TOMISLAV TAKAČ

TOMISLAV TAKAČ

Tomislav Takač è uno scrittore che ammiro soprattutto per come dimostra di credere al proprio sogno.

Di sé stesso racconta: mi chiamo Tomislav Takač e sono un operaio di 32 anni e uno scrittore principiante a Subotica. Ho iniziato a scrivere 4 anni fa e da allora scrivo racconti e ho scritto e pubblicato il romanzo Strigorovu Šuma.

Da tempo mi aggiorna sui suoi progressi e all’inizio abbiamo cercato di superare gli ostacoli linguistici perché nonostante il grande aiuto dei traduttori non è sempre semplice e lineare comprendere un testo scritto senza perderne la peculiarità.

Tomislav ha però inizato a tradurre e a scrivere anche in inglese e ho quindi avuto modo di comprendere veramente la natura del suo libro Strigorov’s Forest

Inizialmente nato come Strigorova Šuma, il libro è poi stato tradotto e Tomislav ha anche prodotto una sorta di trailer animato.

Conoscendomi, avrai capito che ho molto apprezzato immediatamente, dalle prime note della “colonna sonora” … hai riconosciuto anche tu, vero?

Rock a parte, mi sono affezionata subito al personaggio di Erena, potrei dire che lei mi ha fatta entrare nel mondo di Tomislav: un mondo Fantasy composto da figure fantastiche ma attraversato da protagonisti del tutto realisticamente d’azione.

The secret of the silver door è il primo racconto che Tomislav mi ha segnalato.

Qui invece puoi trovare il primo capitolo di Yelena, First Blood.

Degli altri racconti mi è piaciuto in particolare Jack che ho trovato anche commovente.

Non solo Fantasy dunque, non solo Azione, non solo Fantascienza, ma la somma di molte sfaccettature diverse che si fondono trasportando il lettore in un percorso incredibile.

E Tomislav ha concretizzato questo percorso in ogni modo possibile, lavorando anche con un artista per trasformare la sua storia anche in fumetto.

Senza contare che il caffè viene citato spesso.

Riguardo ai caffè, Tomislav mi ha inviato dei video che mostrano Sarajevo.

Lo ringrazio perché mi ha fatto molto piacere: finora la mia conoscenza di Sarajevo era limitata alla lettura di Venuto al mondo di Margaret Mazzantini, per la quale ringrazio sia Monica che Elisa

Tu conosci meglio di me?

Tomislav è stato così gentile da inviarmi questo video che mostra un interessante percorso del caffè a Sarajevo e ci descrive il Bosnian coffee e la loro Java

Mi sono appassionata a questa tradizione del “fortune-telling,” sai bene che avevamo già ricordato la lettura dei fondi del caffè, ma in questo caso la storia che ci viene raccontata e la stella sul fondo della tazzina sono davvero incantevoli.

Ho trovato fantastica anche la coincidenza per la quale la particolare strada mostrata nel video di questo caffè bosniaco fosse una strada dedicata alla produzione di scarpe

Questa invece è una piccola panoramica di Subotica, in Serbia, città natale di Tomislav.

LA RILEGATRICE DI STORIE PERDUTE

LA RILEGATRICE DI STORIE PERDUTE

La rilegatrice di storia perdute è il libro che ho letto ancora una volta grazie a Monica.

A proposito di amicizia, Sas Bellas Mariposas e Mamaglia sono esperte conoscitrici dell’autrice: Cristina Caboni, chissà se magari vorranno raccontarci qualcosa.

Nel frattempo io vorrei chiacchierare più di come mi sono piaciute in particolare le parti che descrivono il procedimento di rilegatura nel primo Ottocento.

Oggi quanto tempo occorre per creare un libro?
Sul web si trovano varie opzioni di consegna in 24 ore.

E ogni volta ci ritroviamo con la solita domanda: abbiamo guadagnato o abbiamo perso?

Recentemente con mio marito ci siamo ritrovati alla ricerca di una figura che svolgesse ancora una professione legata alle tradizioni del passato, ma qui in zona purtroppo abbiamo dovuto constatare l’estinzione di determinati tipi di lavoro.

Trovo molto triste che si sia interrotta quella preziosa catena del tramandare il sapere e dell’insegnare la pazienza e il tempo che occorrono per acquisire abilità.

