RONDÒ ARMANIANO

RONDÒ ARMANIANO

Rondò Armaniano è una danza immaginaria, composta da linee, luci e colori che vibrano delicatamente, come se fossero rifratti attraverso un prisma.

La collezione Giorgio Armani Privè primavera estate 2023 è una fantasia luminescente in cui gli abiti danzano e brillano.

Proprio come gli interni rococò dei palazzi veneziani, è lo splendore della luce, moltiplicato da straordinari ricami, a creare le sensazioni più preziose.

Rondò Armaniano è una sinfonia di piccole giacche gioiello, gonne lunghe, pantaloni fluidi e tubini che creano silhouette seducenti.

Gorgères e motivi a rombi ispirati a un dipinto di Arlecchino ci portano direttamente al Carnevale di Venezia, ma non solo.

Tutto è leggero, impalpabile e scintillante. Il motivo dei diamanti si espande in passerella, in un dipinto che diventa realtà.

Una realtà che rimane sogno per tanti, eppure io la considero Arte, e come tale la ammiro semplicemente senza avvertire il desiderio di possederla.

Trovo che ogni volta che Giorgio Armani ci propone le sue sfilate, possiamo considerarci tutti più ricchi di bellezza, a prescindere.

E come per magia, ancora Re Giorgio è riuscito a rendere omaggio a qualcosa che ho nel cuore: in questo caso Venezia

Luciana nel suo tag mi ha scritto “Venezia & Armani: un sogno” descrivendo perfettamente il mio pensiero.

E, tanto per incorniciare … la sfilata si è svolta a Parigi

A me è piaciuta molto questa sequenza di scatti: piccoli scorci, angoli, punti di vista.

Ecco, a questo punto vorrei chiederti se vuoi ricordare anche tu un luogo che ti ispira per qualsiasi motivo.

Mi sono imbattuta in questa citazione di Haruki Murakami:
Ognuno lascia la sua impronta nel luogo che sente appartenergli di più.

Sei d’accordo?

Io direi piuttosto che è il luogo che lascia l’impronta in me, nel mio caso, ma io effettivamente sono anomala … tu invece?

CASANOVA OPERA POP

CASANOVA OPERA POP

Sono arrivata a questo progetto in maniera del tutto singolare: al contrario, come faccio sempre del resto, cioè partendo dal fondo … in realtà dalle scarpe.

Seguendo le notizie del settore, ho letto che il Politecnico Calzaturiero realizzerà la scarpe in stile Settecento per Casanova Opera Pop e l’ho trovata una iniziativa meritevole di plauso, considerando la grande opportunità data ai ragazzi studenti.

Siamo nel Distretto della Riviera del Brenta: un tessuto produttivo altamente specializzato nella produzione di calzature composto da aziende leader all’avanguardia per il made in Italy, forte anche di una filiera completa ed integrata.

Ma torniamo a Casanova, e stavolta partiamo magari dalla testa: Red Canzian

Il primo chitarrista, poi in realtà bassista, che io abbia conosciuto, credo, da bambina, entrato nei Pooh per sostituire Riccardo Fogli.
1973: incidono l’album Parsifal e da lì in poi è storia.

Red ha sempre mantenuto un forte legame con i suoi luoghi d’origine, anche se molto spesso la sillaba finale del suo cognome viene pronunciata con un accento non tipicamente veneto diciamo … a tal proposito ne so qualcosa …

Scherzi a parte, non a caso le sue parole “il Veneto è uno stato d’animo che non si può raccontare” risuonano veritiere e sentite.

Veneto dunque, e soprattutto Venezia, proprio in occasione dei suoi gloriosi 1600 anni. 

Veneto. Venezia. Le scene sono affidate a Massimo Checchetto direttore artistico del Carnevale 2020

Ancora Veneto: Matteo Strukul.
Del suo libro ci parla direttamente Red

Tu hai mai letto Giacomo Casanova, la sonata dei cuori infranti, o qualcuno degli altri suoi libri?
Io purtroppo no, però spero di rimediare presto a questa mancanza.
Nel frattempo ti segnalo Sugarpulp: più che un blog, un vero e proprio microcosmo con tanto di manifesto.

Liriche di Miki Porru il cui esordio è legato proprio a Red Canzian, e arrangiamenti di Phil Mer che da Red ricevette la prima batteria a 4 anni.

Alla regia Emanuele Gamba del quale leggo di collaborazioni con Daniele Abbado per cui passerei la parola a Matavitatau nel caso in cui voglia darci il suo parere.

Le coreografie sono affidate a Roberto Carrozzino e Martina Nadalini che hanno già collaborato per Discoteque Machine dopo il gran gesto liberatorio di Martina che rimane il motivo per cui viene principalmente ricordata e che dunque non citerò: la sua crescita è visibile non soltanto per quanto riguarda il noto caschetto corvino.

Loro dicono che si sono già innamorati e sono sicuri che ci innamoreremo anche noi.
Direi che gli ingredienti ci sono e le aspettative anche: in generale ho un debole per le trasposizioni musicali e questo Casanova mi ha incuriosita, tu che ne pensi? Possiamo aspettarci bellezza?

“Apprezzare la bellezza per la sua intelligenza e l’intelligenza per la sua bellezza.”
Giacomo Casanova

 

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