
ONESTO
Onesto è il nuovo respiro di montagna che devo a Monica.
“In molti credono che per scalare ci voglia forza, invece è proprio il contrario. Scalare, come vivere, non è questione di tenere, è questione di lasciar andare. Ogni cosa. La paura, l’incertezza, i problemi, le soluzioni, il passato, il futuro, le prese, gli appigli. Tutto quanto. Lasciare andare in un movimento continuo che avvicina al cielo.”
Onesto, oltre ad essere il titolo del libro è anche il nome di uno dei protagonisti della storia scritta da Francesco Vidotto per Edizioni Bompiani.
Il racconto si snoda attraverso una serie di lettere indirizzate alle cime del Cadore.
Come sai io ho sono stata una scrittrice seriale di lettere, ne ho spedite ovunque nel mondo, ma, o onor del vero, mi è capitato al massimo di affidare pensieri al mare, e non ho mai scritto a nessuna montagna.
Tu?
A chi hai scritto lettere?
L’autore è cresciuto con i nonni a Tai di Cadore, sentendo suo nonno dire a sua nonna “le mie montagne sei tu.”
Anche per questo considera di grande importanza preservare la tradizione orale così come dichiara che se fosse il Ministro della Istruzione chiederebbe una riforma per avere gli asili nelle case di riposo, cosa che equivale ad attribuire un grande valore a tutto ciò che le persone anziane hanno da comunicare e trasmettere.
Francesco Vidotto è stata una scoperta, in realtà grande oratore oltre che scrittore, ho ascoltato molto volentieri una sua presentazione e riporto alcune delle sue parole:
Le rughe sono la calligrafia del tempo
È la semplicità che dà la statura delle cose
La natura è come un diapason
se lasci che la nota risuoni in te puoi riceverne pace in cambio
OPINIONI