E POTRESTI RIPARTIRE … VIAGGIARE. SÌ, VIAGGIARE

E POTRESTI RIPARTIRE … VIAGGIARE. SÌ, VIAGGIARE

 

E potresti ripartire … viaggiare, sì viaggiare …

Senza per questo cadere nelle tue paure … prosegue il testo di Mogol / Battisti, sempre ammesso che tu ne abbia di paure.

Suppongo di poter dire che questo 2020 sta mettendo in difficoltà anche i più irriducibili viaggiatori, o sbaglio?

A prescindere, io rientro da sempre nella categoria “viaggi mentali” rimanendo nella migliore delle ipotesi … di te invece cosa mi dici?
Sei in partenza? Hai dovuto modificare i tuoi progetti?

Nel caso tu abbia ancora margine per organizzare una partenza, potresti iniziare con una tappa qui Cafeloud: ovviamente partendo dal caffè laughing consigli pratici e dettagliati per le più svariate destinazioni, per soggiorni più o meno brevi, per alloggi e spostamenti, insomma tu clicca e ti sarà spiegato.

Se invece devi rimanere nell’ambito dei viaggi virtuali, l’offerta ormai è talmente ampia da poter fare il giro del mondo in 80 click, ma i miei preferiti in assoluto sono quelli di Luciana Manco.

Al contrario sono molto meno decisa se devo scegliere una meta tra quelle dei miei ricordi.
Io non ho visitato molti posti, ma sono legata ad ognuno di essi perché rappresentano in modi diversi momenti felici e dunque preziosissimi, tanto da farmi trascurare anche qualche caffè del tutto pessimo.

Tu hai un viaggio del cuore che ricordi in particolare?
Qual è il tipo di destinazione che prediligi?

Noi ci siamo riscoperti “camminatori” seriali non nell’accezione tecnica del termine, ma più nel senso inteso da Italo Calvino:
“il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi.”

Poi va da sé: ci sono i viaggi nel tempo, quelli che si fanno attraverso le pagine dei libri, ma questa è un’altra storia.

DALLA TRAGEDIA GRECA ALLA EUROTRAGEDIA

DALLA TRAGEDIA GRECA ALLA EUROTRAGEDIA

 

Non intendo essere spiritosa con questo titolo, dal momento che non c’è proprio NULLA per cui sorridere.
Per definizione tragedia è un’opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, oltre che per il tono e lo stile elevato, per uno svolgimento e soprattutto una conclusione segnati da fatti luttuosi e violenti, da gravi sventure e sofferenze.

Quello che è accaduto in Grecia, o meglio, in Europa, per la rinegoziazione dell’ingente debito greco, lo abbiamo appreso attraverso le notizie che si rincorrevano tra testate e notiziari nel 2015, ma uno dei protagonisti, ovvero il ministro delle finanze greco, Yanis Varoufakis ha scritto un libro sulla sua lotta contro l’establishment europeo.

Questo libro ha ispirato il regista greco Costa Gavras.
Il film porta lo stesso titolo del libro: Adults in the room e si ispira a una dichiarazione di Christine Lagarde durante quei negoziati: “servirebbero degli adulti in questa stanza.”

È proprio ciò che accade al chiuso delle stanze che non sappiamo, e direi che questa frase è emblematica.
Così come è emblematico il modo in cui la Germania ha tentato di impedire la realizzazione del lavoro di Costa Gavras, e viene immediatamente da chiedersi PERCHÉ.

Il film, presentato alla mostra del cinema di Venezia nel 2019  nonostante abbia valso il premio Jaeger-LeCoultre al regista, è stato boicottato in Germania dove tuttora rimane Deutschland Tabu come riportato direttamente da fonte tedesca

Non è gradito il modo in cui appaiono evidenti gli effetti dell’austerità imposta dal ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble.
I diktat infatti non hanno tenuto minimamente conto dell’impatto sociale sulla popolazione greca.

