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Dai vostri commenti si desume che molti di noi utilizzano i fondi del caffè per concimare le piante, e questa è senza dubbio cosa buona.
Ma c’è chi prima di concimare le piante, sfrutta i fondi del caffè ritirati presso i bar di zona, per coltivare.
Ebbene sì: si tratta di una coltivazione senza terra, solo con i fondi del caffè, e produce funghi!
Questi funghi poi vengono venduti in fiere locali o ai ristoranti di zona: in Toscana.
Quale nome migliore se non Funghi Espresso?
Tra l’altro, ironia della sorte, questa attività è sorta in un ex calzaturificio.
Il progetto è stato presentato a UNIFI Impresa Campus nel 2013 qui trovi lo spin off dell’Incubatore Universitario Fiorentino e la newsletter che ne decreta il successo.
Funghi Espresso ha poi partecipato a Expo 2015 riscuotendo consensi e riconoscimenti.
Funghi Espresso si ispira alla Blue economy di Gunter Pauli inserendosi nel concetto di Smart city, ma ancor di più di Urban farming.
Antonio Di Giovanni tra gli ideatori della Startup Funghi Espresso, è infatti fondatore anche di Circular Farm il cui ciclo di produzione illustra nel dettaglio il processo di compostaggio e la coltivazione idroponica.
Tu hai già provato il metodo idroponico cioè fuori dal suolo?
Ma com’è interessante! Tu hai già provato?
Vero Luisa?
No, non ancora, ma sono molto molto curiosa!
Interessante!
Grazie Mirna!
Anche secondo me.
Tra l’altro sul sito sono disponibili anche alcune ricette che sembrano sfiziose.
Ah bene !
Mirna guarda questa che forte!!
In pratica prevede di ricucinare i funghi di nuovo con la moka!!
Spettacolo!!
Ma wow!
Fighissima ‘sta cosa! 😀
Vero?!
Dalla concimazione, di cui parlavamo, alla coltivazione!
Questa mi mancava!
Un’idea piuttosto singolare in effetti, queste cose mi fanno ben sperare: a volte le idee “spuntano” in maniera inaspettata …