tazzine di sempre, quelle che non si rompono, quelle che hanno superato decadi, mode e modelli.
Tu che hai sempre pagato, da anni, non sei importante, tanto sei lì, ci sei.
E anche il giorno in cui smetterai di esserci, rimarrai solo un limone al quale spremere fino all’ultimo centesimo con ogni pretesto: senza scrupolo continueranno ad emettere fatture ad oltranza, addebitando qualsiasi tipo di costo ipotizzabile.
Fatture intestate ad una persona che è stata cliente fin dai tempi in cui i telefoni sono entrati per la prima volta nelle case, grigi, con la rotellona e il filo.
Fatture intestate ad una persona deceduta.
Ma anche il rispetto è morto.
Ogni riferimento a fatti realmente accaduti non è per niente casuale.

Per cui vale la pena continuare ad essere un cliente nuovo?
Chiedo.

 

 

 

 

VERITÀ O SURROGATO?

VERITÀ O SURROGATO?

Verità o surrogato?

Come ti rapporti tu con i sostituti del caffè?
Caffè di orzo, caffè decaffeinato: sono valide alternative per chi per vari motivi deve rinunciare al caffè vero, oppure se non caffè, meglio lasciar perdere e bere altro?
Mi sono ritrovata in testa questo pensiero sui surrogati, mentre ascoltavo le notizie.
La verità secondo te esiste ancora? Sempre più spesso io ho l’impressione di dovermi bere una lunga serie di sostitutivi, o peggio ancora, mi sembra di dover ingoiare l’ormai famigerato Parmesan, come se fosse scontato che tanto va bene anche se non è quello vero, perché in fondo ciò che costa meno conviene.
Dunque sentire che un soldato si confonde e abbatte un aereo di linea in fase di decollo scambiandolo per un caccia americano, per me è un boccone di Parmesan, ma tutti lo mangiano, va bene così, proseguiamo pure le nostre cose, non importa se comunque la si guardi, è paradossale.
Senza voler fare geopolitica da bar, non ti inquieta pensare che sia considerato plausibile che un soldato, da solo, nell’era in cui controlliamo persino la lavatrice con una semplice applicazione sul cellulare, possa lanciare un missile senza autorizzazione, senza verifiche, senza certezze, senza senso?
Non lo chiameresti Lee Harvey Oswald?
O forse sono io che, reiteratamente delusa, vedo sempre più la verità come una Tigre Siberiana: magnifica, ma ormai quasi estinta.

 

 

Archivi

Pin It on Pinterest