SMART CITY

SMART CITY

 

Smart City è una definizione che ricorre sempre più spesso ormai.

Smart City è uno dei temi principali delle ore di educazione civica a scuola.

Ma in concreto come vivi tu ciò che di smart offre la tua città?

Per la tua esperienza, puoi raccontare un effettivo miglioramento della qualità della tua vita, o per ora dalle tue parti è tutto ancora effimero?

Nell’immagine ho voluto finalmente “offrirti” un caffè in Piazza Ducale.

Ma la città di Vigevano offre molte altre esperienze, anche virtuali.

Sul sito del Comune è possibile consultare un cruscotto Vigevano Smart City con alcune opzioni tra le quali ti segnalo la webcam live. 

E quando deciderai di venire a visitare il nostro salotto ducale, avrai a disposizione queste indicazioni che offrono la possibilità di avere ulteriori informazioni tramite QR code.

Con lo stesso criterio è stata inaugurata una panchina “digitale.”

Rossa, come rosso è il colore simbolo contro la violenza sulle donne

Il problema è che di pari passo andrebbe convertita anche l’educazione dei cittadini, che troppo spesso si dimostrano l’esatto opposto di smart.

È bastato un segno di pennarello per rendere illeggibile il QR code.

Questo minuscolo tratto in realtà rappresenta emblematicamente un grande tratto che ci contraddistingue, e allo stesso modo rivela la debolezza sulla quale poggia quello che dovrebbe essere il futuro ….

1522

1522

Nella foto scarpe rosse a Vigevano dove sono state organizzate varie iniziative in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Il tema della campagna 2021 è #OrangeTheWorld.
L’arancione è il colore per rappresentare un futuro più luminoso e libero dalla violenza contro donne e ragazze, se vuoi puoi condividere la gif o una tua foto personale con questo colore.

Tutto molto bello, però sono passati dieci anni da quando l’Europa ha adottato la convenzione di Istanbul e in sostanza la situazione non fa che peggiorare.

Il numero delle vittime è terrificante, così come seguire i casi di cronaca quotidiana lascia affranti di fronte a storie dalle quali emergono circostanze a dir poco allucinanti.

Per questo trovo importante diffondere il numero 1522 per contattare la linea antiviolenza e mi è piaciuta l’idea di alcuni supermercati di aggiungerlo su scontrino, sacchetti, borse ecc.

Nel caso in cui non sia possibile chiamare, si può avviare una chat direttamente dal sito

Ci sono poi molte associazioni anche locali che sul territorio costituiscono un valido efficiente aiuto.

Il punto in cui si inceppa il meccanismo è un altro e risponde al triste ritornello “le leggi ci sono, il difficile è applicarle.”

Dunque io direi che poiché in questi giorni è stato ampiamente dimostrato che, quando lo stato veramente vuole, in tempo reale attua il proprio intento, sarebbe davvero il caso di non usare due pesi e due misure.

Come dice il professore di mio figlio “ci sono figli e figliastri” o figliastre in questo caso, perché siamo tutti uguali ma alcuni continuano ad essere più uguali.

PRESENZE EBRAICHE A VIGEVANO NELLA STORIA REMOTA E RECENTE

PRESENZE EBRAICHE A VIGEVANO NELLA STORIA REMOTA E RECENTE

Domenica 4 luglio nella splendida cornice del cortile di Palazzo Merula a Vigevano dove tra l’altro ha sede proprio l’archivio storico comunale, è stato presentato il libro di Ermanno Boccalari: Presenze ebraiche a Vigevano nella storia remota e recente parte di una speciale collana “Protagonisti” a cura di Astrolabio e Punto & Virgola

L’autore ha svolto una precisa e minuziosa ricerca che rileva le prime testimonianze di banchieri ebrei nel 1400 durante il periodo del ducato Visconti Sforza e che abbraccia ogni tipo di settore.

Abbiamo dunque potuto ascoltare storie di medici così come di architetti, e abbiamo ad esempio saputo che la prima ricetta di un tipico prodotto locale nasce in realtà da una preparazione kosher.

L’excursus a tutto tondo ha incluso anche la settima arte: con una citazione dedicata a Il maestro di Vigevano di Elio Petri, per quanto riguarda la moglie del maestro interpretato da Alberto Sordi, ovvero l’attrice Claire Bloom.

Wikipedia ce ne regala un’immagine con tanto di caffè sul tavolino di uno dei bar della Piazza Ducale.

A proposito di Piazza Ducale: tu hai mai avuto modo di notare la stella di David sull’acciottolato di fronte al Duomo?

 

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