MAMMA MIA!

MAMMA MIA!

Mamma mia!

Tu dirai: film? No: teatro.

Il musical Mamma mia è tornato al TAM!

 

In particolare questo è il venticinquesimo anno dal debutto di questo musical al West End di Londra.
25 Super Trouper Years!

Un ritorno al Teatro Arcimboldi Milano.

Un ritorno per Mamma Mia! E un ritorno anche per noi.

Ti avevo già raccontato di Cats.

Ormai lo sai: adoro i musical!

Ormai lo sai: ricevo regali di compleanno fantastici, e i biglietti per Mamma mia al Teatro degli Arcimboldi sono stati un’altra sorpresa spettacolare!!

Mamma mia!

Ho respirato atmosfera gioiosa prima ancora che si alzasse il sipario osservando le altre persone, c’erano tutte le generazioni possibili: da bimbe piccolissime con pupazzetti in mano e scarpette da ballo ai piedi, a signori che nonostante le difficoltà a deambulare appoggiandosi al loro bastone hanno raggiunto la loro poltrona.

Ragazzini, famiglie, coppie, gruppi e poi loro: tutte con indosso una t-shirt rosa con la scritta le amiche della sposa intorno alla amica festeggiata, con un tutù di tulle infilato sopra i jeans, bendata con un foulard di seta e ignara di quello che stava per succedere.

L’ho trovato davvero un bel modo di organizzare un addio al nubilato.

Poi è arrivata “l’orchestra” … una versione molto moderna e digitale.

Sui due mega schermi ai lati del palco hanno iniziato a scorrere le parole ed è iniziata la magia.

All’inizio ero persino commossa. Bello. Tutto perfetto.

Hai avuto anche tu occasione di assistere a qualcuno delle versioni di Mamma mia che si sono alternate sui palcoscenici?

Ti piacciono le canzoni degli Abba? Qual è la tua preferita?

Quante volte hai visto il film?


Mamma mia, here I go again
My my, how can I resist you?  🙂

IL TRENO DEI BAMBINI NETFLIX

IL TRENO DEI BAMBINI NETFLIX

Abbiamo già parlato de Il treno dei bambini quando ho letto il libro di Viola Ardone edito da Einaudi

 

 

Ma soprattutto abbiamo parlato de Il treno dei bambini quando ho letto il libro I treni della felicità di Giovanni Rinaldi. 

 

 

Mi sono appassionata al lavoro di ricerca di Giovanni Rinaldi e al suo successivo C’ero anch’io su quel treno e con le parole ho viaggiato attraverso le storie di molti bambini, di molte famiglie, di molte persone che oggi continuano a testimoniare il bello della solidarietà attraverso occhi che hanno visto scorrere il treno della vita e attraverso parole che hanno molto da insegnarci.

 

 

Una scoperta, un dono, che ci ha portato il privilegio di avere la testimonianza diretta di Americo Marino

 

 

Americo, non Amerigo, non sto sbagliando: il vero nome di colui che abbiamo conosciuto come il protagonista de Il treno dei bambini di Einaudi o Netflix, intrepretato da Christian Cervone e Stefano Accorsi è Americo

 

 

E se in alcune interviste Viola Ardone ha riconosciuto come personaggi reali Derna, la Pachiochia o Maddalena, ufficialmente Americo rimane un personaggio di fantasia, nonostante elementi significativi come ad esempio le scarpe, per citarne uno, derivino dalla sua diretta testimonianza

 

 

Per questo motivo non potevo non vedere Il treno dei bambini Netflix per la regia di Cristina Comencini prodotto da Palomar.

 

 

 

 

Il film è stato presentato alla Festa del cinema di Roma e ha il sostegno della Regione Emilia Romagna e di Film Commission Torino Piemonte.

 

 

Sinceramente speravo in un epilogo diverso per quanto attiene alla storia personale di Americo, persona di rara sensibilità alla quale mi sono affezionata.

 

 

Un ringraziamento nei titoli di coda, un riferimento, un nome, sono stati citati persino i caffè …

 

 

Come reagiresti se, possiamo dire tutto il mondo visto che Il treno dei bambini è stato tradotto in venticinque lingue, conoscesse elementi della tua storia, declinati poi in maniera diversa?

 

 

Ne saresti comunque felice o ne soffriresti?

 

 

Tu hai visto Il treno dei bambini Netflix?

