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Multiverso. Se ne parla di nuovo parecchio dopo l’uscita del nuovo trailer di Spiderman No Way Home.
Ovviamente parte il sondaggio Spiderman preferito:
o Tom Holland?
Speriamo che non finisca in un casino come per Dark.
Ma cos’è il multiverso?
Il termine fu usato per la prima volta da William James nel 1895 ma non si riferiva ad altri possibili universi :
la natura visibile è tutta plasticità e indifferenza, un multiverso, come si potrebbe chiamarlo, e non un universo.
Natura dunque.
Mondi alternativi sono presenti piuttosto nella narrativa di Jorge Luis Borges e H. G. Wells di cui ho già parlato.
La paternità del pensiero sulle “dimensioni parallele,” ovvero universi coesistenti e separati in termini spazio temporali invece viene attribuita a Hugh Everett III personaggio controverso che non ha però avuto molta considerazione.
Successivamente il concetto si è evoluto nella cosiddetta teoria delle stringhe: una sorta di fusione tra meccanica quantistica e teoria della relatività di Albert Einstein.
La definizione di “stringhe” deriva dall’idea di corde che sottoposte a particolari vibrazioni corrispondenti a particelle con proprietà definite come massa e carica, danno origine alla materia e all’energia.
Proprio come se fosse musica.
Non è affascinante?
Risalire al concepimento in questo caso è un’impresa un po’ più … oscillante … ma è indubbio il contributo di Gabriele Veneziano.
Dalle stringhe per arrivare al multiverso bisogna considerare la teoria dell’inflazione di Alan Guth e la nuova inflazione di Andrei Linde da non confondere con l’inflazione che ci ostacola quotidianamente in questa precisa dimensione.
Siccome l’unica cosa chiara nella mia mente è la teoria del caos, mi piace molto questo video che mostra l’umanità di queste menti inarrivabili e ci ricorda che i risultati possono arrivare anche dopo “30 anni” ma che non bisogna arrendersi
Altre volte invece l’attesa va oltre, come nel caso di Una facile uscita dall’inflazione eterna scritto in collaborazione con Thomas Hertog ma pubblicato dopo la morte di Stephen Hawking, che Nick aveva citato in questo interessante commento a proposito del Gatto di Schrödinger.
In un’altra dimensione … chissà, forse possiamo immaginarlo così
E tu?
Come te le immagini eventuali altre dimensioni?
Pensi mai di avere un Doppelgänger cioè una persona che ha avuto esattamente le tue stesse esperienze di vita, ma forse in questo preciso momento prende una decisione che tu non sceglieresti?
And the winner is …
Un mio allievo, anni fa, portò alla maturità il tema del multiverso come base di partenza per il colloquio, Ne fui affascinata!
Ci credo! Non so neanche se posso immaginare!
GRAZIE Luisa!!
Un ricordo bello BELLO.
Magari in un’altra vita riuscirò ad essere in grado di insegnare anche io, chissà!
Maturità scientifica?
Oh povero doppione mio! Che orrore! Che sciagura! 🤣 Ho letto spesso del multiverso e seppur da un lato ne sono (abbastanza) affascinata, dall’altro lo ritengo assai poco probabile. Ma chi lo sa! I film Marvel, così come i fumetti, li ho abbandonati anni fa. Non non ancora visto tutta la parte di prima di Endgame! Besos!
Ah ah ah! Ma no che di te non ce n’è mai abbastanza!
Pensa al mio doppione piuttosto: sfigata a ripetizione, ingarbugliata, in balia e in ballo tra queste stringhe oscillanti 😀 😀 😀
Io sulla Marvel ho un suggeritore che mi aggiorna: mio figlio 🙂
BESOS!!
L’idea mi intriga molto. La mia me dell’universo parallelo spero sia più sicura e felice 😀
Una cosa è certa: sarà una GRANDE Donna!