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Ho finalmente letto La governante di Csaba Dalla Zorza edito da Marsilio grazie a Tania.
Ero davvero molto curiosa.
Seguo Csaba Dalla Zorza fin dai tempi di Il mondo di Csaba perché il suo stile mi ha colpito da subito.
Dopo tanti libri di cucina e lifestyle, La governante è il suo primo romanzo e contrariamente a ciò che saremmo portati a supporre, corona un sogno nel cassetto da tempo.
Lei stessa ha dichiarato più volte che amerebbe poter svolgere il lavoro di governante, quindi è automatico dedurre che il libro oltre ad essere la realizzazione di un desiderio, ne è anche il racconto.
In realtà non è propriamente così.
Durante la lettura ho avuto continuamente una sensazione precisa che visualizzavo immaginando Csaba mentre si toglieva una lunga serie di sassolini da un paio di Mary Jane scamosciate in palette autunnale.
Ti è mai capitato di esprimere un disagio, di manifestare uno sfogo, di toglierti un peso?
Qual è stato il tuo modo di comunicare?
Un’altra percezione che ho avuto è stata una sorta di incredulità rispetto alla pagina dei ringraziamenti, perché leggendo avevo avuto l’impressione che La governante fosse il frutto di impegno profondo ma individuale.
Sicuramente La governante è la celebrazione della perfezione fatta persona.
Ma …“le persone perfette non combattono, non mentono, non commettono errori e non esistono.”
A quanto pare Aristotele non aveva letto La governante …Scherzi a parte, probabilmente la mia è invidia, dal momento che io annego nella moltitudine dei miei difetti, ma troppa perfezione non rischia di stancare?




…decisamente. Sarà che lei non mi è particolarmente simpatica, troppo… snob per i miei gusti. Sarà che amo le tavolate improvvisate, in cui la cosa importante non è l’apparecchiatura o il cibo “scenico” ma solo la convivialità, l’essere insieme a persone che amo. Non fa per me, decisamente.
Pat le tavolate improvvisate sono sicuramente le migliori perché sono quelle in cui l’elemento principale è l’affetto. Affetto che può essere rivolto a familiari o amici, indistintamente.
Si improvvisa una tavolata per la pura gioia di stare insieme, tutto il resto non conta. Bello BELLO.
Csaba a me piace, proprio per quel suo essere snob che la contraddistingue esplicitamente.
La ritengo anche coerente a sé stessa.
Nel libro però ho trovato una esaltazione eccessiva rispetto a questa perfezione che per quanto mi riguarda ha sortito l’effetto opposto.
In fondo we are only humans … o no?
No. Io per esempio non sono mai stanco 🌟
Ecco, vedi?!
Quindi probabilmente sono io che nel mio essere “peppiniella” ricerco un senso che forse non c’è.
Mi piacciano le sue trasmissioni di cucina
E’ nata per fare la signora di classe
Piacciono molto anche a me.
In fondo sa rendere tutto naturale, come se non potesse essere altrimenti e in qualche modo il suo è un diffondere bellezza.
In occasioni particolari, tipo Natale per intenderci, mi piace curare la tavola, ma in generale penso che una tavolata improvvisata e senza tante ricercatezze metta più allegria e giovi alla socialità.
Ohhhh sappi che io con il mio debole per il Natale ti sto leggendo con gli occhi a cuore.
Anche per me la tavola di Natale è una piccola coccola speciale, e quest’idea non deve per forza coincidere con lusso o rigore.
In generale, le tavole sono fatte anche con pezzi che sono o diventano personali: un determinato bicchiere, il piatto che era della nonna, un mix di ciotoline perché non se ne hanno abbastanza, cose così.
Il tuo post meriterebbe più d’una pagina di commento per tutte le cose che mi ha fatto venire in mente o tornare in mente. Cercherò di contenermi. Però, limitatamente a ciò che ho letto da te, e senza conoscere il libro, devo togliermi io un sassolino dalla scarpa: che Csaba abbia il sogno di fare la governante…. Strappa un sorriso. Si vede secondo me che non conosce il mestiere. Al giorno d’oggi sono poche le governanti in case nobiliari… La maggior parte delle governanti lavora negli hotel di livello, e non hanno affatto vita facile. Tante responsabilità e grattacapi, orari imprevedibili. Non è certo un lavoro confortevole e romantico. Penso sia meglio dedicarsi a fare la governante in casa propria ☺️
Ma fantastico!
Sentiti pure libera di esporre tutte le paginate di pensieri che vuoi!
Non contenerti: qui è il luogo delle chiacchiere a ruota libera, vado a mettere su altro caffè 🙂 😉
Anzi ti ringrazio e sappi che al pensiero di Csaba che fa la governante ho sorriso anche io come te.
Non so tu, ma io che arranco per stare dietro a tutti i lavori di casa e che sono sempre spaventosamente in arretrato su tutto, non è che anelo al pensiero, anzi.