In pratica si è curato il salvataggio della Grecia solo in termine dell’appartenenza all’Eurozona, senza nessuna considerazione per il popolo greco che Alexis Tsipras e Yanis Varoufakis hanno tentato invano di rappresentare.

La priorità è tristemente nota: precedenza alle banche piuttosto che alla gente.

Era la prima volta che interpretavo una persona vera che esisteva in carne ed ossa. Curioso che la mia ricerca è stata conoscere lei.”
Questa è la dichiarazione di Valeria Golino, prima ancora che esprimesse la sua soddisfazione per avere avuto la possibilità di recitare in greco date le origini della madre, per il suo ruolo nei panni di Danae Stratou.
Ottima scelta Valeria!
Del resto lei ci ha abituati a questi colpi di stile fin dai tempi di Rain Man.

Non dovremmo un po’ tutti conoscere le persone per capire le loro vite?

 

LETTURE PER BAMBINI: “UOMINI” E TOPI?

LETTURE PER BAMBINI: “UOMINI” E TOPI?

L’estate è periodo di letture per antonomasia, o forse no, però sicuramente durante le vacanze si riesce a dedicare più tempo ai libri, per me moltissime volte è stato così.

Vacanza indimenticabile è stata quella in cui io e mio fratello ogni sera passavamo in rassegna le bancarelle a caccia di libri che spesso duravano solo il giorno successivo.

Io sceglievo i gialli di Agatha Christie mentre lui prediligeva i libri di Stephen King: è grazie a lui che ne ho letti molti, dato che quando li terminava ovviamente poi passavano a me.

È un peccato quando invece i ragazzi in estate leggono magari meno spontaneamente, per compiti che sono stati assegnati, ma c’è sempre la speranza di fondo che il “dovere” possa trasformarsi in piacere grazie ad un buon libro che sappia “conquistare”.

E per quanto riguarda i bambini?

Tu ricordi qual è stato il tuo primo libro di lettura in assoluto? Magari lo conservi ancora?

Come ho già raccontato, io ho molti ricordi riguardo ai libri che ho iniziato ad osservare sulla libreria di casa, ricordo ad esempio “I viaggi di Gulliver” in una edizione d’epoca già allora.

Il primo libro della biblioteca invece è stato “I ragazzi della via Paal”.

Tra tanti libri che affollano i ricordi citerei però anche libri sicuramente meno classici: “Anni verdi scarpette rosa” edizione Malipiero del 1975 che è stato il primo libro ricevuto in regalo da una amica, e “Il manuale delle giovani marmotte” editore Mondadori 1973 perchè le mie letture sono passate prima dai fumetti: non so dire quanti Topolino posso aver letto più e più volte.

Ora il topo letterario è più sofisticato e imita un noto investigatore con tutto un universo di riferimenti e rimandi a caratteristiche “topesche e formaggiose” a mio parere molto validi e divertenti arrivando a spaziare fino ai grandi classici come ad esempio i già citati Viaggi di Gulliver ma rigorasamente in versione Geronimo Stilton.

Ho trovato anche una bella selezione  di Survive The Kidz  con una ulteriore versione di Mouse in questo caso alle prese con i biscotti, anche lui un classico contemporaneo: pubblicato per la prima volta nel 1985, con la particolarità di essere un racconto circolare.

Dunque, per chiudere il cerchio, cosa leggevi di bello tu?
Topi? Uomini? Uomini e topi?

MONSANTO PAPERS vs GREEN DEAL

MONSANTO PAPERS vs GREEN DEAL

 

Monsanto Papers vs Green Deal

Il Green Deal  europeo stabilisce come rendere l’Europa il primo continente neutro dal punto di vista climatico entro il 2050, promuovendo l’economia, migliorando la salute e la qualità della vita delle persone, prendendosi cura della natura e non lasciando indietro nessuno.

