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Questo libro, dopo Il colibrì e Febbre chiude la trilogia di Monica sui Premi Strega.
Tutto chiede salvezza: già il titolo stesso racchiude un universo di considerazioni, eppure porta il lettore dove non avrebbe pensato di andare.
Personalmente nella vita ho imparato presto l’intensità della fratellanza che nasce nelle camere d’ospedale, quando persone totalmente sconosciute si ritrovano a stretto contatto e la comune condizione di sofferenza annulla i percorsi di conoscenza standard, facendo sì che nel giro di poche ore ci si ritrovi catapultati nella vita degli altri in maniera forte e in molti casi indelebile.
Tuttavia non avevo mai conosciuto questo tipo di reparti, e sono grata a Daniele Mencarelli per tutto ciò che con il suo libro mi ha insegnato.
Mai volgere lo sguardo da un’altra parte, mai evitare di chiedersi il MOTIVO di comportamenti che non ci sappiamo spiegare, perché un motivo ci deve sempre essere, per quanto, nella cecità del modus vivendi standard, risulti incomprensibile ai più.
Alla base di tutto c’è la sofferenza, e ancor più la sensibilità. Estrema, allo stato più puro e intenso.
Una sensibilità che non trova spiegazioni nel mondo cinico e che, ignorata, si manifesta in forme immobilizzanti, o, all’opposto, violente.
Mi è rimasto il desiderio di sapere cosa succede dopo quei cinque giorni, non solo a Daniele, ma anche a tutti gli altri personaggi, vorrei poter leggere che ognuno di loro riesce a risolvere il più grande dilemma: la vita.
Vorrei che la salvezza chiesta venisse concessa.
Di fatto, non esiste pazzia senza giustificazione e ogni gesto che dalla gente comune e sobria viene considerato pazzo coinvolge il mistero di una inaudita sofferenza che non è stata colta dagli uomini.
Alda Merini
Sono temi sensibilissimi e a volte, davvero bisognerebbe chiedersi cosa ci sia dietro. E se non sappiamo darci risposta, è sufficiente tacere.
Giusto.
A volte “words are very unnecessary” <3
Your reviews always leave so much room for thought while also providing an entirely new way to look not only at the book but also at life. I love the topics this book challenges and presents and that the writing is less delicate and more raw. Your words on brotherhood mean the most to me; thrown together by circumstance we find so much to connect with and share!
Thank you for sharing.
Jaya I like a lot the way you are underlining the IMPORTANCE of brotherhood, it means the most to me as well!
Absolutely “thrown together by cyrcumstance we find so much to connect with and share”, Your words as usual have the power to describe in a perfect way.