Il libro però in effetti pone l’accento anche su tutto il lavoro che molte donne svolgono “senza essere pagate” come invece accadrebbe se si trattasse di un impiego.
Discorso corretto.
Anche se secondo me la ricompensa per certe cose è un’altra: sono felice di avere una famiglia e cerco di prendermene cura al meglio che posso.
Il punto è essere soddisfatti di ciò che si fa.
Forse noi vediamo Csaba e la immaginiamo contenta del successo, gli abiti, gli eventi, ecc.
Forse lei desidera altro.
Ciò che mi ha lasciata perplessa è stata la descrizione, il racconto della vita, di questo personaggio di un rigore assoluto.
Giusto? Sbagliato?
Forse dipende dal punto di vista.
Per me inverosimile.
O magari solo di livello inarrivabile per il groviglio di imperfezioni che mi compone.
Mi sono davvero incuriosita e dovrei leggere il libro… Ho avuto per anni una collega quasi robotica nella sua perfezione, sia nel fare che nel parlare e nel look. Immutabile, quest’ultimo, anno dopo anno. Non ho ancora capito il suo segreto. Io sono molto più “umana”, anch’io un groviglio di imperfezioni per usare la tua espressione ☺️
Ecco, in una parola hai condensato tutto l’insieme del concetto: robotica.
Persino nel look … quasi inquietante direi … possibile che non capiti mai mai mai di svegliarsi una mattina di umore diverso, con una ispirazione che ne so, di colore, di praticità, di eleganza, di casual o anche semplicemente di “non voglia” …
Non sarà magari un diverso modo di indossare una maschera?
La perfezione annoia e infastidisce. E forse davvero non esiste. Pur impegnandomi sempre in cucina, perché ci tengo, quindi evito piatti pronti o surgelati, ammetto che non tutte le ciambelle riescono col buco. Ma sono buonissime lo stesso 🙂
Eccome se sono buonissime!
Guarda Raffa io nella mia carriera di “si applica ma …” sono riuscita anche a fare una torta più alta da un lato e più bassa dall’altro … cose che voi umani potete solo immaginare … quindi …
La questione del libro è che pur mandando un determinato messaggio, rimane fino all’ultimo totalmente improntata sulla narrazione dello svolgimento impeccabile di qualsiasi virgola.
Sono un tipo che sorvola spesso su tante cose, ma quando arrivo al culmine ecco che mi tolgo i miei sassolini e a volte li lancio anche troppo pesantemente, da lasciare a bocca aperta i miei interlocutori, so che sbaglio, ma sono così e non riesco a cambiare nonostante cerchi di sforzarmi…
Cara Mi, quelle che descrivi sono le classiche gocce che fanno traboccare o “sbroccare” … nel secondo caso parlo per me.
Forse sarebbe meglio non tenersi a lungo i sassi nelle scarpe, ma anche quella è questione di carattere, di educazione, di circostanze …
Io spesso dico a me stessa: chissà se prima o poi imparerò …
Ti abbraccio forte e sentiti libera di lanciare metaforicamente tutti i sassolini che vuoi 🙂
chissà se prima o poi imparerò …stesso mio pensiero
☕
Mi quindi non abbiamo in comune soltanto il caffè! <3
Guardo volentieri i suoi programmi di cucina perché crea delle ricette molto buone e anche abbastanza semplici.
Sarà che io ho uno stile molto “da maschiaccio” molto free ma a volte lo stile di Csaba, pur essendo molto elegante e chic, mi sa di “antico”, naturalmente nel senso buono del termine.
Il libro non l’ho mai letto ma ne ho sentito parlare, 🙂.
Hai ragione Eleonora, Csaba ha una certa aria rétro ma allo stesso tempo riesce ad essere unica e in qualche modo non incasellabile.
Io anziché maschiaccio a volte mi definisco un tantino gipsy ma credo di poter dire che il concetto di fondo è il medesimo.
Hai mai cucinato una delle sue ricette?
Sì, anche nei suoi programmi di cucina è sempre molto chic ed elegante quando cucina… se provassi io a vestirmi così tempo trenta secondi e sarei: “La donna ragazza, quella che vive nella farina!”, 🤣🤣🤣.
È bello avere un proprio stile che ci fa dire: “Sono unica! Sono io! Non seguo le tendenze ma sono me stessa e sono fiera di essere quella che sono.”
Fino ad oggi no, ma alcune m’ispirano… e non mi precludo la possibilità di provare a replicarne qualcuna, 😉.
Ah, a proposito di ricette: in serata pubblicherò il dolce che ho preparato questa mattina. Non è una mia creazione bensì ho seguito una delle ricette di Benedetta Rossi, ma il risultato mi sembra abbastanza buono, 🙂.
Uh grazie per la segnalazione!
Farò senz’altro un salto perché sono molto curiosa di scoprire quale nuovo dolce hai preparato!
Esatto: nemmeno io riuscirei ad essere così impeccabile mentre cucino. Csaba ha un’eleganza che fa sembrare tutto lieve e semplice. In questo, per rimanere in argomento, direi che è perfetta.