Neutralità climatica” significa in pratica zero emissioni: cioè il punto di equilibrio grazie al quale le emissioni non superano la capacità di assorbimento della terra.

Nell’ambito di questo progetto rientrano varie strategie come Farm to fork  o Biodiversità 2030 tutte indirizzate alla sostenibilità, e alla tutela di ambiente e salute.

Per questo motivo, alla luce anche del patteggiamento della Bayer  la mozione della senatrice a vita di nomina del Presidente della Repubblica Elena Cattaneo, in netta controtendenza, non solo stride, ma solleva proteste da più parti, comunità scientifica in primis. 

All’orizzonte emerge l’ombra dei famigerati Monsanto Papers.

Papers signifca documenti ufficiali ma in realtà questa espressione si riferisce ad una inchiesta di Le Monde  sul ghostwriting di cui si avvale la multinazionale per fare in modo che esperti apparentemente non collegati alla Bayer / Monsanto attestino dichiarazioni in realtà prodotte da scienziati interni, atte a screditare chi denuncia la tossicità del glifosato, avvalorando la tesi secondo la quale non ci sono prove fondate che sia cancerogeno.

Recentemente ci capita molto spesso di camminare in campagna tra campi di granoturco e risaie e in particolare un pomeriggio siamo capitati proprio a ridosso di un campo dove era in corso la distribuzione del diserbante.

Al di là di attestazioni e controperizie, il modo in cui l’aria respirata in quel frangente lascia in gola un retrogusto sgradevole caratterizzato da un odore forte e disturbante e genera una sensazione di persistente fastidio, può già bastare …

 

 

IL NEW YORK TIMES SPOSTA LA REDAZIONE DI HONG KONG

IL NEW YORK TIMES SPOSTA LA REDAZIONE DI HONG KONG

Il New York Times sposta la redazione di Hong Kong.

La notizia data sul sito ufficiale del New York Times, è stata riportata da tutta la stampa, e in particolare anche da Tom Grundy: blogger e fondatore di Hong Wrong chiuso nel 2015 per il nuovo incarico di caporedattore di HONG KONG FREE PRESS (HKFP) 

Il motivo del trasferimento di parte della redazione del NYT da Hong Kong a Seoul risiede nella nuova legge sulla sicurezza nazionale cinese ad Hong Kong varata proprio il primo luglio: ventitreesimo anniversario del cambio di bandiera ad Hong Kong.

Carrie Lam, capo esecutivo di Hong Kong ha dichiarato che la nuova legge non è doom and gloom cioè non è così nera, ma piuttosto mild, blanda, rispetto alle leggi in Cina.

Sarà, intanto questa legge si basa sul medesimo principio di vaghezza della legge cinese ed è stata annunciata come una vera e propria Spada di Damocle sulla testa di coloro che minacciano la sicurezza nazionale.

Per questo motivo, il gruppo di giovani attivisti pro democrazia originariamente parte di Scholarism nell’ambito della Rivoluzione Umbrella, confluito in Demosisto, nome scelto fondendo

la parola greca Demos = popolo

e la parola latina Sisto intesa come standing un po’ per dire coloro che resistono

ha deciso di sciogliersi “date le circostanze.”

L’annuncio è stato pubblicato con un tweet a nome dei volti più noti e rappresentativi: Joshua Wong, Nathan Law, Jeffrey Ngo e Agnes Chow.

Circa un anno fa per loro era già scattato un arresto con scare tactits: tattiche per spaventare.

Amnesty International ha definito il loro arresto un “oltraggioso assalto alla libertà di espressione”.

Ho già citato Evelyn Beatrice Hall, per contro Benjamin Franklin ci insegna che “Chiunque voglia togliere la libertà di una nazione deve iniziare a proibire la libertà di parola.”

Non sottovalutiamo MAI l’importanza della libera espressione, e non dimentichiamoci di questi ragazzi.

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