RETURN TO TIFFANY

RETURN TO TIFFANY

Return to Tiffany è la collezione iconica della Maison Tiffany.

Le origini risalgono al 1966, quando Tiffany iniziò a vendere per la prima volta dei portachiavi con l’ormai famosa frase “Please Return to Tiffany & Co. New York.”

Ai portachiavi veniva assegnato un numero di registrazione unico, che assicurava a Tiffany & Co la possibilità di risalire al proprietario qualora le chiavi fossero state smarrite.

Ecco perché restituire a Tiffany: perché il prestigioso negozio della Fifth Avenue avrebbe potuto ricongiungere i dati attraverso un preciso e riservato numero di serie.

Nei cinquanta anni che sono trascorsi, la collezione Return to Tiffany ha lasciato il segno come simbolo della tradizione artigianale, pilastro fondamentale di Tiffany.

Una pubblicità di Tiffany mostrava il regalo perfetto per San Valentino: un cartellino Return to Tiffany a forma di cuore in oro giallo 14 carati, al prezzo di 11 dollari …

Nel corso del tempo, ci sono state varie evoluzioni: nel 1980, Tiffany ha debuttato con il primo gioiello che incorporava la targhetta Return to Tiffany, un ciondolo a forma di cuore in oro giallo su una collana.

La collezione si è ampliata fino a diventare un assortimento di anelli, bracciali e orecchini, ognuno con la propria personalità, tutti incisi con l’emblema che ricorda l’impareggiabile stile Tiffany

Ti è mai capitato di perdere qualcosa?

Mi piacerebbe che mi raccontassi che lo hai ritrovato o che ti è stato restituito da qualche anima buona.

Secondo l’articolo 928 del Codice Civile la consegna dell’oggetto ritrovato deve essere resa noto per mezzo di pubblicazione per due domeniche successive e deve restare affissa per tre giorni ogni volta.

Sembrano concetti arcaici, ora che qualsiasi tipo di informazione viene diffusa online.

In Giappone hanno un nome particolare per gli oggetti persi o dimenticati: WASUREMONO 忘れ物.

Non lo trovi carino?

Per loro poi la restituzione è una questione importantissima, sono estremamente precisi e accurati.

Gli oggetti più comunemente dimenticati sono:

. cellulare

. borsa 

. abbonamento

. portafoglio

. ombrello

. chiavi

. sigaretta elettronica

 

Le chiavi dunque arrivano molto dopo un oggetto che nel 1966 non esisteva: il cellulare, eppure Tiffany continua a rappresentare un po’ “il cuore di New York.” O no?

PRESENZE EBRAICHE A VIGEVANO NELLA STORIA REMOTA E RECENTE

PRESENZE EBRAICHE A VIGEVANO NELLA STORIA REMOTA E RECENTE

Domenica 4 luglio nella splendida cornice del cortile di Palazzo Merula a Vigevano dove tra l’altro ha sede proprio l’archivio storico comunale, è stato presentato il libro di Ermanno Boccalari: Presenze ebraiche a Vigevano nella storia remota e recente parte di una speciale collana “Protagonisti” a cura di Astrolabio e Punto & Virgola

L’autore ha svolto una precisa e minuziosa ricerca che rileva le prime testimonianze di banchieri ebrei nel 1400 durante il periodo del ducato Visconti Sforza e che abbraccia ogni tipo di settore.

Abbiamo dunque potuto ascoltare storie di medici così come di architetti, e abbiamo ad esempio saputo che la prima ricetta di un tipico prodotto locale nasce in realtà da una preparazione kosher.

L’excursus a tutto tondo ha incluso anche la settima arte: con una citazione dedicata a Il maestro di Vigevano di Elio Petri, per quanto riguarda la moglie del maestro interpretato da Alberto Sordi, ovvero l’attrice Claire Bloom.

Wikipedia ce ne regala un’immagine con tanto di caffè sul tavolino di uno dei bar della Piazza Ducale.

A proposito di Piazza Ducale: tu hai mai avuto modo di notare la stella di David sull’acciottolato di fronte al Duomo?

 

Archivi

Pin It on Pinterest