È quasi come se, interrompendo la tradizione orale, ci priveremo del privilegio di poter conoscere storie perché non ci sarà più nessuno a raccontarle.

Mi piacerebbe quindi moltissimo riprendere il concetto di “rilegatura” di storie perdute per unirle e per continuare a fare in modo che vivano con noi.

Ho trascorso molto tempo ad ascoltare una delle mie nonne che raccontava della sua infanzia in una famiglia contadina, parlarmi di un’epoca apparentemente lontanissima, di uno stile di vita essenziale, di oggetti che noi non useremo mai.

L’altra mia nonna invece ha avuto meno vita a disposizione ma ugualmente i suoi racconti rimangono indelebili, così come le sue ginocchia da mondina

Il mio bisnonno invece faceva il carité, il carrettiere ed è il suo viaggiare per lavoro che ha fatto sì che sposasse la mia bisnonna: tedesca, a dispetto del detto “moglie e buoi dei paesi tuoi …” scherzi a parte, il loro è stato un matrimonio piuttosto anticonformista considerati periodo storico e condizioni sociali.

Ma dimmi tu! Mi piacerebbe moltissimo “ascoltarti.”

Se hai un mestiere da raccontare, se vuoi che una storia non vada persa, se desideri tramandare un racconto, un pensiero, un concetto, un proverbio, una esperienza o anche semplicemente un commento, io te ne sarò grata e lo aggiungerò alle storie perdute da rilegare.

 

FILOSOFEGGIANDO IN ALLEGREZZA

FILOSOFEGGIANDO IN ALLEGREZZA

Filosofeggiando in allegrezza è il blog che ci regala una nuova tappa del Viaggio di tazzina in tazzina, e ora di serenità gioiosa ne ho parecchia anche io per queste immagini!

Come avrai capito, la foto sotto al titolo viene dalla Spagna: Galizia, e per la precisione viene dal Festival del libro di Vigo

As Feiras do Libro de Galicia si svolgono ogni anno in vari paesi e città della Galizia, nei mesi primaverili ed estivi, con bancarelle gestite da librai, e un ampio programma di attività parallele, come conferenze, incontri con autori, mostre, presentazioni di libri, ecc., che fanno di questi eventi un incontro di grande interesse culturale.

Lo scrittore che più ha universalizzato Vigo è stato Jules Verne,  in un passaggio di 20.000 leghe sotto i mari.

Tu lo hai letto?
Pensa che io ho avuto il coraggio di perdermelo finché non lo ha portato a casa mio figlio dalla biblioteca della scuola elementare, ma c’è sempre tempo per rimediare, giusto?

Nel romanzo di Verne, l’estuario di Vigo nasconde ricchissimi tesori provenienti dalla battaglia della baia o battaglia di Rande.

“Allora, signor Aronnax (…), siamo in quella stessa baia di Vigo. Sta a voi svelare i suoi misteri”.

La battaglia ebbe luogo il 23 ottobre 1702 tra le coalizioni anglo-olandese e ispano-francese, durante la guerra di successione spagnola. I galeoni spagnoli giunsero all’estuario di Vigo carichi del più grande tesoro che avesse mai attraversato l’Atlantico: oro e argento, gioielli…


“La sabbia era disseminata di quei tesori. Poi, carichi di quel prezioso bottino, quegli uomini tornavano al Nautilus, depositavano i loro fardelli e riprendevano quella pesca inesauribile di oro e argento”.


Da allora centinaia di immersioni sono state effettuate nelle acque dell’estuario di Vigo alla ricerca di tesori. Senza andare oltre, nel 2011 sono stati individuati e identificati sei relitti legati alla battaglia.


Non trovi dunque che la frase scelta per presentare il Festival:

LE MIGLIORI STORIE INIZIANO CON UN BUON CAFFÈ

sia semplicemente perfetta?

Se vuoi proseguire nella scoperta di aneddoti interessanti sulla Galizia non ti perdere il racconto del viaggio qui su Filosfeggiando in Allegrezza

A proposito di cose preziose poi, ecco due caffè da Monforte de Lemos!

Dunque dopo Verne possiamo citare anche El ingenioso caballero don Quijote de la Mancha di Miguel Cervantes, proprio con riferimento al Conte di Lemos.

