ADD YOUR VOICE

ADD YOUR VOICE

 

Add your voice è una call to action ovvero un invito all’azione lanciata dai Coldplay sul loro sito. 

Più precisamente: Add your voice to a new song:

Ciao a tutti. Speriamo che stiate tutti bene in questi tempi selvaggi.

Abbiamo quasi terminato Moon Music. Se volete partecipare anche voi, forse potreste aggiungere la vostra voce a una canzone intitolata One World. (Ci piacerebbe molto.)

Tutto quello che dovete fare è registrarvi cantando “Ahhhhh” per qualche secondo sul sito oneworld.coldplay.com.

Potete copiare la nota sul sito, oppure cantare un sol o un do in qualsiasi ottava.

Grazie mille.

Con affetto,

Chris, Guy, Will e Jonny

Un invito conciso e significativo.

One World, il titolo della canzone, due parole che per me evocano un messaggio estremamente importante: io vorrei che il mondo fosse uno, nel senso di unito, nel senso della stesso mondo uguale per tutti.

Scopriremo presto come sarà questo “mondo” cantato dai Coldplay con le voci di tante persone.

Trovo questo coro esteso nello spazio un ottimo ponte per unire voci anche metaforicamente.

Ma ritornando con i piedi per terra, in concreto questa è la nota richiesta:

ed è possibile registrarla cliccando dopo aver selezionato la nazione di origine.

Che ne dici?

Aggiungerai la tua voce?

Come sai io canto sempre molto volentieri e in effetti le canzoni dei Coldplay sono in generale inviti a cantare: molto diverse tra loro, gioiose, a tratti spirituali, a tratti evocative tanto da rendere vivo il colore.

La voce di Chris Martin è introspettiva e anche molto caratterizzata: impossibile non riconoscerla.

Non si può dire lo stesso di lui: a distanza di tempo io sono ancora molto impressionata dalla volta in cui ha deciso di andare ad uno dei suoi concerti in metropolitana, in mezzo a gente comune, ma anche a suoi fan sullo stesso percorso, pronti ad ascoltarlo, ma non ad individuarlo, tanto che nessuno si è accorto della sua presenza.

Cold, freddezza, distacco?

Un “freddo” che loro hanno scelto di rappresentare a suon di musica.

Indubbiamente sono universali, ma ti chiedo: tanto quanto per qualche verso raggiungono tutti, altrettanto arrivano poi nel profondo?

Sicuramente sono arrivati in un modo che io amo quando hanno deciso di inviare lettere dattiloscritte ai loro fan per annunciare l’uscita dell’album Everyday Life.

Io voglio esprimere la mia ammirazione per il tributo a Enjoy the silence, complice Anton Corbijn, nel video non ufficiale di Viva la vida, che in effetti è forse la loro canzone che mi piace maggiormente, nonostante pare le statistiche indichino Yellow come la preferita dalla gente.

E la tua preferita qual è?

Tornando alla call to action, canterai la nota?

 

MEMENTO MORI

MEMENTO MORI

Memento mori sono le parole, scritte in maniera originale, che appaiono sul sito ufficiale dei Depeche mode sotto a un countdown in rosso.

Memento mori è il titolo del nuovo lavoro dei Depeche Mode in uscita il 24 marzo.

Ti capita mai di trovare particolari connessioni su più livelli, rispetto a forme artistiche che rappresentano elementi che ti stanno particolarmente a cuore?

Ecco: sul profilo ufficiale Instagram trovi questo video che mostra, un po’ in stile speed painting, un enorme murales che raffigura ali … e tu sai che io ho un debole per le ali, vero?

Ma il mio legame con i Depeche Mode è molto molto lontano nel tempo: il mio primo concerto a Milano.

Tra l’altro Milano ricorre nella loro storia perchè Violator è stato in parte registrato proprio a Milano in zona Mecenate.

Leggendario l’aneddoto del suono dei passi sulla tromba delle scale, altro che percussioni elettroniche …

A proposito di Violator domani ricorre l’anniversario dell’uscita: 19 marzo 1990.

33, come gli anni di Jesus, quel loro Personal Jesus che hanno voluto personalizzare, umanizzare, rendere tangibile.

Feeling unknown
And you’re all alone
Flesh and bone
By the telephone
Lift up the receiver
I’ll make you a believer

Ti senti sconosciuto
E sei tutto solo
Pelle e ossa
Accanto al telefono
Alza la cornetta
Ti renderò un credente
.

Questo concetto espresso nel brano è stato in qualche modo reso reale con il lancio per promuovere il singolo: una idea semplicemente geniale.

In una pagina del Melody Maker appariva soltanto un numero di telefono accompagnato dalle parole Your Own Personal Jesus.

Chi chiamò il numero ebbe la possibilità di sentire il frammento “reach out and touch faith” seguito dal famosissimo riff.

Se non è storia della musica questa …

Tra l’altro non ti viene la nostalgia di quando i telefoni non ci seguivano in ogni minuto della giornata, e di quando non ci avrebbe mai sfiorato l’idea di “temere” numeri di telefono sconosciuti in quanto potenziale fonte di stalking commerciale?

Ma torniamo a Memento mori: significa “ricordati che devi morire.”

Io per fortuna o purtroppo non posso pensare a queste parole senza associarle a Non ci resta che piangere, quindi, anziché piangere, sorrido.

Ma anche Dave Gahan e Martin Gore vogliono intendere il loro Memento mori in senso positivo, come un Carpe Diem: vivi al massimo.

Come vorrebbe Fletch.

E dunque eccoli, nel video ancora una volta a cura di Anton Corbijn, che giocano a scacchi con la morte come ne Il settimo sigillo di Ingmar Bergman

Ghosts again … di nuovo fantasmi.

Il percorso della vita: dal cercare di rendere tangibile lo spirito, al pensare di essere felici anche dopo la fine di qualcosa.

Pensi che sia davvero il perfetto equilibrio tra malinconia e gioia come Dave Gahan?

Tu riesci a ricordarti che “devi morire”?

Lo so, posta così questa domanda sembra assurda, io spesso mi arrabbio con me stessa: quando mi lascio prendere dai deliri quotidiani invece di dare valore a ogni singolo giorno, a ogni singolo momento.

Dimmi che tu sei più brava/o di me.

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