HO VISTO LEI

HO VISTO LEI

Ho visto lei che vince lui …

E “lui” è il premio BB Global Force conferito dalla rivista Billboard durante la cerimonia BB Women in music. 

Global Force inteso come riconoscimento assegnato in qualità di donna dell’industria musicale che ha dato un contributo significativo al business e che, attraverso il proprio lavoro e il continuo successo, ispira generazioni di donne ad assumersi crescenti responsabilità nel campo.

L’evento Women in music celebra le donne all’avanguardia in tutti i campi della musica dalle compositrici e cantautrici, alle educatrici e a tutte le altre professioni musicali.

Ho visto lei …

Lei non necessita di presentazione: Annalisa, @nali è Global Force.

Non ho seguito il suo esordio, e la prima volta che ho sentito parlare di lei è stato nella misura del “brava ma al secondo posto.”

Finché durante una recita organizzata dalla scuola media frequentata da mio figlio, una allieva mi ha colpita cantando di un gatto blu.

Andando poi a ricercare, ho scoperto che la canzone era di Annalisa.

Annalisa che per tutti questi anni ha continuato imperterrita ad essere “brava, ma al secondo posto.”

Eppure non c’è persona che non conosca il suo “ho visto lei …”

Io stessa nonostante la mia radio sia perennemente sulla frequenza di Virgin, radio che trasmette solo musica rock, seenza sapere bene come o perché, mi sono ritrovata in testa il ritornello di Mon amour.

E il suo “ho visto lei…” è ufficialmente entrato a far parte del mio modo di parlare: quando mi trovo a descrivere qualcosa di mescolato, di intricato, di aggrovigliato.

Laureata in fisica, Annalisa Scarrone, Nali, ci insegna come si inseguono i sogni e come si dimostra al mondo la Global Force.

Tu hai visto lei che ha vinto lui?

Dedico questa foto a Tony: massimo conoscitore di Katy Perry.

C’È ANCORA DOMANI

C’È ANCORA DOMANI

C’è ancora domani che vede l’esordio alla regia di Paola Cortellesi è il film vincitore di Premio del Pubblico, Premio Speciale della Giuria e Menzione come Migliore Opera Prima alla Festa del cinema di Roma

Paola Cortellesi non necessita certo di presentazione, io ricordo sempre una delle sue gag nelle quali ironicamente elencava tutte le cose che ha fatto, che sono davvero tantissime e molto diverse tra loro, ma che hanno un costante elemento in comune: sono tutte fatte bene.

Devo ringraziare Elisa e la sua proposta: siamo andate al cinema insieme temendo di dover usare fazzoletti e invece ci siamo soprattutto sorprese.

Le Amiche.
Nel film: Delia e Marisa.

La commozione comunque non è mancata.

Per quanto mi riguarda io mi sono emozionata di fronte alla rappresentazione dell’amore materno nei confronti della figlia, che nel film viene interpretata da Romana Maggiora Vergano.

Un amore al di sopra di ogni cosa, un amore per il quale nulla è impossibile, un amore puro e incrollabile.

Fragilità e forza in un vortice di sopportazione e determinazione nel quale la capacità di portare il peso schiacciante di una lunga interminabile serie di ingiustizie e angherie verbali e fisiche, si catalizza nella risoluta volontà di ricercare un destino migliore per Marcella.

Madre e figlia.
Una madre schiacciata e una figlia modello che non comprende la sottomissione di Delia.

Soccombere e resistere allo stesso tempo, in una danza che è melodia spezzata, è rock, è hip hop rap, è retrò.

Marcella non capisce, ma capirà.

Marcella guarderà la madre Delia e vedrà l’affermazione di un gesto apparentemente semplice ma estremamente importante, come un diritto, come un inizio.

Ogni cambiamento ha un inizio.

C’è ancora domani rappresenta “la musica che cambia” in senso letterale: non posso non citare i brani di repertorio della colonna sonora:

Aprite le finestre Fiorella Bini
Nessuno Musica Nuda
Perdoniamoci Achille Togliani
A bocca chiusa Daniele Silvestri
M’innamoro davvero Fabio Concato
La sera dei miracoli Lucio Dalla
Calvin The Jon Spencer Blues Explosion
B.O.B. – Bombs Over Baghdad Outkast
The little things Big Gigantic featuring Angela McCluskey
Swinging on the right side Lorenzo Maffia e Alessandro La Corte
Tu sei il mio grande amor Lorenzo Maffia, Alessandro La Corte e Enrico Rispoli.

Soprendente, non trovi?

Soprendente come ciò che non ti aspetti da C’è ancora domani: il finale.

In effetti in cuor mio speravo che il progetto di Delia non fosse quello più scontato, ma allo stesso tempo non avrei indovinato un epilogo come quello con il quale Paola Cortellesi invita tutti ad una bella riflessione.

Leggera eppure esplosiva, semplice ma dirompente, proprio come Delia, proprio come Paola.

Sì perché Delia è Paola, è Marcella, ed è la nostra nonna.

Delia è tante vite di rinuncia, Delia è tanti anni di sofferenza.

Come niente fosse.

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