Ma di Monforte di Lemos ci racconta dettagliatamente Filosfeggiando in allegrezza nella seconda parte del suo reportage.

E tu?
Dove hai bevuto il caffè ultimamente?

KEEP CALM AND GO … BOOKCROSSING

KEEP CALM AND GO … BOOKCROSSING

Keep calm and go … bookcrossing è la nuova iniziativa dei ragazzi di Keep calm and go volunteering

Nella foto la loro casetta inaugurata lunedì 28 marzo, non è deliziosa?

Si trova al Parco Cairoli, in via del Piave, a Belluno.
Se un giorno magari ti trovassi in zona …

Tu cosa pensi del bookcrossing?
Hai mai donato o ritirato libri?

A proposito dei ragazzi di Keep calm and go volunteering, proprio in tema di libri, Lorenzo mi ha dato un nuovo prezioso consiglio!

Un altro giro di giostra di Tiziano Terzani.

Tu lo conosci?

Io spero davvero di leggerlo presto: Lorenzo sottolinea in particolare le considerazioni rispetto al caffè e al modo in cui viene bevuto mentre lavoriamo, segno di una società frenetica.

Ho trovato questo estratto
Con le strade che si popolavano subito dopo l’alba, New York perdeva ai miei occhi la sua aria incantata e a volte mi appariva come una mostruosa accozzaglia di tantissimi disperati, ognuno in corsa dietro a un qualche sogno di triste ricchezza o misera felicità. Alle otto la Quinta Strada, a sud di Central Park, a un passo da casa mia, era già piena di gente. Zaffate di profumi da aeroporto mi riempivano il naso a ogni donna che, correndo col solito cartoccio della colazione in mano, mi sfiorava per entrare in uno dei grattacieli. Che modo di cominciare una giornata! Pensavo ai fiorentini che entrando al Bar Petrarca di Porta Romana non ordinano semplicemente un «caffè», ma un caffè «alto», o un «macchiato», uno «in bicchiere» o «in tazza», «un cappuccio cremoso senza schiuma» o «un cuore di caffè in vetro» e pensavo al giovane Francesco che fa attenzione ai gusti di tutti. Per i più a New York, il caffè è una brodaglia acida messa in un bicchiere di carta con un coperchio di plastica a forma di ciuccio per poterla sorbire, ancora scottante. Camminando.

Sicuramente da ricollegare anche al famoso “primo caffè della giornata” e al modo preferito di fare colazione di cui stavamo parlando.

La tazza nella foto sotto invece non ha a che vedere con la colazione, è tratta da: Il ritratto del Duca ulteriore preziosa dritta di Lorenzo, questa volta cinematografica.

Non la trovi un’immagine dolcissima?
Conosci già questo film?

E tu, a Lorenzo e ai ragazzi cosa consiglieresti?

ELENA E LAURA

ELENA E LAURA

Quinto giorno del calendario dell’Avvento con Elena e Laura: due sorelle e una stanza di libri

Trovo fantastica la condivisione di questa passione così forte per la lettura tra due sorelle.

Elena e Laura mi fanno ripensare ai tempi in cui io e mio fratello ci scambiavamo i libri, nel nostro caso le preferenze erano un po’ diverse, ma questo è stato un valore aggiunto per me: ha in un certo senso contribuito a completare.

Mio fratello scrive molto bene, anche se lui non vuole che io lo dica.

Dunque dirò che Elena e Laura sono davvero brave e talentuose, io ho seguito il loro La casa delle anime pubblicato sul blog a puntate e, nel caso tu non lo abbia ancora letto, ti consiglio assolutamente di recuperarlo!

Segnalo anche il loro romanzo Il segreto degli alberi del quale vi anticipo solo un nome: Endelaman Crosel che mi ha colpita non solo per la particolarità, ma perché è stato inventato da Elena-versione-bambina

La storia natalizia di Elena e Laura invece si intitola Natale, neve e cioccolato:

Una palla di neve colpì la cassetta delle lettere proprio mentre Ella era intenta a chiudere il negozio. Si voltò di scatto e incrociò lo sguardo di due bambini intenti a fare una battaglia: sembravano mortificati. Ella sorrise e li salutò con la mano. I due sorrisero a loro volta e corsero verso il parco … continua qui

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