E infatti mi piace molto perché ha il suo stile, è unica.
Unicità e perfezione sono però due cose diverse.
Di nulla, 😊.
E non mi fermo nella preparazione di dolci, 😄.
Ho notato che nel mio blog tendo a pubblicare molte più ricette di primi piatti e dolci… forse perché sono le portate che mi riescono meglio, 😄.
Direi che sono anche le portate più golose/sfiziose, forse quelle che danno maggiore soddisfazione, quelle che ci concediamo con gioia, no?
Perfettamente d’accordo, 👍😀.
Ma che testa che ho, 🤦♀️: nella prima parte del commento ho scritto “donna ragazza” e invece ci cancellare uno dei due termini ed aggiungere focaccina li ho lasciati entrambi… effetti della digestione in corso… e anche di un po’ di distrazione, 🤣.
Li hai lasciati perché sei entrambe.
Siamo donne, siamo ragazze, siamo quel che siamo.
Digestione!? Ah ah ah cosa hai mangiato di buono oltre al dolce?
Esatto, 👍!
Oltre al dolce ho mangiato un semplice piatto di pasta al pomodoro. Semplice ma super squisito, 😋.
Spaghetti al pomodoro, un piatto che non stanca mai secondo me!
Esatto… ed alla fine via alla scarpetta, 😄😋!
ahhhhhhh che soddisfazione!!
Però non dovremmo dirlo proprio sotto al post che parla di Csaba 🙂 😉 😀
il galateo restringe molto il campo: la scarpetta è concessa solo a determinate condizioni 🙂
Vero, 😄😄😄.
Buongiorno Claudia. A me piacerebbe averla la governante, perché mi piace avere tutto in ordine, ma detesto fare ordine, mi manca proprio il senso pratico. Se poi ci fosse qualcuno che cucina per me sarebbe il masismo. 😉
Sono d’accordo con te: avere qualcuno che cucini e rigoverni al posto mio mi produrrebbe magicamente molto più tempo libero per leggere, scrivere, chiacchierare, dormire, interagire, ascoltare, parlare, ridere e chissà cos’altro 🙂
Sono stata ossessionata dalla perfezione per un lunghissimo lasso di tempo, in parte il desiderio è ancora sepolto in qualche parte di me, anche se so che è impossibile.
Credo sia preferibile il fare.
Bella quella frase che hai citato.
Te ne riporto un’altra che mi ha colpito molto: “Fatto è meglio che perfetto.”
Abbraccione
Ciao Valy!
Come stai?
Ti ringrazio tanto per la citazione che mi piace moltissimo e sicuramente mi si addice.
Io di perfetto non ho fatto mai niente, però ho sempre fatto comunque 🙂
Se posso, per come ti conosco, immagino che la tua ricerca della perfezione avesse a che fare con la tua profonda sensibilità. Sbaglio?
Ottimo. Purtroppo sono sempre stato un perfezionista in tutto e questo mi porta a dover fare i conti con molte esigenze autoimposte. Saluti dalla Spagna 🌷
Grazie per i tuoi saluti dalla Spagna che sono molto graditi!
Benvenuto!
Immagino che essere perfezionisti sia molto faticoso, tu fai precedere la tua descrizione da un “purtroppo” anche se in effetti può essere un pregio, più che un difetto, no?
∧,,,∧
( ̳• · • ̳)
/ づ♡
Hi Lilu!
Welcome here and thanks for your lovely kitten with heart.
Have a nice day!
Non ho mai avuto, da adulta, dei sassolini da togliermi perché in genere ho sempre detto quello che pensavo sul momento. Per il resto non ho mai amato la perfezione, anche perché penso che non esista e anche quella che appare come tale sia in fondo finta. Amo le cose spontanee e naturali, anche se sono meno perfette. Buona domenica Claudia 😊
Ah Silvia! Immagino che camminare senza sassi nelle scarpe possa essere una splendida sensazione di leggerezza: dire sempre ciò che si pensa, questo sì che è perfetto.
Io ho fatto passi avanti 🙂 ma ho ancora tanto da imparare.
Come te amo spontaneità e naturalezza e sinceramente temo che la incessante ricerca della perfezione in ogni istante possa diventare una sorta di gabbia.
GRAZIE di cuore e buona domenica a te!
Conosco questa scrittrice (è una scrittrice) solo di nome, non saprei quindi inserire il libro in una personalità precisa. La perfezione, ammesso che esista al di là del divino … non è che stanca, la direi proprio insopportabile. Ma forse sono solo invidiosa 🙂
Mah … anche io ho avuto il tuo stesso dubbio Paola, chiedendomi se il mio senso di fastidio non fosse in realtà invidia per come io non potrò mai essere.
Forse.
In generale penso che la perfezione risieda nella capacità di essere sé stessi, difetti compresi, nel senso che la consapevolezza può condurre a correzioni e/o compensazioni, purché non diventino costrizioni.