REGALI, COME?

REGALI, COME?

 

Regali, come?


A dire il vero per me il bello dei regali è la ricerca, il momento in cui pensi alla cosa più adatta per la persona che lo riceverà, all’istante in cui osservi lo sguardo, sperando che sia una sorpresa, sperando di percepire gioia.

Ma sono stata talmente fortunata da ricevere regali di quelli che
The excellence of a gift lies in its appropiateness rather than in its value.
L’eccellenza di un dono sta nella sua adeguatezza, piuttosto che nel suo valore.
Charles Dudley Warner

Ecco quindi:

la scritta luminosa

Regali, come?

che mio marito ha già posizionato strategicamente nel mio angolo lettura.

Il segnalibro con la tazzina

Regali, come?Regali, come?Regali, come?

pronto ad accompagnarmi nella lettura del prossimo libro.

Il Caffè della Terra prodotto a Vigevano.

Regali, come?Regali, come?

Che ne dici?

Ti va di raccontare un tuo regalo?

Un regalo ricevuto o donato, un regalo indovinato o imbarazzante, un regalo utile o desiderato, un regalo bizzarro o il regalo che non dimenticherai mai.

Io in genere impiego sempre molto tempo per i regali, c’è chi invece sceglie un negozio e poi trova tutto velocemente.

Tu hai una strategia o ti affidi al caso?

Pianifichi mesi prima o ti dedichi ai regali nel mese di dicembre?

Segui mai un filo conduttore comune?

Preferisci richiedere la confezione regalo al negoziante oppure te ne occupi personalmente?

Ultimamente molti commercianti utilizzano la borsa shopper con il logo, che non è più compresa nel prezzo.

Credi che sia più importante il concetto anti-spreco o la sorpresa?

E se ricevi un regalo che per vari motivi sicuramente non utilizzerai?

Il caffè è pronto, siediti che ne parliamo!

CUCCHIAINI

CUCCHIAINI

Il magico mondo dei cucchiaini era il titolo della mostra a Vigevano che io però mi sono persa.

Ho potuto recuperare le immagini qui ma a proposito di cucchiaini mi piacerebbe scambiare due chiacchiere.

Innanzitutto ammetto che io ho smesso di usare cucchiaini dal momento che non metto zucchero nel caffè, anche se in questo modo violo le regole del bon ton che prevedono che il cucchiaino venga servito sempre.

Non solo: sbaglio anche perché non seguo i consigli degli esperti che dicono che l’espresso va mescolato comunque.

Tu usi il cucchiaino?
Hai un cucchiaino particolare che prediligi?

Ci sono cucchiaini davvero fantasiosi in effetti, ecco per esempio il New Wave di Villeroy & Boch

o il set Alessi, anche in questo caso siamo fuori dal Galateo però, che prevede che i cucchiaini siano uguali tra di loro

e avevi mai visto l’ESpoon di Lavazza?

Esiste anche un cucchiaino “salva-crema.”

Se poi la crema si abbina a questo ciocc… cucchiaino il risultato non è sublime?

E tu che cucchiaino usi?

Tra i cucchiaini che abbiamo io preferisco quelli a quadretti bianchi e gialli, che non sono eleganti, ma sono molto simpatici.

Ci crederesti se ti dicessi che sono riuscita a perderne ben due?

Chi li perde, chi li fa cadere … Salvador Dalì ha reso i cucchiai simbolo della sua ricerca sull’onirico.

Ti è mai capitato di risvegliarti durante un sogno e di avvertire il desiderio di memorizzare le immagini nella tua testa nell’istante stesso in cui svaniscono?

Salvador Dalì si addormentava dopo pranzo sulla poltrona con un cucchiaio in mano, consapevole che quando il suo sonno sarebbe stato profondo, le sue dita avrebbero lasciato cadere il cucchiaio, e aspettandosi che il tonfo del cucchiaio lo avrebbe svegliato bruscamente permettendogli di ricordare.

Indubbiamente ci ha regalato opere da sogno, se mi concedi questo gioco di parole.

Tra l’altro i cucchiaini sono anche simbolo di fortuna: ancora prosegue la tradizione di regalare cucchiaini d’argento ai nuovi nati.

Questa abitudine deriva dal Medioevo: quando i nuovi nati delle famiglie nobili ricevevano in dono un cucchiaino d’argento come prova di ricchezza fin dalla nascita.

Born with a silver spoon in one’s mouth.

Il tuo com’era?

Io non ho avuto cucchiaini d’argento, ma mi ritengo ugualmente fortunata, e posso sempre riempire il mio cucchiaino vuoto con una bella dose di Nutella, o no? laughing

Buon caffè dunque, magari ispirandosi all’eleganza di Liz per mescolarlo, che dici?

LA FAMIGLIA FORTUNATA

LA FAMIGLIA FORTUNATA

La famiglia fortunata è la ulteriore traduzione che viene richiesta a Laura da Enzo Migliaccio fondatore della libreria Imagaenaria di Ischia Ponte e dell’omonima casa editrice autrice della collana Opere da tre soldi per quattro gatti che avevo già citato per La Pietra Cantante.

Qui trovi un’altra fantastica foto di Cenerella, che Laura ci ha presentato sul blog Al tavolo di Amalia ,e io non ho potuto fare a meno di pensare immediatamente alla Libreria Acqua Alta

Libri e felini, non è un connubio perfetto?

Tornando alla lettura: sono rimasta immediatamente colpita da un altro aspetto “familiare:” il personaggio che introduce il lettore nella storia si chiama Pisani.

Cognome molto diffuso nel paese in cui sono nata!
Siccome siamo ben lontani da Ischia, mi è sembrata una curiosa connessione come se La famiglia del titolo potesse in qualche modo assumere una connotazione universale.

La famiglia fortunata
Fortuna è ciò che ognuno di noi rappresenta un po’ il sinonimo di desideri realizzati.

Oppure il contrario?
Come ci suggerisce questa citazione del Dalai Lama
Ricorda che non ottenere ciò che vuoi è a volte un meraviglioso colpo di fortuna.

Io ero curiosissima di scoprire in che modo Vilhelm Bergsøe avrebbre rappresentato questa buona sorte.

Ovviamente non racconto la trama, ma vorrei chiedere: come rappresenteresti tu una famiglia fortunata?

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