 

 

Se, come a me, ti è rimasto nel cuore il pensiero di quei bambini in viaggio verso l’ignoto e di come abbiano trovato l’affetto di famiglie che li hanno accolti come figli, penso che questo video ti commuoverà, non è finzione:

Derna e Americo dall’Archivio Rinaldi 

 

 

 

 

L’ARMINUTA

L’ARMINUTA

L’arminuta di Donatella di Pietrantonio edito da Einaudi è l’ennesimo libro per il quale ringrazio Monica.

 

Arminuta è una parola dialettale abruzzese e significa ritornata.

 

Ritornata, arminuta appunto, è il soprannome che viene dato alla protagonista del libro che ha vinto il Premio Campiello 2017.

 

Il Premio Campiello è un riconoscimento letterario curato dagli imprenditori veneti ideato da Edilio Rusconi non ancora editore nel 1963.

 

I campielli sono in effetti piccoli campi, ovvero slarghi o piazzette tipici di Venezia

 

Il trofeo che viene consegnato al libro vincitore, ha la forma della caratteristica “vera da pozzo” che spesso si trova al centro dei campielli proprio per l’approvigionamento dell’acqua, in particolare si ispira alla vera da pozzo di San Trovaso nel sestiere di Dorsoduro.

 

La storia de L’arminuta ha ispirato anche il regista Giuseppe Bonito.

 

Il film con Sofia Fiore e Carlotta De Leonardis è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma 2021 ed è Distribuito da Lucky Red.

 

 

 

 

Questo trailer mi mostra immagini molto diverse da come me le sono immaginate leggendo.

 

Tu hai visto il film?

 

Quali sono le tue impressioni?

 

L’autrice: Donatella di Pietrantonio ha vinto anche il David di Donatello nel 2022 per la migliore sceneggiatura non originale.

 

Questa “ritornata” costringe il lettore a riconsiderare il concetto di madre.

 

Mamme.


Ti ho raccontato di chi ne ha avute due come Americo Marino e di come entrambe abbiano incarnato la vera essenza dell’essere madre.

 

Ora ti racconto di chi ha avuto due diversi abbandoni.

 

Ma il concetto di maternità è talmente esteso e interconnesso con l’amore innato da potersi estrinsecare anche in una piccola, piccolissima Donna.

 

E laddove la vita priva dell’affetto materno, la vita può regalare una sorella.

 

“Mia sorella. Come un fiore improbabile, cresciuto su un piccolo grumo di terra attaccato alla roccia. Da lei ho appreso la resistenza. Ora ci somigliamo meno nei tratti, ma è lo stesso il senso che troviamo in questo essere gettate nel mondo. Nella complicità ci siamo salvate.”

 

LIKE THE BIRDS OF CINDERELLA’S DRESS

LIKE THE BIRDS OF CINDERELLA’S DRESS

Like the birds of Cinderella’s dress … è il paragone che Sabrina Impacciatore ha utilizzato durante una intervista alla cerimonia per gli Emmy Awards a Los Angeles.

Ascolta tu stessa/o:

Ecco a me piace moltissimo questo suo modo di essere ironicamente squinternata.

Questa attitudine alla risata trascina il buon umore, non trovi?

L’amica perfetta per fare casino …

A proposito di amicizia … hai mai visto “Amiche da morire?”

Direi che la Sicilia risulta un luogo congeniale per Sabrina: la stagione di The White Lotus per la quale Sabrina ha ricevuto una candidatura come miglior attrice non protagonista in una serie drammatica è girata a Taormina.

Nell’intervista Sabrina

oltre a raccontare che il suo abito è stato sistemato durante la notte precedente da sarti like the birds of Cinderella’s dress, dichiara che la sua victoria è essere lì, ma possiamo dire che un altro bel colpo è la partecipazione al prossimo film In the head of Dante con Al Pacino e John Malkovich.

Chissà che non ci sia lo zampino della Fata madrina … 🙂

 

E tu? Hai mai vissuto una favola?

Io più che altro vivo perennemente nei casini, ma non saranno poi proprio quelli la vera fiaba?

Gianni Rodari scrisse:
Le favole dove stanno?
Ce n’è una in ogni cosa:
nel legno del tavolino,
nel bicchiere, nella rosa.

Tu dove riesci a vedere le favole?

 

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